mercoledì 29 maggio 2013

pc 29 maggio - comunicato del Partito Comunista dell'India maoista sul grande e vittorioso attacco ai capi politici del governo e del fascismo indiano - 1 luglio giornata internazionale di sostegno

Partito Comunista dell’India (Maoista)
Comitato di Zona Speciale Dandakaranya
26 maggio, 2013


L’eliminazione di Mahendra Karma capo fascista del Salwa Judum: Legittima risposta alle atrocità inumane, i brutali assassinii e al terrore senza fine perpetrato contro gli Adivasi del Bastar!

L’attacco ai leader del Partito del Congresso:
Inevitabile rappresaglia per la fascista Operation Green Hunt condotta per mano del governo dell’UPA nei guanti dei diversi governi l!


Il 25 maggio 2013, un distaccamento dell’Esercito Popolare Guerrigliero di Liberazione (EPGL) ha condotto un massiccio attacco contro un convoglio di più di 20 veicoli del Partito del Congresso, che ha portato all’eliminazione di almeno 27 leader del Congresso, attivisti e poliziotti tra cui Mahendra Karma, l'acerrimo nemico del popolo oppresso del Bastar e di Nand Kumar Patel, presidente dell'unità statale del Congresso. L’attacco avuto luogo mentre i leader del Partito del Congresso giravano per regione del Bastar per la loro “Parivartan Yatra” (Marcia per il Cambiamento) in vita della prossime elezioni. Almeno altri 30 sono rimasti feriti nell’attacco, anche il l’ex-ministro e leader anziano del Congresso, Vidya Charan Shukla. La morte da cane in questo attacco storico di Mahendra Karma, famigerato oppressore, assassino, stupratore, ladro e notoriamente corrotto, ha prodotto reazioni festose in tutta la regione del Bastar. Anche l'ex ministro degli interni del governo centrale Nand Kumar Patel, in passato si era distinto nella repressione del popolo. Sotto il suo mandato, per la prima volta nella regione di Bastar sono state impiegate le forze paramilitari (CRPF). Non è un segreto per nessuno, inoltre, che anche l'ex ministro centrale VC Shukla, già titolare di diversi dicasteri tra cui il ministero degli interni, è stato un nemico del popolo, attivo e fedele servo di imperialisti, borghesia compradora burocratica e latifondisti e che ha svolto un ruolo chiave nella formulazione e attuazione delle politiche sfruttatrici del governo. L'obiettivo di questo attacco era principalmente quello di eliminare Mahendra Karma e alcuni altri dirigenti di spicco del Congresso. Tuttavia, nel corso dell’attacco di massa sono stati uccisi e feriti alcune persone innocenti e alcuni attivisti di base del partito del congresso, che in realtà non erano nostri nemici, colpiti nel lungo scontro a fuoco durato due ore fra le nostre forze guerrigliere e le forze armate e di polizia. Il Comitato Speciale Zonale Dandakaranya del Partito Comunista dell'India (Maoista) si rammarica per questo ed esprime cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime.
Il Comitato Speciale Zonale Dandakaranya del Partito Comunista dell'India (Maoista) si assume comunque la piena responsabilità di questo attacco. Inviamo i nostri saluti rivoluzionari ai comandanti dell’EPGL che hanno condotto questa audace imboscata, ai rossi combattenti che hanno contribuito a questo successo, a tutti quelli che hanno partecipato ad esso col loro sostegno attivo e a tutte le masse rivoluzionarie della regione del Bastar. Questo attacco ha dimostrato ancora una volta la verità storica che i fascisti perpetrano violenze, atrocità e massacri contro il popolo, non sono mai perdonati e vengono inevitabilmente puniti dal popolo.
