Partito Comunista
dell’India (Maoista)
Comitato di Zona Speciale Dandakaranya
26
maggio, 2013
L’eliminazione di Mahendra Karma capo fascista del Salwa Judum: Legittima risposta alle atrocità inumane, i brutali assassinii e al terrore senza fine perpetrato contro gli Adivasi del Bastar!
L’attacco ai leader del Partito del
Congresso:
Inevitabile rappresaglia per la fascista Operation
Green Hunt condotta per mano del governo dell’UPA nei guanti dei
diversi governi l!
Il
25 maggio 2013, un distaccamento dell’Esercito Popolare
Guerrigliero di Liberazione (EPGL) ha condotto un massiccio attacco
contro un convoglio di più di 20 veicoli del Partito del Congresso,
che ha portato all’eliminazione di almeno 27 leader del Congresso,
attivisti e poliziotti tra cui Mahendra Karma, l'acerrimo nemico del
popolo oppresso del Bastar e di Nand Kumar Patel, presidente
dell'unità statale del Congresso. L’attacco avuto luogo mentre i
leader del Partito del Congresso giravano per regione del Bastar per
la loro “Parivartan Yatra” (Marcia per il Cambiamento) in vita
della prossime elezioni. Almeno altri 30 sono rimasti feriti
nell’attacco, anche il l’ex-ministro e leader anziano del
Congresso, Vidya Charan Shukla. La morte da cane in questo attacco
storico di Mahendra Karma, famigerato oppressore, assassino,
stupratore, ladro e notoriamente corrotto, ha prodotto reazioni
festose in tutta la regione del Bastar. Anche l'ex ministro degli
interni del governo centrale Nand Kumar Patel, in passato si era
distinto nella repressione del popolo. Sotto il suo mandato, per la
prima volta nella regione di Bastar sono state impiegate le forze
paramilitari (CRPF). Non è un segreto per nessuno, inoltre, che
anche l'ex ministro centrale VC Shukla, già titolare di diversi
dicasteri tra cui il ministero degli interni, è stato un nemico del
popolo, attivo e fedele servo di imperialisti, borghesia compradora
burocratica e latifondisti e che ha svolto un ruolo chiave nella
formulazione e attuazione delle politiche sfruttatrici del governo.
L'obiettivo di questo attacco era principalmente quello di eliminare
Mahendra Karma e alcuni altri dirigenti di spicco del Congresso.
Tuttavia, nel corso dell’attacco di massa sono stati uccisi e
feriti alcune persone innocenti e alcuni attivisti di base del
partito del congresso, che in realtà non erano nostri nemici,
colpiti nel lungo scontro a fuoco durato due ore fra le nostre forze
guerrigliere e le forze armate e di polizia. Il Comitato Speciale
Zonale Dandakaranya del Partito Comunista dell'India (Maoista) si
rammarica per questo ed esprime cordoglio e solidarietà alle
famiglie delle vittime.
Il
Comitato Speciale Zonale Dandakaranya del Partito Comunista
dell'India (Maoista) si assume comunque la piena responsabilità di
questo attacco. Inviamo i nostri saluti rivoluzionari ai comandanti
dell’EPGL che hanno condotto questa audace imboscata, ai rossi
combattenti che hanno contribuito a questo successo, a tutti quelli
che hanno partecipato ad esso col loro sostegno attivo e a tutte le
masse rivoluzionarie della regione del Bastar. Questo attacco ha
dimostrato ancora una volta la verità storica che i fascisti
perpetrano violenze, atrocità e massacri contro il popolo, non sono
mai perdonati e vengono inevitabilmente puniti dal popolo.
Il
presunto leader tribale Mahendra Karma era nato dalla famiglia di
signori feudali Manjhi. Tanto il nonno, Masa Karma, quanto il padre,
Bodda Manjhi, erano ai loro tempi famigerati oppressori del popolo e
fungevano da agenti di fiducia del governo coloniale. Tutta la storia
della sua famiglia è nota per lo sfruttamento disumano e
l'oppressione degli Adivasi. La vita politica di Mahendra Karma è
iniziata nel 1975, mentre studiava giurisprudenza, da membro del
AISF. Nel 1978 fu eletto MLA nel PCI. Poi, nel 1981, quando gli fu
negata candidatura nel PCI, aderì al partito Congresso. Nel 1996,
andò con la fazione separatista Madhavrao Scindhia e divenne membro
del Parlamento indiano come indipendente. Poi si riunì ancora al
partito del Congresso.
