sabato 23 dicembre 2017

pc 23 dicembre - Calendario del sindacalismo di classe - richiedi a slaicobasta@gmail.com

pc 23 dicembre - MILANO: terzo sabato di mobilitazione al Fianco della Lotta del Popolo Palestinese

pc 23 dicembre - ILVA Taranto - Gentiloni mette tutto il suo peso nel ricatto verso le istituzioni locali mentre Mittal compra pagine di giornali per mandare la letterina in versione babbo natale illustrando la fabbrica dei sogni che farà

A seguire la posizione dello Slai cobas per il sindacato di classe Taranto in tre testi 

Ilva, appello di Gentiloni a Emiliano e al sindaco di Taranto: “Ritirate il ricorso”. 


Ilva, appello di Gentiloni a Emiliano e al sindaco di Taranto: “Ritirate il ricorso”. Governatore non arretra: “Tuteliamo salute”
Per risolvere la questione Ilva arriva l’appello anche del presidente del Consiglio. Paolo Gentiloni ha chiesto al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e al sindaco di Taranto Rinaldo Melucci “di ritirare il ricorso al Tar” sul piano ambientale dello stabilimento jonico. Altrimenti, sarebbero “a rischio gli interventi per la bonifica ambientale e il lavoro che Taranto aspetta da anni”. Ma il governatore non arretra: “A disposizione del presidente del Consiglio, ove voglia incontrarlo, per illustrargli le ragioni del ricorso e il punto di vista della Regione Puglia sul piano industriale e sul piano ambientale dell’Ilva di Taranto”.
Il ricorso, spiega, “ha il fine esclusivo di tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori da uno stabilimento per il quale è attualmente è in corso un processo penale per disastro ambientale e avvelenamento di sostanze alimentari davanti alla Corte d’Assise di Taranto e per il quale occorre impedire che le condotte di reato siano reiterate”. Interlocutaria anche la posizione di Melucci, che ringrazia Gentiloni e sottolinea che “il dialogo da parte del Comune di Taranto, con tutte le altre istituzioni e persino con gli investitori, non si è mai arrestato, anche nelle ore più difficili o nei momenti in cui abbiamo subito le peggiori pressioni mediatiche
Tutto ruota attorno al ricorso al Tar presentato da Emiliano e dal sindaco di Taranto contro il decreto, firmato proprio da Gentiloni lo scorso 29 settembre, che stabilisce i nuovi termini per completare l’ambientalizzazione dell’impianto. Interventi che avrebbero dovuto essere ultimati nel 2015 e ora vengono rinviati anche al 2023 “a spese della salute dei cittadini”, insiste il Governatore 

Ilva, Arcelor Mittal scrive lettera di Natale ai lavoratori: «E' il miglior piano possibile»

«Il piano industriale presentato al Governo, alle Amministrazioni locali e alle organizzazioni sindacali è quanto di meglio si poteva immaginare per la salvaguardia e lo sviluppo negli anni futuri del gruppo Ilva. Esso prevede investimenti per 1,25 miliardi di euro e la conferma di tutti i siti produttivi. Il piano ambientale, con particolare ma non esclusivo riferimento al sito di Taranto, prevede analogamente investimenti per 1,15 miliardi e l'attivazione sicura e immediata di tutti i provvedimenti e gli interventi previsti dalla legge con le più moderne tecnologie a protezione dell’ambiente». Am Investco Italy (controllata dalla multinazionale ArcelorMittal), la cordata che si è aggiudicata la gara per gli asset dell’Ilva in amministrazione straordinaria, si rivolge direttamente ai lavoratori del gruppo siderurgico ed alle loro famiglie con una lettera pubblicata, come avviso a pagamento, su alcuni quotidiani pugliesi.
«Am Investco Italy ha interesse a completare l’attuazione del piano ambientale il prima possibile, anche in anticipo - è spiegato - rispetto alle prescrizioni di legge, per poter gestire in piena efficienza gli impianti. Gli interventi di risanamento ambientale partiranno dal giorno stesso nel quale Am Investco Italy potrà iniziare a gestire il gruppo Ilva, con l'eccezione della copertura dei parchi minerari a Taranto e di altri interventi prioritari secondo la nuova autorizzazione ambientale, la cui attuazione sarà anticipata sin da subito dalla gestione commissariale e che sarà rimborsata da Am Investco Italy». La società «si impegna ad operare in modo da garantire la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica e con essa il benessere dei lavoratori diretti ed indiretti dell’Ilva, delle loro famiglie e delle comunità nelle quali opera». La lettera si conclude con «l'augurio sincero di affrontare le prossime feste con serenità, speranza e la volontà che il nuovo anno sia l’anno di svolta per la comunità Ilva».
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Da Slai cobas per il sindacato di classe

Respingiamo il nuovo ricatto del governo/Calenda e di ArcelorMittal
Difendiamo con la lotta unitaria generale lavoro e salute
Al di là delle parole dei tavoli Calenda mette a nudo una solo cosa:
ci vogliono imporre il loro piano industriale e ambientale, che prevede esuberi, divisione degli operai in serie A (in AM Investco) e serie B (in amministrazione

pc 23 dicembre - Infosolidale con gli operai in lotta ai cancelli della Innse


  Ieri  mattina (21 dicembre ) davanti al tribunale del lavoro di Milano si sono svolte due udienze. La prima; quella sul licenziamento di Massimo Merlo incentrata sul reclamo contro […]


Il 21 dicembre davanti al tribunale del lavoro di Milano si sono svolte due udienze. La prima; quella sul licenziamento di Massimo Merlo incentrata sul reclamo contro la sentenza emessa (la Fornero prevede che prima dell’appello si faccia un reclamo davanti allo stesso giudice che ha emesso la sentenza) si è conclusa con il fatto che il giudice ha chiesto alla parte avversa di allungare a 24 mesi il risarcimento.

