BOICOTTIAMO RCS MEDIAGROUP, CORSERA E GAZZETTA DELLO SPORT!
NO AL GIRO D’ITALIA IN ISRAELE!
GERUSALEMME CAPITALE DELLA PALESTINA!
FINE DEL COLONIALISMO E DELL’APARTHEID SIONISTA!
SIT-IN DI PROTEST Adavanti alla sede di RCS MEDIAGROUP
Venerdì 22 dicembre ore 16 piazza Fiume – ROMA
Per venerdi prossimo, è stato convocato a Roma un sit in di protesta davanti alla sede del gruppo Rcs. Il motivo? Presto detto.
Più interessata alle lobbies finanziarie che allo sport, e ispirata al principio “pecunia non olet”, la multinazionale RCS MEDIAGROUP, proprietaria anche del Corsera e de La Gazzetta dello Sport, ha deciso di organizzare la partenza del 101° Giro d’Italia da…Israele!
Lo farà in ossequio alle celebrazioni per il 70° anniversario della fondazione di uno Stato colonialista e razzista in terra di Palestina. La decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele è da condannare, anche in relazione alla sottomissione politica che la multinazionale RCS MEDIAGROUP dimostra nei confronti della lobby sionista e degli Stati Uniti: persino l’Onu considera la proclamazione di Gerusalemme capitale da parte del parlamento israeliano «nulla e priva di validità, una violazione del diritto internazionale e un serio ostacolo alla pace in Medio Oriente».
Un binomio affaristico, tra RCS MEDIAGROUP ed ambasciata israeliana, che ha fatto scoppiare le giuste proteste del popolo palestinese, che si sta opponendo a questo gesto arbitrario e unilaterale. Questo tipo di eventi rientra in una precisa strategia: presentare uno Stato colonialista come una “democrazia”, per ripulirne l’immagine a livello internazionale. Una immagine che in realtà è macchiata dagli orrori compiuti in 70 anni di occupazione coloniale, manifestatasi attraverso sanguinarie operazioni militari, rastrellamenti, uccisioni, arresti di uomini, donne, anziani e persino minori, abusi, furto delle terre e dell’acqua, costruzione del vergognoso Muro dell’Apartheid.
Per tutto ciò diciamo:
Comitato “Con la Palestina nel cuore”; Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila; Fronte Palestina (Roma); Unione Democratica Arabo Palestinese; Comitato “Per non dimenticare il diritto al ritorno”; Forum Palestina; Spazio Sociale “Roberto Scialabba”.
Più interessata alle lobbies finanziarie che allo sport, e ispirata al principio “pecunia non olet”, la multinazionale RCS MEDIAGROUP, proprietaria anche del Corsera e de La Gazzetta dello Sport, ha deciso di organizzare la partenza del 101° Giro d’Italia da…Israele!
Lo farà in ossequio alle celebrazioni per il 70° anniversario della fondazione di uno Stato colonialista e razzista in terra di Palestina. La decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele è da condannare, anche in relazione alla sottomissione politica che la multinazionale RCS MEDIAGROUP dimostra nei confronti della lobby sionista e degli Stati Uniti: persino l’Onu considera la proclamazione di Gerusalemme capitale da parte del parlamento israeliano «nulla e priva di validità, una violazione del diritto internazionale e un serio ostacolo alla pace in Medio Oriente».
Un binomio affaristico, tra RCS MEDIAGROUP ed ambasciata israeliana, che ha fatto scoppiare le giuste proteste del popolo palestinese, che si sta opponendo a questo gesto arbitrario e unilaterale. Questo tipo di eventi rientra in una precisa strategia: presentare uno Stato colonialista come una “democrazia”, per ripulirne l’immagine a livello internazionale. Una immagine che in realtà è macchiata dagli orrori compiuti in 70 anni di occupazione coloniale, manifestatasi attraverso sanguinarie operazioni militari, rastrellamenti, uccisioni, arresti di uomini, donne, anziani e persino minori, abusi, furto delle terre e dell’acqua, costruzione del vergognoso Muro dell’Apartheid.
Per tutto ciò diciamo:
Comitato “Con la Palestina nel cuore”; Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila; Fronte Palestina (Roma); Unione Democratica Arabo Palestinese; Comitato “Per non dimenticare il diritto al ritorno”; Forum Palestina; Spazio Sociale “Roberto Scialabba”.
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contropiano
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