Il presunto leader tribale Mahendra Karma era nato dalla famiglia di signori feudali Manjhi. Tanto il nonno, Masa Karma, quanto il padre, Bodda Manjhi, erano ai loro tempi famigerati oppressori del popolo e fungevano da agenti di fiducia del governo coloniale. Tutta la storia della sua famiglia è nota per lo sfruttamento disumano e l'oppressione degli Adivasi. La vita politica di Mahendra Karma è iniziata nel 1975, mentre studiava giurisprudenza, da membro del AISF. Nel 1978 fu eletto MLA nel PCI. Poi, nel 1981, quando gli fu negata candidatura nel PCI, aderì al partito Congresso. Nel 1996, andò con la fazione separatista Madhavrao Scindhia e divenne membro del Parlamento indiano come indipendente. Poi si riunì ancora al partito del Congresso.
Nel 1996 in Bastar si sviluppò un movimento di massa per l'attuazione del Sesto Programma. Anche se era principalmente PCI che dirigeva quel movimento, anche il nostro partito – allora PCI (ML) [People’s War] partecipò attivamente a quel movimento che mobilitò le masse su larga scala. Ma Mahendra Karma prese duramente posizione contro quel movimento per dimostrare di essere degno rappresentante degli avidi affaristi delle città, venuti in Bastar come coloni e avevano accumulato ricchezze enormi. Così fu chiara a tutto il popolo la sua natura anti-Adivasi e filo-compradora. Fin dagli anni 80, aveva stretto legami con le grandi imprese e le classi capitaliste in Bastar.
Successivamente, nel 1999, il nome di Karma fu coinvolto nella grande truffa nota come 'Malik Makbuja'. Un rapporto del Lokayukta rivelò che nel periodo del 1992-1996 Mahendra Karma, colluso col mercato nero del legno aveva fatto milioni di rupie truffando il popolo adivasi spartendo profitti coi funzionari forestali e il responsabile del distretto. Anche se sullo scandalo fu disposta un’inchiesta del CBI, come sempre, i colpevoli non subirono nessuna conseguenza.
Mahendra Karma fu ministro delle carceri di tutto il Madhya Pradesh. Più tardi diventò ministro dell’industria e commercio nel governo Ajit Jogi quando il Chhattisgarh fu separato da quello stato. Ci furono allora in Nagarnar ingenti requisizioni di terre la costruzione dell'impianto siderurgico proposto dalla Romelt/NMDC. Mentre le popolazioni locali rifiutavano di abbandonare le loro terre, Mahendra Karma prese posizione contro il popolo e a favore dei capitalisti. Ebbe un ruolo chiave nella requisizione forzata delle terre e nella brutale repressione del popolo col supporto delle forze di polizia. La gente del Nagarnar che perse le proprie terre non ha ricevuto né indennizzo né lavoro, come promesso dal governo. Furono costretti a disperdersi.
Fin dall'inizio, Mahendra Karma si è dimostrato acerrimo nemico del movimento rivoluzionario. Il motivo è chiaro: nato da una tipica famiglia feudale è cresciuto come agente delle grandi imprese e le classi borghesi. Nel 1990-91 contro il movimento rivoluzionario fu lanciata la campagna Jan Jagaran (“sensibilizzazione”). Il PCI revisionista prese parte a quella campagna controrivoluzionaria. Karma e molti dei suoi parenti appartenenti alle classi latifondiste vi parteciparono attivamente. Nel 1997-98 fu lanciata la seconda campagna Jan Jagaran, guidata dallo stesso Mahendra Karma. Prese il via proprio dal villaggio di Mahendra Karma Faraspal e dai villaggi nei dintorni e e si diffuse fino alle zone di Bhairamgarh e Kutru. Centinaia di persone furono torturate, arrestate e incarcerate. Ci furono molti casi di case saccheggiate e incendiante e di donne violentate. Ma, sotto la guida del nostro partito e delle organizzazioni di massa, il popolo si è riuniti e contrastò con forza questi attacchi contro-rivoluzionari. In breve tempo, questa campagna fu sconfitta.