Massimo  ha detto che si riservava il diritto di pensarci. Il nostro avvocato ci ha fatto sapere che l’avvocato dell’azienda oggi lo aveva chiamato per chiudere con una sorta di concilazione  sia la causa di Massimo che quella che riguarda anche la causa di Dario Comotti (la mia causa),

pc 23 dicembre - Germania continua l'odiosa campagna dello stato imperialista tedesco contro i partecipanti alla ribellione del G20 di Amburgo



Bionda, giovane e avvenente: “così giovane e così piena d'odio, la polizia cerca questa riot-barbie... e altri 103 casinisti del G20”. È il titolo del tabloid scandalistico tedesco Bild di qualche giorno fa, martedì 19 dicembre. La polizia rilascia le foto e i video dei sospetti. Sono ricercati. La stampa rincara la dose di pornografia.
Di un quadro complessivo della vicenda abbiamo raccontato pochi giorni fa: la polizia tedesca per rilegittimarsi dopo il tracollo del G20 cerca di rifarsi una reputazione agli occhi dell'opinione

pc 23 dicembre - Nonostante il voto favorevole all'indipendentismo di sinistra in Catalogna, lo Stato spagnolo reprime e prepara una nuova ondata di repressione - Chi ha fiducia nelle elezioni porta alla sconfitta il movimento che ha bisogno di una rivoluzione proletaria e socialista se vuole realizzare le sue aspirazioni

Per la GuardIa Civil dello stato imperialista spagnolo tutto è eversione da reprimere

La Guardia Civil, nel suo documento appena consegnato al magistrato del Tribunal Supremo Llamena, oltre a inserire le manifestazioni annuali della “Diada Catalana”, a partire di quella del 2013 in poi, ci aggiunge la catena umana organizzata dalla ANC nel 2013, come dimostrazione del reato di ribellione. E aggiunge i nomi di 47 persone, tra i quali troviamo oltre a i politici giá indagati (o arrestati), ce ne sono molti altri come l’ex presidente della Generalitat Artur Mas e l’ex sindaco di Barcellona Trias (tutti e due del Pdcat che si presenta come Junts x Catalunya), Anna Gabriel e altri della CUP, come molti di Esquerra, ma anche Dante Fachin giá segretario di Podem. Oltre ai politici ci troviamo anche l’ex allenatore del Barça Pep Guardiola, per aver letto un manifesto a favore del referendum il 17 giugno scorso, un cantante ed un attore.

pc 23 dicembre - Ancora in morte di Francesco Leonetti - un contributo. A seguire riproponiamo la prima nota commemorativa di proletari comunisti/PCm Italia

Leonetti : L’utopia dell’eversione permanente


Pubblichiamo con piacere questo ricordo di Francesco Leonetti, scritto da Marco Rustioni. Abbiamo ricordato Leonetti in occasione della sua scomparsa, avvenuta il 17 dicembre scorso.
Rustioni è uno studioso di letteratura italiana contemporanea, un saggista (Volponi, Pasolini e Bianciardi sono gli autori a cui ha dedicato più attenzione) ed un insegnante della scuola secondaria a Firenze. Anni fa ha pubblicato Il caso Leonetti. Utopia e arte della deformazione (Pacini Editore, 2010).
L’utopia dell’eversione permanente
Quando nel 2009 Leonetti ha ricevuto a Milano l’Ambrogino d’oro ero presente alla premiazione. Mi era sembrato quantomeno curioso che l’amministrazione Moratti avesse manifestato tanta sensibilità nei confronti di un ex dirigente del Partito Comunista (marxista-leninista) Italiano. Invece accadde l’inaspettato; molti sorrisi di circostanza, certo, ma anche la sensazione che fosse arrivato un giusto riconoscimento, in presenza di

pc 23 dicembre - A Palermo come a Roma la lotta continua

da http://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.it/2017/12/18-dicembre-dal-miur-al-ministero-del.html

E' continuato "l'assedio" ai palazzi del potere a Roma delle precarie e dei precari Assistenti igienico-personale e dei genitori  degli studenti disabili, organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe, per la difesa del diritto al lavoro e del diritto allo studio. 
Dopo l'incontro del 24 novembre al MIUR lo Slai ha conquistato un altro incontro al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che si è svolto a Roma il 12 dicembre scorso nella sede istituzionale di Via Fornovo. 
La delegazione dello Slai ha incontrato il SottoSegretario di Stato Franca Biondelli e il Direttore Generale ai Rapporti di Lavoro Romolo De Camillis.

abbiamo nuovamente denunciato come
- la situazione generale a livello siciliano e quella particolare di Palermo, sia un vero e proprio laboratorio quest'anno per iniziare a mettere sul piatto da parte delle Istituzioni degli Enti locali politiche di macelleria sociale da estendere poi a tutta la regione,  nella esclusiva logica del mero risparmio e della guerra tra poveri, per cancellare dal mondo del lavoro un bacino di

pc 23 dicembre - A quando la incriminazione della Boschi? Un commento

LA MAGISTRATURA DOVREBBE INDAGARE LA SOTTOSEGRETARIA BOSCHI PER "INSIDER TRADING"
L’edizione telematica della Stampa di giovedì ventuno dicembre riporta, a firma Francesco Bei, una lunga intervista alla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio dei ministri pro tempore, la ex ministra Maria Elena Boschi; l’oggetto della conversazione, come ormai avviene da qualche mese a questa parte, sono le presunte pressioni che la stessa politicante toscana avrebbe fatto in modo che Unicredit acquisisse Banca Etruria.
Lei respinge le accuse, e chi scrive non ha un quadro sufficientemente chiaro della vicenda per asserire se la bionda ex titolare del dicastero della Riforme dica il vero o meno, ma leggendo le risposte qualche dubbio sovviene; la Boschi dichiara: «Non ho fatto pressioni, non ci sono stati

pc 23 dicembre - Sestri Levante nega spazi a neofascisti. Centrodestra contrario, M5S si astiene perchè glieli vogliono dare

I partigiani della brigata Dall’Orco sfilano sul viale della rimembranza a Sestri Levante, il giorno della Liberazione
Sestri Levante -«Se oggi lei può parlare, lo deve a noi». Ezio Vallerio rompe il silenzio una mezz'ora dopo l'inizio della discussione sulla mozione presentata dai gruppi di maggioranza per negare la concessione di spazi e sedi pubbliche a movimenti e organizzazioni che si rifacciano al fascismo o al nazismo o che esprimano posizioni razziste, omofobe, antisemite.
Il presidente dell'Anpi di Sestri Levante, fratello di Aldo “Riccio” che con la sua brigata Zelasco liberò la città, è arrivato nell'aula del consiglio comunale, radunatosi martedì sera, insieme a una delegazione dell'associazione dei partigiani per ascoltare. Secondo la proponente, la consigliera Mara

pc 23 dicembre - Il Centenario della Rivoluzione d'Ottobre lascia e deve lasciare traccia nel movimento comunista italiano e internazionale

A questo servono gli strumenti realizzati da proletari comunisti/ PCm Italia per le nostre file, 
le file delle avvanguardie operaie, militanti comunisti di base, giovani e donne impegnate sul terreno della rivoluzione.
E' soprattutto in questo nuovo anno che questi strumenti devono servire a fare tabula rasa dell'economicismo, dell'opportunismo, del pacifismo, dell'elettoralismo e del socialsciovinismo. Bisogna avanzare nella comprensione scientifica e concreta  della centralità della classe operaia, come unica classe rivoluzionaria fino in fondo. 
Bisogna che ogni nostra azione e ogni nostra lotta sia in funzione della rivoluzione e della conquista del potere politico da parte del proletariato, per costruire lo stato fondato sulla dittatura del proletariato e la costruzione del socialismo, altrimenti questa azione e lotta o è inutile o è parte della linea revisionista e riformista, cancro ideologico e politico permanente del movimento comunista e rivoluzionario.

