Anonymous ha messo a disposizione una grande
quantità di files del ministero dell'interno e di altri ministeri. Lo
Stato si vendica subito bloccando la possibilità di scaricare quanto
rivelato al pubblico.
Oltre 2.600 documenti rubati al ministero dell'Interno. E segnalati con una comunicazione proveniente da un indirizzo dello stesso dicastero. Da ieri pomeriggio gli attivisti hanno pubblicato online migliaia di file e documenti (oltre 143 mega) riguardanti comunicazioni riservate delle istituzioni. Promettono che nelle prossime ore renderanno disponibili anche altri link. Per il momento, secondo alcune stime, sarebbero visibili oltre 2.600 file sottratti al Ministero dell'Interno. E dentro c’è di tutto: rapporti riservati, contratti di fornitura, informative sugli spostamenti delle autorità, documenti sul Muos che deve sorgere in Sicilia ma anche mail riservate.
Le polizie questa volta hanno reagito immediatamente, bloccando il dowload dal "sito ufficiale" di Anonymous Italia.
Da sottolineare i temi sociali, ambientali e politici esplicitamente citati da Anonymous. Nonché, o fosìrse soprattutto, la lunga lista dei compagni o semplici cittadini uccisi dalla polizia dagli anni '70 a oggi. Un vero e proprio esercizio militante della memoria.
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Oltre 2.600 documenti rubati al ministero dell'Interno. E segnalati con una comunicazione proveniente da un indirizzo dello stesso dicastero. Da ieri pomeriggio gli attivisti hanno pubblicato online migliaia di file e documenti (oltre 143 mega) riguardanti comunicazioni riservate delle istituzioni. Promettono che nelle prossime ore renderanno disponibili anche altri link. Per il momento, secondo alcune stime, sarebbero visibili oltre 2.600 file sottratti al Ministero dell'Interno. E dentro c’è di tutto: rapporti riservati, contratti di fornitura, informative sugli spostamenti delle autorità, documenti sul Muos che deve sorgere in Sicilia ma anche mail riservate.
Le polizie questa volta hanno reagito immediatamente, bloccando il dowload dal "sito ufficiale" di Anonymous Italia.
Da sottolineare i temi sociali, ambientali e politici esplicitamente citati da Anonymous. Nonché, o fosìrse soprattutto, la lunga lista dei compagni o semplici cittadini uccisi dalla polizia dagli anni '70 a oggi. Un vero e proprio esercizio militante della memoria.
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