Nel
1996 in Bastar si sviluppò un movimento di massa per l'attuazione
del Sesto Programma. Anche se era principalmente PCI che dirigeva
quel movimento, anche il nostro partito – allora PCI (ML) [People’s
War] partecipò attivamente a quel movimento che mobilitò le masse
su larga scala. Ma Mahendra Karma prese duramente posizione contro
quel movimento per dimostrare di essere degno rappresentante degli
avidi affaristi delle città, venuti in Bastar come coloni e avevano
accumulato ricchezze enormi. Così fu chiara a tutto il popolo la sua
natura anti-Adivasi e filo-compradora. Fin dagli anni 80, aveva
stretto legami con le grandi imprese e le classi capitaliste in
Bastar.
Successivamente,
nel 1999, il nome di Karma fu coinvolto nella grande truffa nota come
'Malik Makbuja'. Un rapporto del Lokayukta rivelò che nel periodo
del 1992-1996 Mahendra Karma, colluso col mercato nero del legno
aveva fatto milioni di rupie truffando il popolo adivasi spartendo
profitti coi funzionari forestali e il responsabile del distretto.
Anche se sullo scandalo fu disposta un’inchiesta del CBI, come
sempre, i colpevoli non subirono nessuna conseguenza.
Mahendra
Karma fu ministro delle carceri di tutto il Madhya Pradesh. Più
tardi diventò ministro dell’industria e commercio nel governo Ajit
Jogi quando il Chhattisgarh fu separato da quello stato. Ci furono
allora in Nagarnar ingenti requisizioni di terre la costruzione
dell'impianto siderurgico proposto dalla Romelt/NMDC. Mentre le
popolazioni locali rifiutavano di abbandonare le loro terre, Mahendra
Karma prese posizione contro il popolo e a favore dei capitalisti.
Ebbe un ruolo chiave nella requisizione forzata delle terre e nella
brutale repressione del popolo col supporto delle forze di polizia.
La gente del Nagarnar che perse le proprie terre non ha ricevuto né
indennizzo né lavoro, come promesso dal governo. Furono
costretti a disperdersi.
Fin
dall'inizio, Mahendra Karma si è dimostrato acerrimo nemico del
movimento rivoluzionario. Il motivo è chiaro: nato da una tipica
famiglia feudale è cresciuto come agente delle grandi imprese e le
classi borghesi. Nel 1990-91 contro il movimento rivoluzionario fu
lanciata la campagna Jan Jagaran (“sensibilizzazione”). Il PCI
revisionista prese parte a quella campagna controrivoluzionaria.
Karma e molti dei suoi parenti appartenenti alle classi latifondiste
vi parteciparono attivamente. Nel 1997-98 fu lanciata la seconda
campagna Jan Jagaran, guidata dallo stesso Mahendra Karma. Prese il
via proprio dal villaggio di Mahendra Karma Faraspal e dai villaggi
nei dintorni e e si diffuse fino alle zone di Bhairamgarh e Kutru.
Centinaia di persone furono torturate, arrestate e incarcerate. Ci
furono molti casi di case saccheggiate e incendiante e di donne
violentate. Ma, sotto la guida del nostro partito e delle
organizzazioni di massa, il popolo si è riuniti e contrastò con
forza questi attacchi contro-rivoluzionari. In breve tempo, questa
campagna fu sconfitta.