1 - Il numero speciale della rivista teorico-politica del PCm 'La Nuova Bandiera'
2 - Il foglio speciale di 'proletari comunisti' contenente il volantino nazionale diffuso in numerose e importanti fabbriche del nostro paese

3 - Il manifesto nazionale e internazionale


4 - L'opuscolo del MFPR



A questi vanno aggiunti

5 - Il nuovo libro di commento all'imperialismo di Lenin realizzato sulla base del corso di formazione operaia
già disponibile in opuscolo fotocopiato



6 - Il libro  sulla ' questione di Stalin edito da 'la città del sole' presentato in numerose città e librerie

venerdì 22 dicembre 2017

pc 22 dicembre - La sentenza del tribunale permanente dei popoli condanna il governo, che risulta essere responsabile di politiche criminali contro i migranti

Riportiamo una parte della sentenza che si trova in forma integrale nel
sito: http://www.tppsessionepalermo.it

Più specificamente, il Tribunale Permanente dei Popoli, riunito nella sessione di Palermo dal 18 al 20 dicembre 2017 – considerati i molteplici elementi di prova testimoniale emersi e i documenti acquisiti, valutati gli atti ufficiali italiani e dell’Unione Europea, preso atto delle dichiarazioni rese dai vertici del Governo in replica o risposta ai rilievi formulati in più sedi, anche da parte di esponenti delle Nazioni Unite – valuta che:
– le politiche dell’Unione Europea sulle migrazioni e l’asilo, a partire dalle intese e dagli accordi stipulati tra gli Stati dell’Unione Europea e i Paesi terzi, costituiscono una negazione dei diritti fondamentali delle persone e del popolo migrante, mortificandone la dignità definendoli “clandestini” e “illegali” e ritenendo “illegali” le attività di soccorso e di
assistenza in mare;
– la decisione di arretrare le unità navali di Frontex e di Eunavfor Med ha contribuito all’estensione degli interventi della Guardia costiera libica in acque internazionali, che bloccano i migranti in viaggio verso l’Europa, compromettendone la loro vita e incolumità, li riportano nei centri libici, ove sono fatti oggetto di pratiche di estorsione economica,
torture e trattamenti inumani e degradanti;
– le attività svolte in territorio libico e in acque libiche e internazionali dalle forze di polizia e militari libiche, nonché dalle molteplici milizie tribali e dalla c.d. “guardia costiera libica”, a seguito del Memorandum del 2 febbraio 2017 Italia-Libia, configurano – nelle loro oggettive conseguenze di morte, deportazione, sparizione delle persone, imprigionamento arbitrario, tortura, stupro, riduzione in schiavitù, e in generale persecuzione contro il popolo dei migranti – un crimine contro l’umanità;
– la condotta dell’Italia e dei suoi rappresentanti, come prevista e attuata dal predetto Memorandum, integra concorso nelle azioni delle forze libiche ai danni dei migranti, in mare come sul territorio della Libia;
– a seguito degli accordi con la guardia costiera libica e nell’attività di coordinamento delle varie condotte, gli episodi di aggressione denunciati dalle ONG che svolgevano attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, sono ascrivibili anche alla responsabilità del governo italiano, eventualmente in concorso con le agenzie europee operanti nello stesso contesto;
– l’allontanamento forzato delle navi delle ONG dal Mediterraneo, indotto anche dal “codice di condotta” imposto dal governo italiano, ha indebolito significativamente le azioni di ricerca e soccorso dei migranti in mare e ha contribuito ad aumentare quindi il numero delle vittime.


pc 22 dicembre - il Sud sempre più militarizzato!

Nel 2015 è stata inaugurata a Lago Patria (parte della città metropolitana di Napoli) una delle più importanti basi NATO d’Europa, che il 5 settembre scorso è stata trasformata nell’Hub contro il terrorismo (centro di spionaggio per il Mediterraneo e l’Africa). 
Sempre a Napoli, la famosa caserma della Nunziatella è stata venduta dal Comune di Napoli per diventare la Scuola Europea di guerra, così vuole la Ministra della Difesa F. Pinotti
Ad Amendola (Foggia) è arrivato lo scorso anno il primo cacciabombardiere F-35 armabile con le nuove bombe atomiche B 61-12. 
In Sicilia, la base militare di Sigonella (Catania) diventerà nel 2018 la capitale mondiale dei droni. E sempre in Sicilia, a Niscemi, è stato installato il quarto polo mondiale delle comunicazioni militari, il cosiddetto MUOS.

pc 22 dicembre - Sardegna - Governo, Militari e Regione vogliono aprire le spiagge militari ai turisti...

Le spiagge militari sono le più belle e povere della Sardegna. 

il movimento “Gettiamo le basi” che si batte da anni contro le servitù militari e i danni alla salute dice NO!
"noi chiediamo la dismissione delle basi (la regione è occupata dal 60% dei poligoni italiani) e la loro bonifica, perché provocano povertà e morti (sono in corso processi per l’inquinamento ambientale)". 

pc 22 dicembre - ENI, multinazionale di riferimento dell'imperialismo italiano, fa profitti e estende le sue radici e la sua rapina - l'interventismo militare del governo italiano è al suo servizio

Eni ha raggiunto oggi la produzione equity record di tutti i tempi, pari a 1,92 mln di barili di olio equivalente al giorno (boe/g). Nel corso del 2017, Eni ha avviato, in anticipo sulle previsioni, la produzione dei campi di East Hub in Angola, OCTP in Ghana, Jangkrik in Indonesia e, in tempi record per l’industria, Zohr, il piu’ grande giacimento a gas del Mediterraneo, in produzione a meno di due anni dalla decisione finale d’investimento. La produzione operata di questi quattro campi ammonta a oggi a circa 310 mila boe/g, che e’ pari a 160 mila boe/g di produzione in quota Eni.
“Sono orgoglioso dei risultati che abbiamo ottenuto nel 2017, e che hanno confermato la validita’ del modello operativo di Eni”, afferma in una nota l’a.d. di Eni, Claudio Descalzi. “La nostra ormai ben nota leadership nell’esplorazione e’ ora affiancata da una capacita’ di esecuzione dei progetti al top nell’industria petrolifera. In meno di 3 anni -continua Descalzi- abbiamo messo in produzione 7 campi giant, anticipando i tempi previsti e riducendo i costi, in un contesto di prezzi estremamente difficile, in cui l’industria petrolifera era concentrata unicamente a posticipare ogni iniziativa di sviluppo. Ancora una volta raccogliamo i benefici del valore delle competenze e della coesione della nostra squadra”.

