lunedì 20 febbraio 2017

pc 20 febbraio - Padoan ai super manager stranieri: "Venite a Milano, pagherete poche tasse"

Milano capitale del post Brexit, parte la sfida: task force governo-Comune e incentivi ai trasferimenti

I ministri e il sindaco al tavolo sul post Brexit 

Non solo l'Agenzia europea del farmaco. Padoan: "Fare squadra per sfruttare al massimo l'attrattività della città anche verso aziende e grandi investitori. Nella legge di bilancio misure sulla 'tassazione personale' per i dipendenti da repubblica

Brexit, task force per attrarre investitori a Milano
Il governo punta tutte le sue carte su Milano per il post Brexit. Lo dice il ministro degli Esteri, Angelino Alfano: «Milano deve diventare la capitale del post Brexit». Lo sottolinea il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan: «Abbiamo avviato una task force tra governo, Milano, Consob, Bankitalia e Agenzia delle Entrate per cogliere al meglio tutte le opportunità post Brexit». Primo obiettivo: portare nel capoluogo lombardo l’Ema, l’Agenzia del farmaco. «Presenteremo il dossier entro il 15 marzo — ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala —, la decisione arriverà prima dell’estate». Corollario: allargare il campo a tutte le istituzioni finanziarie, aziende e head quarter che nei prossimi mesi dovranno abbandonare il suolo di Albione e scegliere una nuova sede all’interno della Ue. Nasce il patto tra Milano e l’esecutivo. Facilitazioni fiscali (già contenute nella legge di bilancio e valide per tutto il territorio italiano), pacchetti specifici per chi deciderà di sbarcare a Milano (dalla scuola alla sanità). Un’operazione di sistema, visto che ieri a Palazzo Marino, casa del Comune di Milano, era presente gran parte del mondo pubblico e privato italiano. Dal presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, al presidente di Consob, Giuseppe Vegas, dal presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli a l’ad di Unipol, Carlo Cimbri, dal presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti alla direttrice dell’Agenzia dell’Entrate, Rossella Orlandi. Una scommessa che sembra replicare il «patto per Milano» firmato dall’allora premier Matteo Renzi. «Milano — ha detto Padoan — è uno dei luoghi in Italia dove il processo di riforme strutturali che il governo ha portato avanti funziona meglio». Alfano: «Milano ha tutta la bellezza dell’Italia ma non ha alcuni limiti del Paese». Frasi che stampano un sorriso sul volto di Sala. Che però non si nasconde le difficoltà: « Il dossier di Amsterdam su Ema è fatto bene, ma Amsterdam ha già molto. Una città molto ambiziosa e che consideriamo importante è Vienna». Attenzione a Copenaghen.

dal corriere della sera Maurizio Giannattasio

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