In seguito, il movimento rivoluzionario si è consolidato. In molte aree le lotte anti-feudali si intensificarono. Latifondisti come Podia Patel, fratello di Mahendra Karma, e alcuni parenti suoi stretti furono uccisi nel quadro di azioni di resistenza di massa. In molti villaggi il potere delle forze feudali e dei signorotti fu espulso e iniziò il processo di creazione di organi rivoluzionari di Potere Popolare. Le forze feudali, e lo stesso Mahendra Karma, erano furiosi perché le terre di loro proprietà erano ridistribuite tra i poveri e i contadini senza terra e le sospese le ingiuste tradizioni che li costringevano a pagare alte rendite ai latifondisti. Si opponevano anche ad altri cambiamenti progressivi, come la fine dei matrimoni forzati per le donne, la lotta alla poligamia, ecc. Allo stesso tempo, il movimento rivoluzionario appariva come un ostacolo per la grandi aziende come Tata e Essars, che avevano iniziato i loro sforzi per saccheggiare le risorse naturali della regione del Bastar. Così, naturalmente, collusero con elementi contro-rivoluzionari come Mahendra Karma. Li foraggiarono con milioni in contanti per creare un ambiente favorevole alla loro razzia. Dall'altra parte, dopo la nascita di PCI (Maoista), partito consolidato a livello nazionale risultato della fusione tra le autentiche organizzazioni rivoluzionarie, le classi dominanti sfruttatrici intensificarono la loro offensiva contro-rivoluzionaria sotto la guida degli imperialisti per schiacciare il movimento rivoluzionario. Inizio così nella regione Bastar, complici il Congresso e il Bjp il brutale attacco noto come Salwa Judum. Tanti seguaci e parenti di Mahendra Karma, come Soyam Muka, Rambhuvan Kushwaha, Ajay Singh, Vikram Mandavi, Gannu Patel, Madhukarrao e Gota Chinna si distinsero uomini chiave del Salwa Judum.
È difficile trovare altri esempi storici paragonabili per gravità alla devastazione e barbarie causate da Salwa Judum nella vita del popolo del Bastar. Più di mille persone uccise a sangue freddo; 640 villaggi incendiata e ridotti in cenere, migliaia di case saccheggiate, mangiando o razziando polli, capre, maiali, ecc; più di due milioni di persone costretto a spostarsi altrove; più di 50 mila persone trascinate nei campi di “soccorso” gestiti dallo Stato. Così il Salwa Judum è diventato una maledizione per il popolo. Centinaia di donne stuprate in gruppo. Molte uccise dopo lo stupro. Massacri in molti villaggi. Le atrocità perpetrate contro il popolo e il caos creato dai teppisti di Salwa Judum, forze di polizia e paramilitari, in particolare i battaglioni Naga e Mizo hanno oltrepassato ogni limite. Ci sono stati diversi casi di persone brutalmente tagliate a pezzi prima di essere scaricate nei fiumi. Cherli, Kotrapal, Mankeli, Karremarka, Mosla, Munder, Padeda, Paralnar, Pumbad, Gaganpalli: in molti villaggi ci sono state uccisioni in massa. Centinaia di giovani tribali furono reclutati e trasformati in criminali di professione. Lo stesso Mahendra Karma ha condotto gli attacchi contro diversi villaggi col pretesto di realizzare raduni e marce. Molte donne sono state violentate dai suoi sicari su ordine diretto di Mahendra Karma, che è stato anche direttamente coinvolto in molti episodi di incendi di villaggi, torture e uccisioni. Così, nella mente del popolo di Bastar, il nome di Mahendra Karma è impresso come quello di un disumano assassino, stupratore e servo fedele dei grandi capitalisti. In tutto il Bastar per molti anni il popolo ha chiesto al nostro partito e al PLGA che fosse punito. Molti di loro si sono fatti avanti spontaneamente per sostenerci attivamente in questo impresa. C'erano già stati un paio di tentativi, ma per errori piccoli o altro era riuscito a fuggire.
Con questa azione abbiamo vendicato oltre mille adivasi brutalmente assassinati per pano dei sicari di Salwa Judum e delle forze armate governative. Abbiamo vendicato centinaia di madri e sorelle che vittime delle più crudeli forme di violenza, umiliazione e stupro. Abbiamo vendicato migliaia di Bastarites che hanno perso le loro case, buoi, polli, capre, suppellettili, abbigliamento, sementi, raccolti,ogni cosa, e sono stati costretti a vivere una vita miserabile in condizioni disumane.