pc 22 dicembre - L'aziendalismo ILVA della FIOM di Genova è neocorporativo e chi non lo capisce non ha una posizione di classe e non fa gli interessi di classe degli operai - slai cobas per il sindacato di classe - CN

Ilva, il Governo convoca tutti a Roma. Fiom: "Se si chiude andiamo in piazza"

giovedì 21 dicembre 2017
GENOVA - Mossa a sorpresa del ministro Calenda che ha riconvocato per domani, 22 dicembre, l'incontro su Ilva a Roma coi sindacati. Una chiamata che arriva dopo il vertice con Emiliano sfociato nell'annuncio del ministro: "Se la Regione Puglia e Taranto non ritirano il ricorso, da gennaio iniziamo a spegnere l'Ilva e chiudiamo il tavolo". Il che significherebbe, a cascata, grossi guai per Cornigliano
"Novità? Non credo, andremo là per fare il punto su cosa succederà nelle prossime settimane", spiega il segretario genovese della Fiom, Bruno Manganaro. Tutti col fiato sospeso aspettando il passo indietro del governatore che però appare improbabile, anche perché ormai è iniziata la campagna elettorale. "Emiliano è schizofrenico, mette a rischio tutti - accusa Manganaro - lui può decidere per il suo territorio, ma non per Genova e Novi. Se vuole chiudere gli impianti lo dica chiaro, senza andare per tribunali".
Calenda dovrà chiarire se e come la trattativa con Mittal potrà andare avanti, con una pratica pendente al Tar. Durante l'incontro del 20 dicembre erano arrivati segnali rassicuranti per Genova: "L'accordo di programma ormai è un punto assodato, ci avevano confermato la convocazione di un tavolo specifico al rientro dalle feste - riferisce il sindacalista - ora però è tutto subordinato a ciò che succederà nelle prossime settimane". Confermato anche un secondo tavolo il 10 gennaio per avviare il confronto sulle unità produttive.
Il futuro è molto incerto. "Come l'hanno presa i lavoratori? Uno schiaffo", dice il segretario Fiom. Se i giudici accoglieranno la richiesta di sospensiva, a Taranto cesserà la produzione. Ma da Cornigliano, che riceve rotoli d'acciaio solo dalla Puglia, il messaggio è netto: "Se qualcuno pensa di fermare questo stabilimento noi scenderemo ancora in piazza - scandisce Manganaro - perché un'alternativa c'è: far arrivare il materiale da altre fabbriche.

pc 22 dicembre - 'Potere al popolo' ma in Europa i referenti sono partiti socialsciovinisti al servizio del loro imperialismo: Podemos e Melechon

Va bene che la proposta di Je so'pazzo ha trovato un buon ascolto in alcune realtà che lottano e che rispettiamo, ma è assolutamente indegno che nessuna voce in questo campo si sia levata contro gli interlocutori esteri presenti alla assemblea di Roma del 17 dicembre.

Podemos si è dichiarata e schierata contro l'indipendentismo popolare e di sinistra in Catalogna, fiancheggiando il governo neofranchista e imperialista di Rajoy, appoggiando di fatto la repressione e l'imposizione.
Melechon ha votato tutti gli stati di emergenza dichiarati dallo stato imperialista francese e sempre si è schierato a difesa dell'economia nazionale, industria nazionale, interessi nazionali dell'imperialismo francese

Chi sta con loro non è di vera sinistra, è socialsciovinista e a quale 'popolo' vuole dare il potere? 

proletari comunisti/PCm Italia
23 dicembre 2017

pc 22 dicembre - TORINO. DOPO IL FENIX SOTTO ATTACCO ANCHE L'ASILO DI VIA ALESSANDRIA

Non si ferma la vergogna degli sgomberi dele spazi sociali occupati a Torino: subito dopo aver fatto evacuare lo storico Fenix di corso San Maurizio, la prima cittadina sabauda, la grillina Chiara Appendino, sembra averci preso gusto e sta preparando quella dell’ex “Asilo Principe di Napoli” di via Alessandria 12.
O almeno questo sembra essere il suo progetto, a dar retta a quanto scrive il solitamente ben informato Andrea Doi sull’edizione digitale di Nuova Società di giovedì quattordici dicembre; di più: sembra addirittura che all’attuazione del progetto manchi soltanto il benestare del tavolo cittadino per la sicurezza.
La sindaca si era presentata alle scorse consultazioni asserendo di voler completamente cambiare l’approccio dell’amministrazione comunale verso le varie istanze sociali, ma sin dal suo insediamento ha dimostrato che il suo intendimento sia di tutt’altro genere.
Gli sgomberi sono all’ordine del giorno, e non solo quelli di realtà sociali che occupano palazzi di proprietà pubblica: il vero problema è dato dal fatto che lo stesso lo si vuol fare con quelle a scopo abitativo.
Chi scrive non era certamente tra loro, ma chi ha creduto alle panzane grilline, ed ha concesso loro il voto pensando di poter cambiare il volto del capoluogo subalpino, rendendolo più umano, avrà ormai cambiato il suo approccio.
Non credo che abbia bisogno di ulteriori prove per abbandonare la “banda degli onesti” al suo destino, imparando che nessun partito politico farà mai i suoi interessi, perché indissolubilmente legato al carro della borghesia.
Bosio (Al), 22 dicembre 2017
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

pc 22 dicembre - Numeri del voto in Catalogna: gli indipendentisti hanno vinto... ma non ci può essere governo indipendentista, senza la mobilitazione popolare e di massa che lo imponga, non ci può essere Catalogna indipendente e socialista senza una rivoluzione che la instauri:

stralci da Francesco Astengo - contropiano

....Dati 
1)      La crescita della partecipazione al voto. Si è verificato infatti un aumento di circa 200.000 presenze al seggio: da 4.130.196 del 2015 a 4.345.363 del 2017
2)      Il secondo dato di grande importanza risiede nel fatto che la somma dei voti dei tre partiti indipendentisti (Junts xCat, Erc–Cat Sì, CUP) supera la somma dei voti favorevoli espressi nel referendum di ottobre. Infatti JuntsxCat ottiene 938.249 voti, Erc – Cat sì 926.602, CUP 192.795 per un totale di 2.057.646 con un incremento rispetto al “SI” di ottobre di 13.606 voti,
Ciudadanos C’s: in due anni il partito civico  assolutamente contrario all’indipendenza

pc 22 dicembre - Facebook, ecc. arma dei governi e dello Stato del capitale... non dei proletari, giovani, donne che vogliono opporsi e rovesciare i governi e lo Stato del capitale

