Violenza sessuale, corruzione, falso e furto: questi i reati
contestati dalla Procura della Repubblica di Roma a quattro agenti della
Polizia di Stato arrestati questa mattina a Roma dai propri colleghi.
La squadra mobile della Questura di Roma e la sezione di p.g. presso il
Tribunale hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal gip presso il Tribunale di Roma, nei confronti di
due ispettori, un sovrintendente ed un assistente della Polizia di Stato
in servizio presso la Questura di Roma. I quattro lavoravano nella
sezione antiprostituzione della squadra mobile. Sono ritenuti
responsabili di aver trafugato, tra il 2009 e il 2010, quando prestavano
servizio presso la squadra mobile, somme di denaro ad alcuni
commercianti stranieri e di aver preteso da loro somme di denaro in
cambio di mancate denunce. I quattro sono anche accusati di aver
obbligato alcune prostitute ad avere rapporti sessuali con loro.
Ultima modifica Sabat17.15 - Anche il regista turco Ferzan Ozpetek, come molti altri intellettuali e artisti di Istanbul, appoggia i manifestanti di Istanbul, aderendo a un appello ai media internazionali ''perché il resto del mondo sia messo a conoscenza di quello che sta accadendo e dello stato di polizia creato dal partito Akp del premier Recep Tayyip Erdogan''. ''I media turchi - afferma l'appello - controllati direttamente dal governo, o economicamente o politicamente legati al governo, si rifiutano di parlare degli scontri'' e ''le agenzie di stampa bloccano il regolare flusso delle informazioni''.
17.10 - Decine di migliaia di manifestanti continuano ad occupare pacificamente piazza Taksim. I manifestanti gridano slogan ostili al premier Erdogan e cantano ''uniti contro il fascismo'' e ''governo dimissioni''. La celebre via Istiklal - che congiunge la piazza con la torre di Galata - teatro di scontri ieri e questa mattina, ha l'aspetto di un campo di battaglia, con vetri infranti e spolette gas lacrimogeni per terra.
17.05 - Mentre a Istanbul la calma si è momentaneamente imposta segnalati duri scontri ad Ankara ed in altre città della Turchia. Manifestazione di solidarietà in corso al consolato turco di Milano.
17.00 - Un commento dell'intellettuale Slavoj Zizek sui fatti di Istanbul: Gezi Park: il messaggio di Slavoj Žižek
16.50 - Moltissimi giornalisti e attivisti nelle scorse ore hanno segnalato grossi problemi alle connessioni telefoniche e soprattutto l'oscuramento di alcuni social network, probabilmente una misura intrapresa dalle autorità nella fase più acuta degli scontri per rallentare la mobilitazione popolare. Negli ultimi minuti la situazione sembra essere tornata quasi alla normalità.
16.45 - Si segnalano sporadici scontri nei quartieri adiacenti a Taksim, mentre alcuni cordoni di polizia si sono piazzati a ridosso del Gezi Park e controllano la situazione da lontano. La piazza ora è letteralmente invasa e la folla grida ripetutamente "Libertà, dimissioni".
16.35 - Il deputato turco Aykan Erdemir conferma in una dichiarazione l'uso da parte della polizia di un "gas colorato di arancione" oltre al normale gas cs. Oltre che a Istanbul, il gas arancione è stato usato - afferma il parlamentare - anche ad Ankara contro i manifestanti antigovernativi. E' più micidiale del 'normale gas Cs' e provoca violenti conati di vomito.
16.30 - ''Nessuno ha il diritto di aumentare le tensioni in Turchia usando come scusa alcuni alberi tagliati''. Cosi' il primo ministro turco ha commentato la protesta in corso a Istanbul. Intervenendo all'Assemblea generale dell'Export turco, Erdogan ha detto: ''Tutti in questo Paese hanno il diritto di manifestare all'interno della democrazia e della legge. Tuttavia, nessuno ha diritto di agire contro la legge, condurre azioni estranee alla democrazia e danneggiare negozianti o residenti. Nessuno ha diritto ad aumentare le tensioni in Turchia usando come scusa qualche albero tagliato''.
16.20 - Ora la colonna di fumo che si alza da Piazza Taksim si fa più consistente, e secondo alcuni giornalisti il fuoco avrebbe investito alcune strutture prefabbricate ad un lato della enorme piazza.
16.15 - La piazza è sempre più piena e in vari punti con amplificazioni improvvisate i promotori della protesta - partiti, coordinamenti, sindacati, associazioni - stanno parlando davanti a decine di migliaia di persone sempre più determinate. Negli ultimi minuti, da quando la polizia si è ritirata dalla piazza e si è posizionata nelle vie adiacenti, alcuni canali televisivi hanno cominciato a parlare insistentemente di incendi appiccati dai dimostranti, mostrando nuvole di fumo che si alzano dalla spianata. In realtà gli incendi in piazza c'erano già da ieri, da quando cioè gruppi consistenti di dimostranti hanno incendiato le barricate che avevano eretto per tentare di difendersi dagli attacchi dei reparti antisommossa.
16.05 - Manifestazioni di solidarietà anche in Austria, Olanda e Grecia.
16.00 - La polizia turca ha ricevuto ordine di ritirarsi da piazza Taksim ad Istanbul dove nel frattempo sono riuscite ad entrare decine di migliaia di persone. Secondo testimoni citati dall'agenzia di stampa 'Dpa', i manifestanti hanno applaudito e gioito quando i cordoni di poliziotti in assetto antisommossa hanno cominciato ad arretrare.
15.50 - Mentre proseguono nel centro di Istanbul i violenti scontri fra polizia e manifestanti attorno all'area di Gezi Park e di Taksim, il Consolato generale d'Italia ha invitato i connazionali che si trovano nella megalopoli del Bosforo ad ''evitare gli assembramenti ed a restare in albergo se alloggiati in zona''. ''Sono in corso imponenti manifestazioni nei dintorni di Taksim e Istiklal e in altre zone della città'' avverte la sede consolare in un messaggio Sms.
15.45 - Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ammesso che possono esserci stati casi di azioni "estreme" delle forze dell'ordine nei confronti della gente che in questi giorni sta dimostrando nel centro di Istanbul contro l'attuazione di un progetto di ridisegno della piazza centrale della citta'. "Sì, é vero - ha detto Erdogan - potrebbero esserci stati degli errori, una risposta un po' troppo estrema da parte della polizia". E il ministero dell'Interno ha fatto sapere con un comunicato che sarà intrapresa azione legale contro i poliziotti che hanno agito in maniera "eccessiva". Sembra un segnale di debolezza da parte delle autorità.
15.40 - Decine di migliaia di persone occupano Istiklal Caddesi e le traverse intorno a piazza Taksim nonostante l'aria sia resa irrespirabile dai gas sparati dalla polizia. La folla non arretra e centinaia di persone hanno ingaggiato violenti scontri con i reparti antisommossa, lanciando pietre, bottiglie ed altri oggetti. Secondo alcune testimonianze riportate da giornalisti presenti la polizia starebbe lanciando i lacrimogeni anche dagli elicotteri ma migliaia di manifestanti sono comunque riusciti ad entrare in piazza Taksim.