Subito dopo questo attacco, il primo ministro Manmohan Singh, la presidente UPA Sonia Gandhi, il primo ministro del Chhattisgarh Raman Singh, ecc lo hanno definito un attacco alla democrazia e ai valori democratici. C’è da chiedersi hanno che titolo morale hanno questi cani da compagnia delle classi sfruttatore, anche solo di nominare la democrazia! Recentemente, il 17 maggio, otto persone, tra cui tre bambini innocenti, sono stati uccisi dalla polizia e dalle forze paramilitari nel villaggio di Edsametta del distretto di Bijapur, perché nessuno di questi leader si è preso allora la briga di pensare alla “democrazia”? Tra il 20 e il 23 gennaio, quando i villaggi di Doddi Tumnar e Pidiya del distretto di Bijapur sono stati attaccati dalle loro forze che hanno incendiato 20 case e una casa scuola del popolo, lo hanno fatto per portarvi la vostra “democrazia”? Esattamente 11 mesi fa, la notte del 28 giugno 2012, nel villaggio Sarkinguda 17 adivasi sono stati assassinati e 13 donne violentate. Erano quegli esempi dei vostri “valori democratici”? La vostra “democrazia” è applicata solo dagli assassini di massa come Mahendra Karma e gli agenti della classe dominante come Nand Kumar Patel? L’ombrello della vostra “democrazia si estende ai poveri adivasi di Bastar, ai loro anziani, bambini donne? I massacri di adivasi sono parte della vostra “democrazia”? Qualcuno di quelli che stanno strillando contro questo attacco ha qualche risposta da dare a queste domande? Alla fine del 2007 Salwa Judum è stato sconfitto dalla resistenza delle masse. Poi, nel 2009, il governo UPA-2 guidato dal Congresso ha scatenato l’offensiva nazionale chiamata Operazione Green Hunt. Gli imperialisti USA stanno non fornendo solo guida, aiuti e supporto, ma mettono in campo in India le loro forze speciali che stanno anche partecipando attivamente a operazioni antisovversive. Uccidere la direzione maoista è il loro bersaglio. Il governo centrale ha finora inviato più di 50.000 uomini di forze paramilitari in Chhattisgarh nel corso della Green Hunt, è cioè una vera e propria guerra contro il popolo. Di pari passo, si sono moltiplicati massacri e distruzioni. Dal 2009 a oggi 400 adivasi sono stati uccisi dalle forze armate centrali e statali solo in Bastar. Dalla metà del 2011, le truppe dell'esercito hanno stabilito basi nella regione di Bastar col pretesto delle “scuole di addestramento”. L’ex ministro degli interni Chidambaram e quello attuale Shinde, il primo ministro Manmohan Singh, hanno dato tutto il loro sostegno al governo Chhattisgarh ed espresso piena soddisfazione per le prodezze del governo di Raman Singh per schiacciare il movimento rivoluzionario. Lo stesso Raman Singh ha manifestato in ogni occasione la sua gratitudine per l’aiuto del governo centrale. Dunque, in Chhattisgarh, non ci sono differenze tra BJP al governo e il Congresso all’opposizione per quanto riguarda le politiche di repressione del movimento rivoluzionario. Solo su pressione dell'opinione pubblica, e per calcolo elettorale, alcuni dei leader locali del Congresso, a volte hanno condannato episodi come i massacri di Sarkinguda e Edsametta. La loro opposizione è finta, che non è che opportunismo. Il Congresso che il Bjp sono uguali nell’applicare politiche a favore delle grandi aziende e oppressive verso il popolo. La frequente incursioni dei Greyhounds attraverso le frontiere tra Chhattisgarh e Andhra Pradesh, le uccisioni omicidi di massa perpetrati prima Kanchal (2008) e recentemente a Puwwarti (16 maggio 2013) sono parte integrante delle politiche oppressive adottate e attuate dal partito del Congresso . È per questo che abbiamo preso di mira principali leader del Congresso.