I governi spiano i cittadini tramite i social network


Internet non è il regno della libertà, ma lo strumento migliore – per i governi – di spiare i propri cittadini e quelli altrui. L’avevamo intuito, ma sentirselo spiegare nei dettagli è sempre istruttivo.
Secondo il Transparency Report redatto da Facebook due volte l’anno, le richieste di dati sensibili degli utenti da parte dei governi. Nel primo semestre 2017 si è registrato un aumento del 21% delle richieste rispetto al periodo precedente. Più della metà di queste

pc 22 dicembre - Germania - ancora sulla caccia alle streghe dopo la ribellione del G20 di Amburgo - da infoaut e da un documento dei compagni tedeschi

La polizia tedesca cerca nuova legittimazione dopo i fatti del G20 ma l'invito alla delazione via web le sfugge di mano.
È di pochi giorni fa la notizia di oltre 20 perquisizioni nelle case private e nei punti di ritrovo di compagni e compagne tedeschi sospettati di aver partecipato agli scontri in occasione del G20 di Amburgo.Le perquisizioni sono state annunciate dalla SonderKommission (commissione d’inchiesta straordinaria) “Blocco Nero“, organo investigativo della polizia di Amburgo incaricato di fare piazza pulita di chiunque abbia partecipato alle giornate di luglio contro il vertice. La SoKo ha emesso gli ordini di perquisizione lunedì, e le “visite“ si sono verificate martedì mattina: sono stati perquisiti spazi sociali e abitazioni private a Berlino, Amburgo, Stoccarda e Bonn. Il centro sociale “Rote Flora“, epicentro secondo la stampa degli scontri di luglio, non è stato toccato. Con grande sconcerto della polizia tedesca, si è riusciti a sapere in anticipo della retata permettendo ad alcuni compagni di non farsi trovare a casa: il loro “colpo grosso al drago rosso“ si è concluso infatti con il sequestro di materiale, ma senza arresti.
Lo scorno e l’umiliazione subiti dalla polizia tedesca, che pochi giorni prima aveva annunciato 3000 procedimenti di indagine per gli scontri a Sternschanze, Altona e Rondenbarg, nell’aver bruciato una retata nazionale conclusasi con un nulla di fatto si sono subito tramutati in vendetta. Sono state pubblicate dalla SoKo oltre 100 fotografie e video di partecipanti agli scontri - fermi immagine di compagni e compagne, a volto più o meno coperto, di cui la polizia vuole scoprire identità, residenza e appartenenza politica per rovesciare su di loro la vendetta giudiziaria per lo scacco di Amburgo.
g20 krawalle verdaechtige hinweise
La polizia tiene molto a mostrare la violenza dei partecipanti al corteo nei confronti degli agenti, senza lesinare in vittimismo: filmati al rallentatore di poliziotti colpiti da sampietrini che collassano inanimati, le urla di panico di una squadra sotto fitto lancio di sassi, unite alle dichiarazioni del portavoce della polizia di Amburgo Timo Zill che non spreca occasione per incensare gli agenti feriti nell’intervento al G20. La polizia tedesca prova a incastrare qualche manifestante imbastendo un'enorme impresa di delazione via web ma cerca principalmente una nuova legittazione.
Le autorità tedesche vorrebbero ribaltare e confutare mesi e mesi di controinchieste militanti sulla

pc 22 dicembre - ILVA - IL PACCHETTO DI INTERVENTI MITTAL/GOVERNO SU PARCHI, BONIFICHE E INDOTTO – UN BLUFF, CON POCHE CARTE E TRUCCATE

(dal blog tarantocontro)
Di cosa si parla:
- Avvio dei lavori per la copertura dei parchi maggiori, anticipata di 8 mesi, ovvero dal 1° settembre al 1° febbraio 2018, e 24 mesi per completare l'opera (1° febbraio 2020).
Questa era già sostanzialmente la proposta dei commissari e di Mittal. Si parla poi di parchi maggiori, non di tutti i parchi minerali.
- Piano di decontaminazione per interventi disinquinanti di bonifiche non pertinente all'attività produttiva, da un miliardo e 80 milioni, dedicati alla gravina Leucaspide, alla bonifica della falda profonda, alla discarica ex cava 2 mari. Questo tipo di interventi ampiamente previsti non c'entrano nulla con l'ambientalizzazione dell'Ilva e sono secondari rispetto alle bonifiche da realizzare fuori dall'Ilva.

- Rassicurazione sui crediti vantati dall'indotto locale. “Rassicurazione” è una parola che dice ben poco. Rassicurazioni sono state date continuamente in tutti questi anni ad ogni snodo della vicenda, e, come si vede, non hanno ottenuto effetti alcuni.

- Costruzione di un Centro ricerca e sviluppo presso l'Ilva di Taranto. Anche questo, se si

giovedì 21 dicembre 2017

pc 21 dicembre - Il cerchio tragico di Renzi sempre più sputtanato - ma non è una risata che li seppellirà!


....la deposizione di Federico Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, sono un fatto politico.
Ghizzoni ha riferito che Maria Elena Boschi, allora ministro “per le riforme costituzionali”, era andata da lui a chiedergli se la sua banca potesse assorbire Banca Etruria. Ovvero l’istituto vice-presieduto dal padre del ministro. “Mi chiese di valutare l’acquisizione della banca di Arezzo”.
E’ stata così confermata la “rivelazione scandalosa” contenuta nel libro di Ferruccio De Bortoli, ex direttore – fra l’altro – del Corriere della Sera e de IlSole24OrePeggio ancora. Ghizzoni ha dato conto anche delle pressioni fatte da Marco Carrai, con una mail in cui candidamente scriveva: “Ciao, Federico, solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto di sollecitarti”. Come si fa in certi ambienti per caldeggiare l’assunzione di un raccomandato in qualità di scopino…
Carrai, però, non è un personaggio qualsiasi. Amico d’infanzia di Renzi, era anche colui

pc 21 dicembre - La mezza calzetta di Renzi, Ministra della pubblica istruzione Fedeli, ne fa un'altra delle sue