In
seguito, il movimento rivoluzionario si è consolidato. In molte aree
le lotte anti-feudali si intensificarono. Latifondisti come Podia
Patel, fratello di Mahendra Karma, e alcuni parenti suoi stretti
furono uccisi nel quadro di azioni di resistenza di massa. In molti
villaggi il potere delle forze feudali e dei signorotti fu espulso e
iniziò il processo di creazione di organi rivoluzionari di Potere
Popolare. Le forze feudali, e lo stesso Mahendra Karma, erano furiosi
perché le terre di loro proprietà erano ridistribuite tra i poveri
e i contadini senza terra e le sospese le ingiuste tradizioni che li
costringevano a pagare alte rendite ai latifondisti. Si opponevano
anche ad altri cambiamenti progressivi, come la fine dei matrimoni
forzati per le donne, la lotta alla poligamia, ecc. Allo stesso
tempo, il movimento rivoluzionario appariva come un ostacolo per la
grandi aziende come Tata e Essars, che avevano iniziato i loro sforzi
per saccheggiare le risorse naturali della regione del Bastar. Così,
naturalmente, collusero con elementi contro-rivoluzionari come
Mahendra Karma. Li foraggiarono con milioni in contanti per creare un
ambiente favorevole alla loro razzia. Dall'altra parte, dopo la
nascita di PCI (Maoista), partito consolidato a livello nazionale
risultato della fusione tra le autentiche organizzazioni
rivoluzionarie, le classi dominanti sfruttatrici intensificarono la
loro offensiva contro-rivoluzionaria sotto la guida degli
imperialisti per schiacciare il movimento rivoluzionario. Inizio così
nella regione Bastar, complici il Congresso e il Bjp il brutale
attacco noto come Salwa Judum. Tanti seguaci e parenti di Mahendra
Karma, come Soyam Muka, Rambhuvan Kushwaha, Ajay Singh, Vikram
Mandavi, Gannu Patel, Madhukarrao e Gota Chinna si distinsero uomini
chiave del Salwa Judum.
È
difficile trovare altri esempi storici paragonabili per gravità alla
devastazione e barbarie causate da Salwa Judum nella vita del popolo
del Bastar. Più di mille persone uccise a sangue freddo; 640
villaggi incendiata e ridotti in cenere, migliaia di case
saccheggiate, mangiando o razziando polli, capre, maiali, ecc; più
di due milioni di persone costretto a spostarsi altrove; più di 50
mila persone trascinate nei campi di “soccorso” gestiti dallo
Stato. Così il Salwa Judum è diventato una maledizione per il
popolo. Centinaia di donne stuprate in gruppo. Molte uccise dopo lo
stupro. Massacri in molti villaggi. Le atrocità perpetrate contro il
popolo e il caos creato dai teppisti di Salwa Judum, forze di polizia
e paramilitari, in particolare i battaglioni Naga e Mizo hanno
oltrepassato ogni limite. Ci sono stati diversi casi di persone
brutalmente tagliate a pezzi prima di essere scaricate nei fiumi.
Cherli, Kotrapal, Mankeli, Karremarka, Mosla, Munder, Padeda,
Paralnar, Pumbad, Gaganpalli: in molti villaggi ci sono state
uccisioni in massa. Centinaia di giovani tribali furono reclutati e
trasformati in criminali di professione. Lo stesso Mahendra Karma ha
condotto gli attacchi contro diversi villaggi col pretesto di
realizzare raduni e marce. Molte donne sono state violentate dai suoi
sicari su ordine diretto di Mahendra Karma, che è stato anche
direttamente coinvolto in molti episodi di incendi di villaggi,
torture e uccisioni. Così, nella mente del popolo di Bastar, il nome
di Mahendra Karma è impresso come quello di un disumano assassino,
stupratore e servo fedele dei grandi capitalisti. In tutto il Bastar
per molti anni il popolo ha chiesto al nostro partito e al PLGA che
fosse punito. Molti di loro si sono fatti avanti spontaneamente per
sostenerci attivamente in questo impresa. C'erano già stati un paio
di tentativi, ma per errori piccoli o altro era riuscito a fuggire.
Con
questa azione abbiamo vendicato oltre mille adivasi brutalmente
assassinati per pano dei sicari di Salwa Judum e delle forze armate
governative. Abbiamo vendicato centinaia di madri e sorelle che
vittime delle più crudeli forme di violenza, umiliazione e stupro.
Abbiamo vendicato migliaia di Bastarites che hanno perso le loro
case, buoi, polli, capre, suppellettili, abbigliamento, sementi,
raccolti,ogni cosa, e sono stati costretti a vivere una vita
miserabile in condizioni disumane.