Oggi, il Primo Ministro del Chhattisgarh Raman Singh, il Ministro degli Interni Nankiram Kanwar, i ministri Ramvichar Netam, Kedar Kashyap, Vikram Usendi, il Governatore Shekhar Dutt, il ministro degli interni del Maharashtra RR Patil, ecc; Ram Niwas, Mukesh Gupta e altri alti funzionari della polizia, tutti determinati a schiacciare il movimento rivoluzionario di Dandakaranya, hanno perso la grande illusione di essere imbattibili. Mahendra Karma ha perso l'illusione che gli Z-plus, veicoli di sicurezza anti-proiettile l'avrebbero protetto sempre. Nella storia mondiale, anche Hitler e Mussolini avevano la stessa illusione che nessuno poteva batterli. Nella storia contemporanea del nostro Paese, anche fascisti come Indira Gandhi e Rajiv Gandhi sono state vittime di simili illusioni. Ma è il popolo che è invincibile. È il popolo che fa la storia. Alla fine, quel pugno di sfruttatori e i loro cani da compagnia saranno gettati nella pattumiera della storia.
Il Comitato Zonale speciale Dandakaranya del Partito Comunista dell'India (Maoista) invita i lavoratori, contadini, studenti, intellettuali, scrittori, artisti, gente comune e tutti i democratici a chiedere ai governi di fermare immediatamente Green Hunt, ritirare ogni tipo di forze paramilitari dal Dandakaranya; rinunciare alla manovra di schierare l'esercito col pretesto dell’addestramento, porre fine alle incursioni dell’aviazione, rilasciare immediatamente tutti gli attivisti rivoluzionari e gli adivasi innocenti che languono in varie carceri, cancellare leggi crudeli come UAPA, CSPSA, MACOCA, AFSPA, ecc, annullare il tutti quei protocolli di intesa sottoscritti con le grandi aziende allo scopo di saccheggiare le ricchezze naturali del paese.

(Gudsa Usendi)
Portavoce
Il Comitato Zonale speciale Dandakaranya
PCI (Maoista)

COMMUNIST PARTY OF INDIA (MAOIST) DANDAKARANYA SPECIAL ZONAL COMMITTEE -May 26, 2013

COMMUNIST PARTY OF INDIA (MAOIST)
DANDAKARANYA SPECIAL ZONAL COMMITTEE
May 26, 2013
Elimination of fascist Salwa Judum leader Mahendra Karma: Legitimate response to the inhuman atrocities, brutal murders and endless terror perpetrated on the Adivasis of Bastar!
Attack on top Congress leaders: Inevitable reprisal to the fascist Operation Green Hunt being carried on by the UPA government hand in glove with various state governments!
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On May 25, 2013, a detachment of the People’s Liberation Guerilla Army conducted a massive attack on the 20 plus vehicles convoy of Congress party which resulted in wiping out of at least 27 Congress leaders, activists and policemen including Mahendra Karma, the bitter enemy of the oppressed people of Bastar and Nand Kumar Patel, president of the Congress’ state unit. It took place when the Congress party leaders were touring in Bastar region as part of their ‘Parivartan Yatra’ program (i.e. March of Change) keeping their eye on forthcoming assembly elections. At least 30 others also were injured in this attack including ex-central minister and veteran Congress leader Vidya Charan Shukla. The dog’s death of Mahendra Karma, notorious tyrant, murderer, rapist, robber and maligned as corrupt, in this historic attack has created a festive atmosphere in entire Bastar region. Former state home minister Nand Kumar Patel was also had the history of suppressing the people. It was in his tenure, paramilitary force (CRPF) was deployed in Bastar region for the first time. It was also not hidden from anyone that the former central minister VC Shukla who had been in various portfolios including Home ministry, was also a people’s enemy who had acted as a loyal servant of imperialists, comprador bureaucratic bourgeoisie and landlords and had played a key role in formulating and implementing exploitative government policies. The goal of this attack was mainly to eliminate Mahendra Karma and some other reactionary Congress top leaders as well. However, during this massive attack some innocent people and some lower level Congress party activists who were in fact not our enemies, were also killed and injured caught in the two-hour long gun battle that ensued between our guerrilla forces and the armed police forces. Dandakaranya Special Zonal Committee of Communist Party of India (Maoist) regrets for this and expresses condolence and sympathy to the families of the bereaved.
