sabato 1 giugno 2013

pc 1 giugno - "CIALTRONE STELLARE" - ORA COMINCIANO A VEDERE LA VERA NATURA DI DESTRA DI GRILLO... MA NOI L'AVEVAMO DETTO IMMEDIATAMENTE...

Dall'articolo di Norma Rangeri del Il Manifesto 31.5.13 - "Non stupisce la repentinità della giravolta, già riservata a Milena Gabanelli, né meraviglia la volgarità dei toni che gli insulti di Beppe Grillo a Stefano Rodotà solo ribadiscono e confermano...
...Nelle analisi più interessanti sul grillismo, è stata messa in risalto la sua natura brifronte. Il suo essere di sinistra negli accenti sulla democrazia partecipativa, nella critica ai partiti, e di destra nell'ossessione, uguale e contraria, dell'iperdemocrazia piegata al controllo centralizzato del partito-azienda guidato da un uomo solo al comando. In perfetta coerenza con l'indifferenza alle condizioni materiali dei propri sostenitori-elettori, come se i cittadini fossero un mondo unico da inglobare nella «totalità» del Movimento.
Lo scivolone amministrativo... sta funzionando come cartina al tornasole delle pulsioni più verticistiche, padronali, populiste. Combattere i partiti per annunciare la verità di una sola forza politica, autoproclamarsi unico rappresentante della nuova palingenesi, prefigurare un futuro parlamento purificato dalle scorie del dissenso, allontana la democrazia e avvicina il regime. La caccia alle streghe in corso tra i parlamentari, le scomuniche quotidiane, il desiderio di espellere i «peccatori», fino a negare l'autonomia del mandato parlamentare, è la schiuma nerastra che emerge..."

MA IN TEMPI NON SOSPETTI, PROLETARI COMUNISTI, QUASI VOCE NEL DESERTO, AVEVA GIA' FATTO UN'ANALISI DETTAGLIATA DEL FENOMENO GRILLO. 
Per chi, anche dei giornalisti, non ha memoria ripubblichiamo alcuni stralci da "L'analisi del voto":

"...Questo tipo di fenomeno è esistito anche in altre fasi del nostro paese in misura minore e nel panorama americano, europeo. La crisi della democrazia parlamentare, il moderno fascismo, le varie forme di tecnocrazia dominante lasciano largo spazio a questo tipo di “prodotto”.
La questione “Grillo” cambia col formarsi di questa strana e oscura “setta aziendale” che con abilità e, in una certa misura, pianificazione, costruisce una forma di cupola internauta che utilizza in forme apertamente cripto fasciste lo strumento della rete, della democrazia virtuale, atomizzata e individualizzata, al servizio di una dittatura reale, esclusiva, e la trasforma in macchina elettorale, in nuova forma partito, in cui tutte le masse vengono incluse ma organicamente escluse.
Ma perchè a questa forma corrisponda un contenuto, via via questi contenuti vengono identificati con i discorsi, da sempre reazionari: 'né destra né sinistra', 'né operai né padroni', 'niente partiti niente bandiere' che poi diventa 'niente sindacati', niente organizzazioni delle masse. Così si persegue la costruzione di una irreggimentazione politica, culturale, ideologica fatte di masse spogliate di autonomia di pensiero, di organizzazione, adoranti e plaudenti al “capo” che in un rapporto simbiotico ne cavalca gli istinti più bassi, il linguaggio più crudo, il turpiloquio, per mostrasi uno del popolo, anzi “il popolo”. Questo è fascismo... 

...Grillo è lo sdoganamento dei fascisti all'ombra del “nè destra né sinistra, purchè dicano cose buone”, accarezza il razzismo antimmigrati, il sessismo antifemminista; raccoglie interi pezzi di elettori delusi dal centro destra che non hanno cambiato per niente idea e humus culturale, e raccoglie da sinistra tutti coloro che hanno perso fiducia nel movimento reale, nelle lotte, nella sinistra in genere. Tutta la storia del nostro paese ci dovrebbe ricordare che i delusi della sinistra diventano base di massa del fascismo.
In questo senso, negare la natura reazionaria del movimento di Grillo significa favorirne l'ascesa e rientrare nel campo di quell'idiotismo che sempre ha prodotto il fascismo reale.
Gli eletti di Grillo sono la cosiddetta “gente comune che non ha mai fatto politica”, come se questo fosse un merito. Questo crea una serie di soldatini al servizio del capo nella “migliore delle ipotesi”, altrimenti una genia di persone pronte a vendersi innanzitutto politicamente e culturalmente al primo offerente nel parlamento borghese. Questo è omogeneo alla cancellazione della 'democrazia partecipata' attraverso le forme organizzate della lotta sociale e politica ed è caratteristica dell'omogenizzazione/irreggimentazione di stampo reazionario..."

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