Subito
dopo questo attacco, il primo ministro Manmohan Singh, la presidente
UPA Sonia Gandhi, il primo ministro del Chhattisgarh Raman Singh, ecc
lo hanno definito un attacco alla democrazia e ai valori democratici.
C’è da chiedersi hanno che titolo morale hanno questi cani da
compagnia delle classi sfruttatore, anche solo di nominare la
democrazia! Recentemente, il 17 maggio, otto persone, tra cui tre
bambini innocenti, sono stati uccisi dalla polizia e dalle forze
paramilitari nel villaggio di Edsametta del distretto di Bijapur,
perché nessuno di questi leader si è preso allora la briga di
pensare alla “democrazia”? Tra il 20 e il 23 gennaio, quando i
villaggi di Doddi Tumnar e Pidiya del distretto di Bijapur sono stati
attaccati dalle loro forze che hanno incendiato 20 case e una casa
scuola del popolo, lo hanno fatto per portarvi la vostra
“democrazia”? Esattamente 11 mesi fa, la notte del 28 giugno
2012, nel villaggio Sarkinguda 17 adivasi sono stati assassinati e 13
donne violentate. Erano quegli esempi dei vostri “valori
democratici”? La vostra “democrazia” è applicata solo dagli
assassini di massa come Mahendra Karma e gli agenti della classe
dominante come Nand Kumar Patel? L’ombrello della vostra
“democrazia si estende ai poveri adivasi di Bastar, ai loro
anziani, bambini donne? I massacri di adivasi sono parte della vostra
“democrazia”? Qualcuno di quelli che stanno strillando contro
questo attacco ha qualche risposta da dare a queste domande? Alla
fine del 2007 Salwa Judum è stato sconfitto dalla resistenza delle
masse. Poi, nel 2009, il governo UPA-2 guidato dal Congresso ha
scatenato l’offensiva nazionale chiamata Operazione Green Hunt. Gli
imperialisti USA stanno non fornendo solo guida, aiuti e supporto, ma
mettono in campo in India le loro forze speciali che stanno anche
partecipando attivamente a operazioni antisovversive. Uccidere la
direzione maoista è il loro bersaglio. Il governo centrale ha finora
inviato più di 50.000 uomini di forze paramilitari in Chhattisgarh
nel corso della Green Hunt, è cioè una vera e propria guerra contro
il popolo. Di pari passo, si sono moltiplicati massacri e
distruzioni. Dal 2009 a oggi 400 adivasi sono stati uccisi dalle
forze armate centrali e statali solo in Bastar. Dalla metà del 2011,
le truppe dell'esercito hanno stabilito basi nella regione di Bastar
col pretesto delle “scuole di addestramento”. L’ex ministro
degli interni Chidambaram e quello attuale Shinde, il primo ministro
Manmohan Singh, hanno dato tutto il loro sostegno al governo
Chhattisgarh ed espresso piena soddisfazione per le prodezze del
governo di Raman Singh per schiacciare il movimento rivoluzionario.
Lo stesso Raman Singh ha manifestato in ogni occasione la sua
gratitudine per l’aiuto del governo centrale. Dunque, in
Chhattisgarh, non ci sono differenze tra BJP al governo e il
Congresso all’opposizione per quanto riguarda le politiche di
repressione del movimento rivoluzionario. Solo su pressione
dell'opinione pubblica, e per calcolo elettorale, alcuni dei leader
locali del Congresso, a volte hanno condannato episodi come i
massacri di Sarkinguda e Edsametta. La loro opposizione è finta, che
non è che opportunismo. Il Congresso che il Bjp sono uguali
nell’applicare politiche a favore delle grandi aziende e oppressive
verso il popolo. La frequente incursioni dei Greyhounds attraverso le
frontiere tra Chhattisgarh e Andhra Pradesh, le uccisioni omicidi di
massa perpetrati prima Kanchal (2008) e recentemente a Puwwarti (16
maggio 2013) sono parte integrante delle politiche oppressive
adottate e attuate dal partito del Congresso . È per questo che
abbiamo preso di mira principali leader del Congresso.