Dandakaranya Special Zonal Committee of Communist Party of India (Maoist) takes absolute responsibility for this attack. We send our revolutionary greetings to the PLGA commanders who led this daring ambush, to the red fighters who contributed in this success, to the people who took part in it by lending active support and to the entire revolutionary masses of Bastar region. This attack has once again proved the historic fact that those fascists who perpetrate violence, atrocities and massacres on the people, will never be forgiven and they would inevitably be punished by the people.
The so-called tribal leader Mahendra Karma was born into a feudal manjhi family. Both his grandfather Masa Karma and father Bodda Manjhi were notorious harassers of the people in their times and were acted as trusted agents of colonial rulers. His family’s entire history is known of inhuman exploitation and oppression of Adivasis. Mahendra Karma’s political life was started in 1975 as a member of AISF while he was studying the law. He was elected as MLA from CPI first in 1978. Later in 1981, when he was denied ticket by CPI, he joined Congress. In 1996, he had gone with a breakaway faction of Madhavrao Scindhia and became member of Indian Parliament as an independent candidate. Later he rejoined the Congress party.
In 1996, a massive movement took place in Bastar demanding the implementation of Sixth Schedule. Though mainly CPI had led that movement, our party – it was CPI (ML) [People’s War] then – also took active part in that movement mobilizing the masses on a large scale. But Mahendra Karma took bitter stand against that movement proving himself as representative of the selfish urban business people, who had come to Bastar as settlers and had accumulated massive wealth. Then only his anti-adivasi and pro-comprador nature was clearly exposed before the people. Since the 1980s, he had strengthened the bonds with big business and capitalist classes in Bastar.
Then in 1999, Karma’s name was exposed in a big scam called ‘Malik Makbuja’. A Lokayukta report revealed that in the period of 1992-96, Mahendra Karma hand in glove with timber black-marketers had made millions of rupees by cheating adivasi people and colluding with revenue and forest officials and the district collector. Though a CBI probe was ordered into this scam, nothing harm was done to the culprits as always happen.
Mahendra Karma was minister of jails in undivided Madhya Pradesh. Later became industries and commerce minister in Ajit Jogi’s government when Chhattisgarh state was carved out of it.  At that time a forceful land acquisition took place in Nagarnar for the proposed steel plant by Romelt/NMDC. While the local people refused to give up their lands, Mahendra Karma took stand against the people and in favor of the capitalists. He played a key role in forcibly taking away the lands by suppressing the people with support of brutal police force. The people who lost their lands in Nagarnar received neither compensation nor the employment as government had promised till now. They were forced to disperse.
From the very beginning, Mahendra Karma stood as an arch enemy of the revolutionary movement. The reason is clear – hailed from a typical feudal family and ‘grown up’ as an agent of big business and bourgeois classes. The first Jan Jagaran (‘awareness’) campaign was launched in 1990-91 against the revolutionary movement. The revisionist CPI had participated in that counter-revolutionary campaign. Karma and many of his relatives belonged to the landlord classes had actively participated in it. The second Jan Jagaran campaign was launched in 1997-98 led by Mahendra Karma himself. This was started in Mahendra Karma’s own village Faraspal and its surrounding villages and spread up to Bhairamgarh and Kutru areas. Hundreds of people were tortured and arrested and sent to jails. Many an incidents of looting and setting fire to houses took place. Womenfolk were raped. However, under the leadership of our party and mass organizations people came together and strongly countered this counter-revolutionary onslaught. Within a short time, this campaign was defeated.
