Mentre oggi un corteo di studentesse e studenti sfilava a Corigliano Calabro tra lacrime di rabbia e di dolore e forti appalusi per la giovanissima Fabiana massacrata e bruciata ancora viva dal giovane fidanzata femminicida, mentre la mamma di Fabiana dal balcone della propria casa, circondata da amiche e parenti della figlia, urlava straziata «Fabiana quanta gente ti voleva bene, solo uno ti odiava», mentre ogni giorno continua nel nostro paese la strage di donne uccise nei modi più efferati...
alla Camera si è discussa la ratifica della Convezione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, ma la presidente Boldrini non ha potuto fare a meno di sbottare per l'aula perchè praticamente quasi deserta.
Sarebbe questo dunque il parlamento che dovrebbe rappresentare noi donne, che dovrebbe tutelare la nostra vita? un parlamento che quando si parla di femminicidio e violenza contro le donne diviene vero e proprio disertore? La Boldrini si è arrabbiata, era il minimo!, ma poi ha continuato dicendo "... Noi comunque continuiamo con il nostro impegno e i nostri lavori".
"IL VOSTRO IMPEGNO E LAVORO"??? NON IN NOSTRO NOME! DICIAMO NOI!
Noi non vogliamo delegare e non ci possiamo fidare di un governo, di un parlamento che mentre le donne sono uccise e violentate ogni giorno, ogni ora, ogni minuto... dimostra invece di essere quello che realmente è...
"...Nessun governo, tantomeno questo, può “difendere le donne con la sua task force” come afferma Alfano, il delfino di Berlusconi, noto calpestatore della dignità delle donne.
Nessun appello al governo, come pure quello di “ferite a morte”, per la convocazione degli Stati generali contro la violenza sulle donne, può fare arretrare la guerra alle donne, senza la guerra delle donne.
Ci vuole una mobilitazione nazionale delle donne, una risposta doverosa, urgente e ineludibile. Una risposta autonoma del movimento delle donne, fuori e contro l'azione che il nuovo governo dice di voler fare.
Le donne non vogliono e non possono fidarsi e delegare al governo e allo Stato!
Le donne non vogliono e non possono fidarsi e delegare al governo e allo Stato!
Uno Stato, che sempre più fa una giustizia pro-stupratori (vedi i recenti processi per gli stupri di “Marinella” a Montalto di Castro e di “Rosa” a L’Aquila, nonché la rimessa in libertà, dopo un anno, dell’assassino reo-confesso di Tiziana Olivieri, per scadenza dei termini di custodia cautelare, ecc.) e ha forze dell'ordine strutturalmente impregnate di maschilismo, fascismo e sessismo, non può difendere le donne! Un governo che continuerà ad attaccare le condizioni di vita e di lavoro della maggioranza delle donne, non può difendere dai femminicidi e dagli stupri!
Siamo noi, parte offesa e ferita a morte da questa società, che dobbiamo riprenderci la vita, con rabbia e determinazione. Siamo noi donne, unite, che dobbiamo lottare per i nostri diritti e il nostro esistere, per difenderci dagli uomini che odiano le donne!
Siamo noi, parte offesa e ferita a morte da questa società, che dobbiamo riprenderci la vita, con rabbia e determinazione. Siamo noi donne, unite, che dobbiamo lottare per i nostri diritti e il nostro esistere, per difenderci dagli uomini che odiano le donne!
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