Nell'appalto Leonardo Spa di Grottaglie (Taranto), in una situazione ancora difficile e a rischio per la difesa di tutti i posti di lavoro in una ditta dell'appalto, sta avvenendo un fatto bello, importante e non scontato:
gli operai della Ina Global Service, indipendentemente dalle iscrizioni sindacali, stanno affermato la loro volontà di essere uniti, seguendo l'appello dello Slai cobas sc e facendo nei fatti saltare la linea di divisione, contrasto verso lo slai cobas sc dei sindacati confederali.
- Nei giorni scorsi 40 su 46 lavoratori e lavoratrici, avevano firmato la richiesta in Provincia di un Tavolo unico, con la presenza dello Slai cobas sc;
- tutti, compreso i rappresentanti aziendali dei sindacati confederali, avevano partecipato lunedì scorso all'assemblea in fabbrica convocata dallo Slai cobas;
- come tutti hanno sostenuto il presidio di questa mattina (convocato solo dallo Slai cobas), come gli interventi del RSA Slai cobas alle Tv locali;
- ancora, i lavoratori, a fronte del fatto che nonostante la loro richiesta si sono fatti i Tavoli separati (alle 11,30 i confederali - alle 13 lo Slai cobas) a causa dell'opposizione dei sindacati confederali, hanno atteso la fine dell'incontro dello Slai cobas per prendere tutti insieme nuove decisioni.
Un'unità di classe, niente affatto scontata in questo periodo.
Un'unità che è stata immediatamente attaccata dai sindacati confederali, con la Cgil che ha minacciato il suo Rsa di dimetterlo - trovando però per risposta solo una maggior convinzione dei lavoratori a proseguire nella loro unità alla base.
E questa unità che permetterà di affrontare con la lotta questa fase difficile.
IL COMUNICATO DELLO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
L'incontro in Provincia che si è tenuto questa mattina per il
licenziamento di 13 lavoratori della Ditta Ina Global service (appalto
Leonardo spa) che dovrebbero passare - per il passaggio di un segmento
dell'appalto di pulizie tecniche alla Gbm srl, si è concluso senza un
nulla di fatto:
la Gbm non si è presentata e ha solo inviato un
comunicato in cui ribadiva la sua volontà di assumere solo 10 dei 13
lavoratori, ma soprattutto di assumerli con il contratto metalmeccanico
(nonostante devono continuare a fare pulizie industriali) e quindi senza
la clausola sociale prevista dall'art. 4 del CCNL multiservizi, a
questo si aggiunge che il rapporto di lavoro sarebbe solo per un anno,
alla fine del quale si troverebbero licenziati senza alcuna garanzia di
passaggio ad altro appalto.
Nello stesso tempo, i lavoratori
vedono che la Gbm tratta i suoi dipendenti (8 operai portati da Foggia
per fare l'attività che dovrebbero fare i 13 lavoratori), con una
politica di violazione dei diritti contrattuali: lavoro a chiamata,
operai lasciati in attesa di sapere il lavoro da fare, ecc.
Chiaramente,
men che meno si è presentata la Leonardo spa, la cui politica di
appalti è sempre più all'insegna dell'"uso e getta".
Da
parte sua, poi, la Ditta Ina Global, che pur il 2 febbraio aveva
revocato i 13 licenziamenti, a tutt'oggi continua a tenere i 13
lavoratori fuori dallo stabilimento, a consumare ferie o permessi.
GLI
OPERAI SIA ISCRITTI ALLO SLAI COBAS SC CHE AI SINDACATI CONFEDERALI NON
CI STANNO A QUESTO GIOCO DELLE TRE CARTE E GIOVEDI' 23 INSIEME IN
UN'ASSEMBLEA PRESSO LO SLAI COBAS ALLE 17,30 DECIDERANNO LE INIZIATIVE
DI LOTTA DA PRENDERE.
Lo Slai cobas sc ha ribadito nell'incontro di questa mattina che:
il passaggio alla ditta Gbm può avvenire solo e soltanto con l'applicazione della clausola sociale art.4;
che
nelle more i 13 lavoratori devono entrare nello stabilimento e lavorare
come tutti i loro compagni di lavoro della Ina Global.
Ma lo Slai
cobas sc ha proposto anche che la Ina Global ritiri a tutti gli effetti
i 13 lavoratori, perchè, pur avendo perso una segmento dell'appalto,
attualmente si trova con un numero di lavoratori inferiore a quello di
inizio appalto e quasi ordinariamente fa ricorso allo straordinario.
SLAI COBAS per il sindacato di classe - Taranto
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