Later the revolutionary movement became more consolidated. Anti-feudal struggles were intensified in many areas. Landlords like Podia Patel, the brother of Mahendra Karma, and some close relatives of him were killed as part of mass resistance actions. In many villages the power of feudal forces and bad gentry was thrown out and the process of establishment of People’s Revolutionary Power organs began. The feudal forces including Mahendra Karma were very furious as their lands were redistributed among the poor and landless peasants and the customs like unjustly forcing the people to pay penalties to the landlords were stopped. They opposed the progressive changes like stopping of forced marriages of women, discouraging polygamy etc. also. And at the same time, the revolutionary movement was seemed as a hurdle by the corporate houses like Tatas and Essars who started their attempts to plunder away the natural resources of Bastar region. So, they naturally colluded with the counter-revolutionary elements like Mahendra Karma. They fed him with millions of coffers in order to create conducive atmosphere for their arbitrary depredations. On the other hand, after the emergence of CPI (Maoist) as a country-wide consolidated party as an outcome of the merger between the genuine revolutionary organizations, exploitative ruling classes intensified their counter-revolutionary onslaught in the guidance of the imperialists so as to crush the revolutionary movement. Thus, a brutal attack in connivance with the Congress and the BJP has started in Bastar region namely ‘Salwa Judum’. So many followers and relatives of Mahendra Karma like Soyam Muka, Rambhuvan Kushwaha, Ajay Singh, Vikram Mandavi, Gannu Patel, Madhukarrao, and Gota Chinna etc. emerged as key leaders of Salwa Judum.
One can hardly find any examples in the history to compare the severity of the devastation and barbarity caused by Salwa Judum to the lives of the Bastar people. It killed more than one thousand people in cold blood; torched 640 villages into ashes, robbed thousands of houses; ate or took away chickens, goats, pigs, etc.; forced more than two million people to be displaced; dragged more than 50 thousand people into state-run ‘relief’ camps. Thus the Salwa Judum became anathema to the people. Hundreds of women were gang raped. Many women were murdered after rape. Massacres took place in many places. The atrocities perpetrated on the people and havoc created by the hooligans of Salwa Judum, the police and paramilitary forces, especially the Naga and Mizo battalions crossed all limits. There were several incidents in which people were brutally cut into pieces before being dumped in rivers. Cherli, Kotrapal, Mankeli, Karremarka, Mosla, Munder, Padeda, Paralnar, Pumbad, Gaganpalli… in many villages people were killed en masse. Hundreds of tribal youth were recruited as SPOs and were turned into hardened criminals. Mahendra Karma himself led the attacks on several villages in the name of conducting meetings and marches. Many women were raped by the goons with the direct instigation of Mahendra Karma. He was directly involved in many incidents of burning the villages, torturing and murdering the people. Thus, in the minds of the people of Bastar, Mahendra Karma remained as an inhuman killer, rapist, dacoit and a loyal broker of the big capitalists. In entire Bastar people have been demanding our party and the PLGA for many years that he must be punished. Many of them came forward voluntarily to give active support in this task. There were also a few attempts, but due to petty mistakes and other reasons he was able to escape.
With this action we have taken revenge of over a thousand adivasis who were brutally murdered in the hands of Salwa Judum goons and government armed forces. We also have taken revenge on behalf of those hundreds of mothers and sisters who were subjected to cruelest forms of violence, humiliation and sexual assault. We have taken revenge on behalf of the thousands of Bastarites who lost their homes, cattle, chickens, goats, bald, pottery, clothing, grain, crops … everything and were forced to live a miserable life in subhuman conditions.
Immediately after this attack, Prime Minister Manmohan Singh, UPA Chairperson Sonia Gandhi, Chhattisgarh Chief Minister Raman Singh etc. dubbed this as an attack on democracy and democratic values. One wonders whether these pet dogs of exploiter classes have any moral qualification even to take the name of democracy! Of late, on May 17, when eight people including three innocent children were killed by police and paramilitary forces in Edsametta village of Bijapur district, then why did none of these leaders bother to think about ‘democracy’? Between January 20 to 23, when villages named Doddi Tumnar and Pidiya of Bijapur district were attacked by your forces who torched 20 houses and a school house run by the people, did your ‘democracy’ flourish there? Exactly 11 months ago, on the night of June 28, 2012 in Sarkinguda village, 17 adivasis were slaughtered and 13 women were gang raped.  Were those incidents a part of your ‘democratic values’? Does your ‘democracy’ only applicable to the mass murderers like Mahendra Karma and ruling class agents like Nand Kumar Patel? Whether the poor adivasis of Bastar, the elderly, children and the women come under the umbrella of your ‘democracy’ or not? Are the massacres of adivasis a part of your ‘democracy’? Do any of those who are shouting loudly against this attack have any answer for these questions?