Oggi,
il Primo Ministro del Chhattisgarh Raman Singh, il Ministro degli
Interni Nankiram Kanwar, i ministri Ramvichar Netam, Kedar Kashyap,
Vikram Usendi, il Governatore Shekhar Dutt, il ministro degli interni
del Maharashtra RR Patil, ecc; Ram Niwas, Mukesh Gupta e altri alti
funzionari della polizia, tutti determinati a schiacciare il
movimento rivoluzionario di Dandakaranya, hanno perso la grande
illusione di essere imbattibili. Mahendra Karma ha perso l'illusione
che gli Z-plus, veicoli di sicurezza anti-proiettile l'avrebbero
protetto sempre. Nella storia mondiale, anche Hitler e Mussolini
avevano la stessa illusione che nessuno poteva batterli. Nella storia
contemporanea del nostro Paese, anche fascisti come Indira Gandhi e
Rajiv Gandhi sono state vittime di simili illusioni. Ma è il popolo
che è invincibile. È il popolo che fa la storia. Alla fine, quel
pugno di sfruttatori e i loro cani da compagnia saranno gettati nella
pattumiera della storia.
Il
Comitato Zonale speciale Dandakaranya del Partito Comunista
dell'India (Maoista) invita i lavoratori, contadini, studenti,
intellettuali, scrittori, artisti, gente comune e tutti i democratici
a chiedere ai governi di fermare immediatamente Green Hunt, ritirare
ogni tipo di forze paramilitari dal Dandakaranya; rinunciare alla
manovra di schierare l'esercito col pretesto dell’addestramento,
porre fine alle incursioni dell’aviazione, rilasciare
immediatamente tutti gli attivisti rivoluzionari e gli adivasi
innocenti che languono in varie carceri, cancellare leggi crudeli
come UAPA, CSPSA, MACOCA, AFSPA, ecc, annullare il tutti quei
protocolli di intesa sottoscritti con le grandi aziende allo scopo di
saccheggiare le ricchezze naturali del paese.
(Gudsa
Usendi)
Portavoce
Il
Comitato Zonale speciale Dandakaranya
PCI
(Maoista)
COMMUNIST PARTY OF INDIA (MAOIST) DANDAKARANYA SPECIAL ZONAL COMMITTEE -May 26, 2013
COMMUNIST PARTY OF INDIA (MAOIST)
DANDAKARANYA SPECIAL ZONAL COMMITTEE
May 26, 2013
Elimination of fascist Salwa Judum leader Mahendra Karma: Legitimate response to the inhuman atrocities, brutal murders and endless terror perpetrated on the Adivasis of Bastar!
Attack on top Congress leaders: Inevitable
reprisal to the fascist Operation Green Hunt being carried on by the
UPA government hand in glove with various state governments!
On May 25, 2013, a detachment of the
People’s Liberation Guerilla Army conducted a massive attack on the 20
plus vehicles convoy of Congress party which resulted in wiping out of
at least 27 Congress leaders, activists and policemen including Mahendra
Karma, the bitter enemy of the oppressed people of Bastar and Nand
Kumar Patel, president of the Congress’ state unit. It took place when
the Congress party leaders were touring in Bastar region as part of
their ‘Parivartan Yatra’ program (i.e. March of Change) keeping their
eye on forthcoming assembly elections. At least 30 others also were
injured in this attack including ex-central minister and veteran
Congress leader Vidya Charan Shukla. The dog’s death of Mahendra Karma,
notorious tyrant, murderer, rapist, robber and maligned as corrupt, in
this historic attack has created a festive atmosphere in entire Bastar
region. Former state home minister Nand Kumar Patel was also had the
history of suppressing the people. It was in his tenure, paramilitary
force (CRPF) was deployed in Bastar region for the first time. It was
also not hidden from anyone that the former central minister VC Shukla
who had been in various portfolios including Home ministry, was also a
people’s enemy who had acted as a loyal servant of imperialists,
comprador bureaucratic bourgeoisie and landlords and had played a key
role in formulating and implementing exploitative government policies.