Fedeli, la ministra dell'Istruzione più migliore di sempre. Ecco la nuova perla grammaticale. Stati Generali dell’Alternanza Scuola-Lavoro, a parlare è il capo del Miur, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Che cade nuovamente sulla grammatica, regalando un “sempre più migliori” alla platea riunita a Roma per parlare della tanto contestata alternanza. Lo strafalcione non è passato inosservato, e ha contribuito a rilanciare le polemiche sul curriculum della ministra.

pc 21 dicembre - La giunta regionale siciliana una banda di merdosi politici corrotti aiutati dal PD di Renzi


Il nuovo presidente dell’assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè (Fi) è stato chiaro: dall’uno gennaio tornano gli stipendi d’oro. Ma non solo: “C’è bisogno di nuovi innesti”, dice sempre il presidente del consiglio regionale dell’isola.

pc 21 dicembre - Imperialismo USA e Stato sionista di tipo nazista Israeliano isolati e battuti all'ONU - anche per questo bisogna sostenere con forza il popolo palestinese e colpire ovunque nel mondo USA e Israele

Aumenta l’isolamento degli Usa tra i Paesi membri delle Nazioni Unite. L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato a larghissima maggioranza la risoluzione presentata da Yemen e Turchia che condanna il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele annunciato dal presidente americano Donald Trump lo scorso 6 dicembre. Il testo è passato con i voti favorevoli di 128 Paesi che hanno deciso di sfidare Washington, che ha minacciato di tagliare gli aiuti economici agli Stati che sorregge economicamente. Nove i voti contrari, 25 le astensioni.
“Questa decisione ribadisce ancora una volta che la giusta causa palestinese gode del sostegno della

pc 21 dicembre - Catalogna - dagli exit-poll vittoria degli indipendentisti - ma le elezioni non daranno indipendenza e socialismo - il partito rivoluzionario-il fronte unito diretto dalla classe operaia-l'esercito popolare sono gli strumenti per la sola via

Catalogna, primo exit poll: vincono gli indipendentisti 


Urne chiuse in Catalogna, tornata al voto per rinnovare il Parlament. Secondo l’exit-poll La Vanguardia-Rac1, il fronte indipendentista vince le elezioni ma non è sicuro di avere la maggioranza assoluta dei seggi (68 su 135) nel nuovo Parlamento di Barcellona: le rilevazioni gliene assegnano tra i 67 e i 71. Solo Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), del vice presidente Oriol Junqueras (che dal 2 novembre è in carcere a Madrid), uno dei tre partiti che compongono il fronte indipendentista, ne avrebbe fra 34 e 36. Testa a testa con il partito unionista Ciudadanos, accreditato di 34-37 seggi.
I seggi hanno chiuso alle 20. L’affluenza alle 18 era al 68,32%, il 5,2% in più rispetto alle precedenti elezioni del 2015 quando alla stessa ora era stata del 63,12 %. Il dato finale in quel caso era stato record, con il 74,95%, cifra che potrebbe essere di nuovo toccata in questa elezione. I catalani chiamati a votare erano 5.554.394.

pc 21 dicembre - Padroni assassini sempre assolti, impuniti, salvaguardati - ora per la Fibronit di Broni


dal fatto quotidiano

Assoluzione definitiva i due ex consiglieri di amministrazione della Fibronit di Broni, Claudio Dal Pozzo e Giovanni Boccini, finiti sotto processo per omicidio colposo per la lavorazione dell’amianto. “Il fatto non costituisce reato”, ha stabilito la quarta sezione penale della Cassazione, rigettando il ricorso della procura generale di Milano. Del Pozzo e Boccini erano stati condannati a 4

pc 21 dicembre - Argentina - movimento popolare e repressione di Stato


Sciopero generale, cacerolazos, sassaiole davanti al Congreso, dura repressione poliziesca e decine di migliaia di argentini in piazza: in questo clima dopo un'estenuante sedute di 17 ore la maggioranza del presidente Macri ha fatto approvare dalla camera bassa alle 7.06 del mattino di ieri la sua riforma delle pensioni.
Dopo la vittoriosa mobilitazione della settimana scorsa che aveva costretto l'esecutivo a rinviare la votazione, lunedì 18 alla ripresa dei lavori parlamentari e scattata nuovamente la nuova mobilitazione, ancor più virulenta. Durissima la reazione della polizia: 80 fermi, centinaia di feriti. Un manifestante è grave in ospedale, investito da una moto della polizia che gli ha schiacciato la testa. In serata gli scontri sono aumentati di intensità, raggiungendo i quartieri e protraendosi fino all'alba. Il Congreso è stato letteralmente circondato dai manifestanti. Dopo numerosi slittamenti della votazione infine alle prime luci del mattino il voto voluto a tutti i costi da Macri per evitare la decretazione d'urgenza che avrebbe ulteriormente inasprito la crisi politica.
Nel concreto la riforma tagli gli aumenti sulle pensioni, mascherandoli come un adeguamento all'aumento dell'inflazione che viaggia su un tasso del +25% annuo. Sono circa 100 milioni di pesos (5 miliardi di euro) che vengono sottratti alla previdenza sociale per essere impiegati nel ripianamento del deficit fiscale e del debito pubblico. Ma questa riforma non riguarda solo le pensioni. Verranno ridotti anche gli assegni familiari, le pensioni di invalidità e persino le pensioni per gli ex combattenti della guerra delle Malvinas. Si stima che la riforma coinvolgerà circa 17 milioni di persone. Questa riforma segue quella del lavoro e quella tributaria approfondendo lo scontro con le classi medio-basse imposto dall'FMI.
vedi video su infoaut

pc 21 dicembre - con la Palestina che resiste - sabato ancora in piazza a Milano

 concentramento ore 15 P.za Oberdan
intifada fino alla vittoria
Sono passati più di quindici giorni dalla folle dichiarazione dell'amministrazione statunitense di riconoscere Gerusalemme come capitale di israele, l''ennesimo appoggio alla politica coloniale e di apartheid israeliana. Da giorni in tutta Palestina sono in corso manifestazioni,a cui l'esercito israeliano risponde con assassini e incarcerazioni.
Sabato saremo ancora in piazza a sostegno del popolo palestinese e contro le politiche sioniste dello stato d'israele,
Sabato 23 dicembre,

pc 21 dicembre - Massimo sostegno alle manifestazioni di protesta in Austria contro il nuovo governo con i fascio-nazi - report da AFA


 in in via di traduzione
Austria: First rebellious demonstration against new government
About 8000 people gave the protests against the new ÖVP/FPÖ government a lively and struggling first impulse. They participated in several demonstrations which joint together at the Heldenplatz for a big manifestation. Thousands expressed in a struggling way and also unanounced demonstrations,

pc 21 dicembre - Un appello di Amazora di Bologna che va raccolto - 22 gennaio processo per diffamazione nei confronti di 3 donne