By the end of 2007, Salwa Judum was defeated by the resistance of the masses. Then in 2009, Congress-led UPA-2 has unleashed a countrywide offensive by name Operation Green Hunt (OGH). The US imperialists are not only giving guidance and help and support, but by deploying their special forces in India they also are actively participating in counter-insurgency operations. They are giving emphasis on killing the Maoist leadership. The Union government has so far sent more than 50 thousand paramilitary forces to Chhattisgarh as part of ongoing OGH, i.e. ‘War on People’. As a result, there has been manifold increase in massacres and destruction. 400 adivasis were killed by central and state armed forces here in Bastar so far since 2009. From mid-2011, Army troops have been creating bases in Bastar region in the name of setting up ‘training schools’. Both Chidambaram and Shinde, the former and present home ministers, including PM Manmohan Singh have been eagerly rendering all support to the Chhattisgarh government and expressing full satisfaction over Raman Singh government’s performance in crushing revolutionary movement. Raman Singh too has been expressing his gratitude on every occasion for Centre’s help. Therefore, in Chhattisgarh, there are no differences between ruling BJP and opposition Congress in terms of policies of suppressing the revolutionary movement. Only due to public pressure, as well as to gain electoral benefits, some of the local leaders of the Congress at times came in condemnation of incidents like Sarkinguda and Edsametta massacres. Their opposition is sham which is nothing more than opportunism. Both Congress and BJP are same in implementing corporate friendly and oppressive policies. The frequent penetration of Greyhounds forces across the Chhattisgarh borders from Andhra Pradesh, and the mass murders it committed first in Kanchal (2008) and recently in Puwwarti (May 16, 2013) are part and parcel of the oppressive policies adopted and implemented by Congress party. That’s why we have targeted top leaders of Congress.
Today, Chhattisgarh Chief Minister Raman Singh, Home Minister Nankiram Kanwar, Ministers Ramvichar Netam, Kedar Kashyap, Vikram Usendi, Governor Shekhar Dutt, Maharashtra Home Minister RR Patil etc.; DGP Ram Niwas, ADG Mukesh Gupta and other senior officials of the police, who are hell-bent on crushing the revolutionary movement of Dandakaranya, are in the big illusion that they are unbeatable. Mahendra Karma also has kept the illusion that Z plus Security and bullet-proof vehicles would save him forever. In the history of the world, Hitler and Mussolini were in the same pride that no one could beat them. In the contemporary history of our country, the fascists like Indira Gandhi and Rajiv Gandhi also were victims of similar misgivings. But the People are invincible. People only are the makers of the history. Ultimately, a handful of exploiters and a few of their pet dogs will only be thrown in the dustbin of the history.
Dandakaranya Special Zonal Committee of Communist Party of India (Maoist) calls upon the workers, peasants, students, intellectuals, writers, artists, media persons and all other democrats to demand the governments to stop the OGH immediately; to withdraw all kinds of paramilitary forces from Dandakaranya; to give up the conspiracy of deploying the Army in the name of ‘training’; to put an end to the interference of Air Force; to release all the revolutionary activists and ordinary adivasis languishing in various jails immediately; to scrap the cruel laws like UAPA, CSPSA, MACOCA, AFSPA, etc.; to cancel the all those MoUs signed with the corporate houses with the aim of plundering the natural wealth of the country.

(Gudsa Usendi)
Spokesperson
Dandakaranya Special Zonal Committee
CPI (Maoist)

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