The goal of this attack was mainly to eliminate Mahendra Karma and some
other reactionary Congress top leaders as well. However, during this
massive attack some innocent people and some lower level Congress party
activists who were in fact not our enemies, were also killed and injured
caught in the two-hour long gun battle that ensued between our
guerrilla forces and the armed police forces. Dandakaranya Special Zonal
Committee of Communist Party of India (Maoist) regrets for this and
expresses condolence and sympathy to the families of the bereaved.
Dandakaranya Special Zonal Committee of
Communist Party of India (Maoist) takes absolute responsibility for this
attack. We send our revolutionary greetings to the PLGA commanders who
led this daring ambush, to the red fighters who contributed in this
success, to the people who took part in it by lending active support and
to the entire revolutionary masses of Bastar region. This attack has
once again proved the historic fact that those fascists who perpetrate
violence, atrocities and massacres on the people, will never be forgiven
and they would inevitably be punished by the people.
The so-called tribal leader Mahendra Karma was born into a feudal manjhi
family. Both his grandfather Masa Karma and father Bodda Manjhi were
notorious harassers of the people in their times and were acted as
trusted agents of colonial rulers. His family’s entire history is known
of inhuman exploitation and oppression of Adivasis. Mahendra Karma’s
political life was started in 1975 as a member of AISF while he was
studying the law. He was elected as MLA from CPI first in 1978. Later in
1981, when he was denied ticket by CPI, he joined Congress. In 1996, he
had gone with a breakaway faction of Madhavrao Scindhia and became
member of Indian Parliament as an independent candidate. Later he
rejoined the Congress party.
In 1996, a massive movement took place
in Bastar demanding the implementation of Sixth Schedule. Though mainly
CPI had led that movement, our party – it was CPI (ML) [People’s War]
then – also took active part in that movement mobilizing the masses on a
large scale. But Mahendra Karma took bitter stand against that movement
proving himself as representative of the selfish urban business people,
who had come to Bastar as settlers and had accumulated massive wealth.
Then only his anti-adivasi and pro-comprador nature was clearly exposed
before the people. Since the 1980s, he had strengthened the bonds with
big business and capitalist classes in Bastar.
Then in 1999, Karma’s name was exposed
in a big scam called ‘Malik Makbuja’. A Lokayukta report revealed that
in the period of 1992-96, Mahendra Karma hand in glove with timber
black-marketers had made millions of rupees by cheating adivasi people
and colluding with revenue and forest officials and the district
collector. Though a CBI probe was ordered into this scam, nothing harm
was done to the culprits as always happen.
Mahendra Karma was minister of jails in
undivided Madhya Pradesh. Later became industries and commerce minister
in Ajit Jogi’s government when Chhattisgarh state was carved out of it.
At that time a forceful land acquisition took place in Nagarnar for the
proposed steel plant by Romelt/NMDC. While the local people refused to
give up their lands, Mahendra Karma took stand against the people and in
favor of the capitalists. He played a key role in forcibly taking away
the lands by suppressing the people with support of brutal police force.
The people who lost their lands in Nagarnar received neither
compensation nor the employment as government had promised till now.
They were forced to disperse.
From the very beginning, Mahendra Karma
stood as an arch enemy of the revolutionary movement. The reason is
clear – hailed from a typical feudal family and ‘grown up’ as an agent
of big business and bourgeois classes. The first Jan Jagaran (‘awareness’)
campaign was launched in 1990-91 against the revolutionary movement.
The revisionist CPI had participated in that counter-revolutionary
campaign. Karma and many of his relatives belonged to the landlord
classes had actively participated in it. The second Jan Jagaran
campaign was launched in 1997-98 led by Mahendra Karma himself. This was
started in Mahendra Karma’s own village Faraspal and its surrounding
villages and spread up to Bhairamgarh and Kutru areas. Hundreds of
people were tortured and arrested and sent to jails. Many an incidents
of looting and setting fire to houses took place. Womenfolk were raped.
However, under the leadership of our party and mass organizations people
came together and strongly countered this counter-revolutionary
onslaught. Within a short time, this campaign was defeated.
Later the revolutionary movement became
more consolidated. Anti-feudal struggles were intensified in many areas.
Landlords like Podia Patel, the brother of Mahendra Karma, and some
close relatives of him were killed as part of mass resistance actions.