Ciao a tutte, il 22 gennaio vi invitiamo a scendere con noi all'Aquila per dare solidarietà alle compagne denunciate per diffamazione dall'avvocato Valentini, che ha difeso lo stupratore Tuccia qualche anno fa (  altre info su Ci riguarda tutte - contro la cultura dello stupro ). E' importante rispondere in tante a questo ulteriore attacco alla solidarietà tra donne. Faremo un'iniziativa per parlarne più approfonditamente con una di loro il 14 gennaio  e ci stiamo organizzando per scendere. Scriveteci se cercate un passaggio o lo volete offrire
Le amazora

Il 22 gennaio alle ore 9 inizia il processo per diffamazione nei confronti di 3 donne

Si va e si torna insieme
Prima avvennero lo stupro e le violenze, poi l’ignobile processo e infine la denuncia a quante avevano sostenuto la donna sopravvissuta.
Lo stupro e le violenze:È il 12 febbraio del 2012 quando Rosa si trova con una sua amica in una discoteca a Pizzoli (L’Aquila). Nella discoteca non ci sono tante persone se non quei militari che il terremoto ha portato là per l’operazione “strade sicure”. Verso le 4 del mattino

pc 21 dicembre - SULL'INCHIESTA FIOM ALLA FCA - L'AZIONE DEL MFPR DURANTE LO SCIOPERO DELLE DONNE

A proposito dell'inchiesta Fiom alla Fca Mirafiori, su cui abbiamo pubblicato oggi un articolo in questo blog:
http://proletaricomunisti.blogspot.it/2017/12/pc-20-dicembre-alla-fca-mirafiori.html

 Vogliamo aggiungere che nello sciopero delle donne l'Mfpr alla Fca di Melfi, dove più di un terzo sono donne, portò la piattaforma (che segue), ora sempre più attuale in tutte le fabbriche Fca. Dicemmo allora, e lo ripetiamo oggi, che per sostenerla occorrono scioperi, lotte e un nuovo sciopero delle donne. 
La Fiom vuole fare questo nelle fabbriche Fca?

Ricordiamo che anni fa sempre la Fiom fece un'altra buona inchiesta che riguardava tutte le fabbriche metalmeccaniche e centrata proprio sulla condizione delle operaie. Purtroppo quell'inchiesta dettagliata, ancora valida tutt'oggi,- ripresa da noi negli opuscoli "S/catenate!" e "Sulla (in)sicurezza delle lavoratrici" - rimase nei cassetti sindacali. (per chi vuole conoscerla basta richiedere gli opuscoli a:mfpr.naz@gmail.com).

Non solo, nei due precedenti scioperi delle donne (nov. 2013 e marzo 2016), oltre che in quello dell'8 marzo di quest'anno le coraggiose delegate Fiom (per esempio di alcune fabbriche della Lombardia e dell'Emilia Romagna) che scesero in sciopero dovettero fare una lotta contro il Vertice Fiom e la Camusso che erano contrarie; come alla Fca di Melfi nel 2015 hanno contrastato una mobilitazione delle operaie e di alcune delegate sul problema delle tute e più in generale sulla condizione di lavoro delle operaie in questa fabbrica, come in altri stabilimenti Fca (per esempio a Termoli sul problema pause).
ORA CHE FARA' LA FIOM, dopo questa nuova grave inchiesta?

LA PIATTAFORMA PORTATA ALLA FCA MELFI dall'Mfpr
  • le pause devono tornare ad essere di 20 minuti l'una
  • riduzione dei carichi e ritmi di lavoro - No all'Ergo Uas
  • riduzione velocità delle linee per ridurre tempi e ripetitività dei movimenti
  • i bagni delle operaie devono essere di più e più vicini alle postazione di lavoro
  • riposi nei giorni di sabato e domenica, senza riduzione del salario
  • tutela della salute delle donne, miglioramento dei sistemi di sicurezza, a partire dai reparti nocivi (fumo, rumore, ecc); richiesta agli organi ispettivi di una verifica generale, sotto il nostro controllo!
  • ridurre la concentrazione di lavoratori su alcune linee, perchè anche questo ha a che fare con la dignità delle donne
  • assemblee sindacali delle operaie in più

pc 21 dicembre - RESPINGIAMO IL NUOVO RICATTO DEL GOVERNO/CALENDA E DI ARCELORMITTAL

Comunicato dello Slai cobas per il sindacato di classe - Ilva Taranto
Venerdì lo Slai cobas sc sarà alle portinerie dell'Ilva

Difendiamo con la lotta unitaria generale lavoro e salute

Al di là delle parole dei tavoli Calenda mette a nudo una solo cosa:
ci vogliono imporre il loro piano industriale e ambientale, che prevede esuberi, divisione degli operai in serie A (in AM Investco) e serie B (in amministrazione straordinaria), taglio dei diritti, annunci sulla avvio al 1° febbraio della caretterizzazione per la copertura dei parchi che non contraddicono l'allungamento dei tempi delle copertura totale dei parchi minerali e dell'ambientalizzazione delle fabbrica e del territorio e salvaguardia dei cittadini dal danno sanitario.
(per capirci: già in poche settimane l'avvio dei lavori è slittato di un mese dalle precedenti dichiarazioni, e se i tempi della caratterizzazione sono quelli del commissario alle bonifiche per Comitero/Tamburi solo per questi passeranno circa due anni...).

Calenda, ancora una volta, ricatta, fa il dittatore, blatera di "spegnimento impianti" dopo il 9 gennaio (cosa che non è affatto collegabile al ricorso al Tar), di soldi che si dovrebbero restituire alla Mittal (e perchè? Che soldi ha speso finora la Mittal?), unicamente per minacciare, per spingere anche i lavoratori a fianco del governo e dei padroni.


E' scandaloso che ancora una volta i Sindacati confederali CGIL-CISL-UIL-Ugl si schierano a spada tratta con padrone e governo, contro gli interessi reali degli operai e dei cittadini di Taranto.
Già cisl e uil hanno organizzato settimane fa a Bari una mobilitazione di delegati, funzionari e qualche decina di lavoratori, che non ragionano con la propria testa. La Cgil, Fiom, con Landini, è la prima a ripetere le stesse menzogne di Calenda.

Ma gli operai non ci stanno e devono impedire che questi sindacati dividano gli operai e decidano del futuro, della vita di lavoratori e cittadini sulla loro testa .

