domenica 17 dicembre 2017

pc 17 dicembre - ETERNIT: 'La nostra guerra non è persa, sono solo aumentati i campi di battaglia'

L'Afeva commenta la sentenza della Corte di Cassazione sul processo Eternit Bis

CASALE MONFERRATO
In relazione alla decisione assunta ieri dalla Corte di Cassazione nell’ambito del procedimento Eternit bis, l’Associazione Familiari Vittime Amianto di Casale Monferrato e Cavagnolo, dichiara quanto segue: “Solo la lettura della sentenza ci consentirà di sapere se la Corte di Cassazione, dopo avere demolito nel 2014 il più grande processo penale per disastro ambientale nella storia d’Italia, abbia adesso accolto le inaudite tesi del Gup di Torino sull’assenza di dolo da parte di Stephan Schmidheiny. Sarebbe, in tutta franchezza, davvero troppo”.
“Meglio pensare – prosegue l'Afeva – per il rispetto che si deve alle istituzioni (persino a quelle che già in passato hanno riservato clamorose delusioni), che il giudizio di inammissibilità sia dovuto a questioni processuali e formali”.
“Se le motivazioni non sono ancora note, il risultato invece è certo: il procedimento Eternit-bis è stato definitivamente spacchettato in quattro diverse Procure”.
“Un esito che avremmo voluto sicuramente evitare, perché ci priva della possibilità di procedere compatti in un unico fronte, insieme a una Procura che già conosce a fondo il caso, ma che non ci deve spaventare”.
“La nostra guerra non è persa, tutt’altro: sono solo aumentati i campi di battaglia”.
“Il nostro impegno è volto a far sì che quei casi, oggi separati, siano un domani riuniti da un comune esito finale: la condanna di Stephan Schmidheiny”.

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