In many villages the power of feudal forces and bad gentry was thrown
out and the process of establishment of People’s Revolutionary Power
organs began. The feudal forces including Mahendra Karma were very
furious as their lands were redistributed among the poor and landless
peasants and the customs like unjustly forcing the people to pay
penalties to the landlords were stopped. They opposed the progressive
changes like stopping of forced marriages of women, discouraging
polygamy etc. also. And at the same time, the revolutionary movement was
seemed as a hurdle by the corporate houses like Tatas and Essars who
started their attempts to plunder away the natural resources of Bastar
region. So, they naturally colluded with the counter-revolutionary
elements like Mahendra Karma. They fed him with millions of coffers in
order to create conducive atmosphere for their arbitrary depredations.
On the other hand, after the emergence of CPI (Maoist) as a country-wide
consolidated party as an outcome of the merger between the genuine
revolutionary organizations, exploitative ruling classes intensified
their counter-revolutionary onslaught in the guidance of the
imperialists so as to crush the revolutionary movement. Thus, a brutal
attack in connivance with the Congress and the BJP has started in Bastar
region namely ‘Salwa Judum’. So many followers and relatives of
Mahendra Karma like Soyam Muka, Rambhuvan Kushwaha, Ajay Singh, Vikram
Mandavi, Gannu Patel, Madhukarrao, and Gota Chinna etc. emerged as key
leaders of Salwa Judum.
One can hardly find any examples in the
history to compare the severity of the devastation and barbarity caused
by Salwa Judum to the lives of the Bastar people. It killed more than
one thousand people in cold blood; torched 640 villages into ashes,
robbed thousands of houses; ate or took away chickens, goats, pigs,
etc.; forced more than two million people to be displaced; dragged more
than 50 thousand people into state-run ‘relief’ camps. Thus the Salwa
Judum became anathema to the people. Hundreds of women were gang raped.
Many women were murdered after rape. Massacres took place in many
places. The atrocities perpetrated on the people and havoc created by
the hooligans of Salwa Judum, the police and paramilitary forces,
especially the Naga and Mizo battalions crossed all limits. There were
several incidents in which people were brutally cut into pieces before
being dumped in rivers. Cherli, Kotrapal, Mankeli, Karremarka, Mosla,
Munder, Padeda, Paralnar, Pumbad, Gaganpalli… in many villages people
were killed en masse. Hundreds of tribal youth were recruited as SPOs
and were turned into hardened criminals. Mahendra Karma himself led the
attacks on several villages in the name of conducting meetings and
marches. Many women were raped by the goons with the direct instigation
of Mahendra Karma. He was directly involved in many incidents of burning
the villages, torturing and murdering the people. Thus, in the minds of
the people of Bastar, Mahendra Karma remained as an inhuman killer,
rapist, dacoit and a loyal broker of the big capitalists. In entire
Bastar people have been demanding our party and the PLGA for many years
that he must be punished. Many of them came forward voluntarily to give
active support in this task. There were also a few attempts, but due to
petty mistakes and other reasons he was able to escape.
With this action we have taken
revenge of over a thousand adivasis who were brutally murdered in the
hands of Salwa Judum goons and government armed forces. We also have
taken revenge on behalf of those hundreds of mothers and sisters who
were subjected to cruelest forms of violence, humiliation and sexual
assault. We have taken revenge on behalf of the thousands of Bastarites
who lost their homes, cattle, chickens, goats, bald, pottery, clothing,
grain, crops … everything and were forced to live a miserable life in
subhuman conditions.
Immediately after this attack, Prime
Minister Manmohan Singh, UPA Chairperson Sonia Gandhi, Chhattisgarh
Chief Minister Raman Singh etc. dubbed this as an attack on democracy
and democratic values. One wonders whether these pet dogs of
exploiter classes have any moral qualification even to take the name of
democracy! Of late, on May 17, when eight people including three
innocent children were killed by police and paramilitary forces in
Edsametta village of Bijapur district, then why did none of these
leaders bother to think about ‘democracy’? Between January 20 to 23,
when villages named Doddi Tumnar and Pidiya of Bijapur district were
attacked by your forces who torched 20 houses and a school house run by
the people, did your ‘democracy’ flourish there? Exactly 11 months ago,
on the night of June 28, 2012 in Sarkinguda village, 17 adivasis were
slaughtered and 13 women were gang raped. Were those incidents a part
of your ‘democratic values’? Does your ‘democracy’ only applicable to
the mass murderers like Mahendra Karma and ruling class agents like Nand
Kumar Patel? Whether the poor adivasis of Bastar, the elderly, children
and the women come under the umbrella of your ‘democracy’ or not? Are
the massacres of adivasis a part of your ‘democracy’? Do any of those
who are shouting loudly against this attack have any answer for these
questions?