Il ricorso al Tar è legittimo, perchè governo e padroni non hanno tenuto in alcun conto le osservazioni critiche sul piano ambientale di associazioni ed enti locali - tutto il resto sono pure fandonie. E'scandaloso che per ragioni elettorali Calenda e i suoi agenti Bellanova e De Vincenti vogliano assediarci e far sì che il tavolo continui ad essere una fiera delle chiacchiere e degli inganni.

Non è vero che il ricorso interrompe il lavoro di bonifica; non è vero che il ricorso interrompe la trattativa – è il governo che usa la trattativa come ricatto -; non è vero che Mittal se ne vuole andare – prendersi l'ILVA (la più grande siderurgia in Europa) per Mittal è indispensabile per allargare il mercato e battere la concorrenza, è l'affare del secolo in una siderurgia in preda alla guerra commerciale nel mercato mondiale davanti alla crisi conclamata di sovrapproduzione, dipendente dalla logica el profitto e dello sfruttamento del lavoro e del territorio; non è vero che la fabbrica è a rischio chiusura. E' il governo che porta questa linea e mette le mani sulla fabbrica come e peggio del padrone, per conto del padrone. 
Basta con chi sulla pelle di operai e cittadini vuole fare solo profitti e continuare a produrre morte e inquinamento. 

Non facciamoci ingannare dagli agenti del padrone e del governo.
Facciamo sentire la voce operaia e popolare dentro la fabbrica contro i servi del padrone e del governo e in tutta la città sia contro i difensori di una fabbrica così com'è di solo morte e sfruttamento, sia contro gli ingannatori delle masse che parlano di chiusura dell'Ilva, di economia alternativa, bonificata, quando Bagnoli mostra che sono tutte baggianate.

Con gli operai e le popolazione dei quartieri inquinati in campo, ci sono tutte le condizioni per risanare la fabbrica e ci sono le condizioni per una bonifica reale del territorio.

Ma operai e cittadini devono dividersi dagli agenti di padroni e governo e unirsi e lottare su:
NESSUN ESUBERO – NESSUNA DIVISIONE TRA OPERAI DI SERIE A E B – difesa dei diritti e dei salari
Nessun ritiro del ricorso – modifica del piano ambientale
COPERTURA ACCELLERATA E D'EMERGENZA DEI PARCHI MINERALI in pochi mesi
TANTI E TANTI NUOVI SOLDI PER LA BONIFICA REALE DEL TERRITORIO.

Costruiamo l'assemblea autonoma OPERAI/CITTADINI
per uno sciopero che blocchi fabbrica e città
a metà gennaio

info: slaicobasta@gmail.com via Rintone 22 Taranto 3475301704
blog tarantocontro.blogspot.it

pc 21 dicembre - Contro la nuova campagna d'Africa dell'imperialismo italiano

Questo articolo - peraltro utile per l'informazione - non utilizza mai la parola imperialismo per quanto riguarda l'azione italiana - invece il problema chiave è questo. Come lottare contro l'imperialismo italiano, come fare a considerare per noi comunisti in questo paese l'imperialismo italiano il nemico principale?
Esattamente il contrario di quanto sostengono eurostop - potere al popolo e ogni altra genia di revisionisti e opportunisti 

proletari comunisti/PCm Italia
dicembre 2017

 Gentiloni manda truppe in Niger

La Riscossa | lariscossa.com
14/12/17

In terra d'Africa non soffia buon vento. È recente la notizia della dichiarazione dei principali capi di governo europei, a margine del G5 Sahel, riunitosi nel castello di La Celle Saint-Cloud, vicino Parigi. Il G5 Sahel vede periodicamente riuniti i governi di cinque paesi dell'omonima regione, cioè di Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger. Nella conferenza stampa seguita all'incontro, i leader europei hanno annunciato la partecipazione dei rispettivi paesi a una forza congiunta dei 5 paesi, creata ufficialmente per il contrasto al terrorismo.

Le dichiarazioni dei leader europei

Fra le dichiarazioni spicca quella del Primo Ministro italiano Paolo Gentiloni, che annuncia che il Governo «si impegnerà seriamente, dopo l'approvazione in Parlamento, per l'addestramento di forze

mercoledì 20 dicembre 2017

pc 20 dicembre - Alla FCA Mirafiori sempre e solo sfruttamento

Il lavoro a Mirafiori: solo uno su dieci non ha dolori al corpo e oltre 6 soffrono di ansia o stress

E' l'esito di un questionario che Fiom ha consegnato agli ingressi dello storico stabilimento torinese e cui hanno risposto 843 dipendenti

   

Quando i volumi produttivi si abbassano, spesso si lavora molto meno di quanto si vorrebbe (e con prospettive incerte per il futuro). Ma quando gli ordinativi si alzano, ecco che i ritmi faticano a rimanere sostenibili. E' quanto rivela un'indagine realizzata da Fiom-Cgil che ha consegnato un questionario all'ingresso dello storico stabilimento di Mirafiori, cui hanno risposto 843 dipendenti, tra uomini e donne, distribuiti grossomodo in maniera omogenea tra i vari reparti. Dalla lastratura alla verniciatura, dal montaggio alla logistica, senza dimenticare gli impiegati.

L'esito è abbastanza preoccupante, visto che soltanto l'11% (poco più di uno su dieci) afferma di non aver dolori né alle braccia, né ai polsi o alle spalle. Al contrario,  oltre sei su dieci (il 66% per l'esattezza) ammette che l'organizzazione del lavoro, i ritmi produttivi e la gerarchia aziendale combinano in modo da creare ansia o stress.
Scorrendo le cifre, si scopre che il 75% degli intervistati vorrebbe più spazio lungo le linee (tra "abbastanza" e "molto", in parti quasi uguali), mentre l'87% giudicherebbe utile una pausa in più sul lavoro (27% abbastanza, 60% molto). Una buona maggioranza gradirebbe poi una rotazione tra le postazioni (in tutto il 67%, equamente suddivisi tra molto e abbastanza), mentre sono addirittura il 53% quelli che denunciano di provare dolori a braccia, polsi e spalle. Un altro 35% ammette di provarlo "ogni tanto".
Non stupisce, a questo punto, che il 55% riterrebbe "molto" utile avere ritmi di produzione più lenti (un altro 34% lo ritiene abbastanza utile) e il 58% ritiene che un'organizzazione del lavoro progettata meglio sarebbe molto utile (il 32% risponde "abbastanza").

Pollice verso, inoltre, verso il flusso e la velocità dei carrelli, così come per l'organizzazione del lavoro.