By the end of 2007, Salwa Judum was
defeated by the resistance of the masses. Then in 2009, Congress-led
UPA-2 has unleashed a countrywide offensive by name Operation Green Hunt
(OGH). The US imperialists are not only giving guidance and help and
support, but by deploying their special forces in India they also are
actively participating in counter-insurgency operations. They are giving
emphasis on killing the Maoist leadership. The Union government has so
far sent more than 50 thousand paramilitary forces to Chhattisgarh as
part of ongoing OGH, i.e. ‘War on People’. As a result, there has been
manifold increase in massacres and destruction. 400 adivasis were killed
by central and state armed forces here in Bastar so far since 2009.
From mid-2011, Army troops have been creating bases in Bastar region in
the name of setting up ‘training schools’. Both Chidambaram and Shinde,
the former and present home ministers, including PM Manmohan Singh have
been eagerly rendering all support to the Chhattisgarh government and
expressing full satisfaction over Raman Singh government’s performance
in crushing revolutionary movement. Raman Singh too has been expressing
his gratitude on every occasion for Centre’s help. Therefore, in
Chhattisgarh, there are no differences between ruling BJP and opposition
Congress in terms of policies of suppressing the revolutionary
movement. Only due to public pressure, as well as to gain electoral
benefits, some of the local leaders of the Congress at times came in
condemnation of incidents like Sarkinguda and Edsametta massacres. Their
opposition is sham which is nothing more than opportunism. Both
Congress and BJP are same in implementing corporate friendly and
oppressive policies. The frequent penetration of Greyhounds forces
across the Chhattisgarh borders from Andhra Pradesh, and the mass
murders it committed first in Kanchal (2008) and recently in Puwwarti
(May 16, 2013) are part and parcel of the oppressive policies adopted
and implemented by Congress party. That’s why we have targeted top
leaders of Congress.
Today, Chhattisgarh Chief Minister Raman
Singh, Home Minister Nankiram Kanwar, Ministers Ramvichar Netam, Kedar
Kashyap, Vikram Usendi, Governor Shekhar Dutt, Maharashtra Home Minister
RR Patil etc.; DGP Ram Niwas, ADG Mukesh Gupta and other senior
officials of the police, who are hell-bent on crushing the revolutionary
movement of Dandakaranya, are in the big illusion that they are
unbeatable. Mahendra Karma also has kept the illusion that Z plus
Security and bullet-proof vehicles would save him forever. In the
history of the world, Hitler and Mussolini were in the same pride that
no one could beat them. In the contemporary history of our country, the
fascists like Indira Gandhi and Rajiv Gandhi also were victims of
similar misgivings. But the People are invincible. People only are the
makers of the history. Ultimately, a handful of exploiters and a few of
their pet dogs will only be thrown in the dustbin of the history.
Dandakaranya Special Zonal Committee of
Communist Party of India (Maoist) calls upon the workers, peasants,
students, intellectuals, writers, artists, media persons and all other
democrats to demand the governments to stop the OGH immediately; to
withdraw all kinds of paramilitary forces from Dandakaranya; to give up
the conspiracy of deploying the Army in the name of ‘training’; to put
an end to the interference of Air Force; to release all the
revolutionary activists and ordinary adivasis languishing in various
jails immediately; to scrap the cruel laws like UAPA, CSPSA, MACOCA,
AFSPA, etc.; to cancel the all those MoUs signed with the corporate
houses with the aim of plundering the natural wealth of the country.
(Gudsa Usendi)
Spokesperson
Dandakaranya Special Zonal Committee
CPI (Maoist)
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