...Nelle analisi più interessanti sul grillismo, è stata messa in risalto la sua natura brifronte. Il suo essere di sinistra negli accenti sulla democrazia partecipativa, nella critica ai partiti, e di destra nell'ossessione, uguale e contraria, dell'iperdemocrazia piegata al controllo centralizzato del partito-azienda guidato da un uomo solo al comando. In perfetta coerenza con l'indifferenza alle condizioni materiali dei propri sostenitori-elettori, come se i cittadini fossero un mondo unico da inglobare nella «totalità» del Movimento.
Lo scivolone amministrativo... sta funzionando come cartina al tornasole delle pulsioni più verticistiche, padronali, populiste. Combattere i partiti per annunciare la verità di una sola forza politica, autoproclamarsi unico rappresentante della nuova palingenesi, prefigurare un futuro parlamento purificato dalle scorie del dissenso, allontana la democrazia e avvicina il regime. La caccia alle streghe in corso tra i parlamentari, le scomuniche quotidiane, il desiderio di espellere i «peccatori», fino a negare l'autonomia del mandato parlamentare, è la schiuma nerastra che emerge..."
MA IN TEMPI NON SOSPETTI, PROLETARI COMUNISTI, QUASI VOCE NEL DESERTO, AVEVA GIA' FATTO UN'ANALISI DETTAGLIATA DEL FENOMENO GRILLO.
Per chi, anche dei giornalisti, non ha memoria ripubblichiamo alcuni stralci da "L'analisi del voto":
"...Questo tipo di fenomeno è esistito anche in altre fasi del nostro paese in misura minore e nel panorama americano, europeo. La crisi della democrazia parlamentare, il moderno fascismo, le varie forme di tecnocrazia dominante lasciano largo spazio a questo tipo di “prodotto”.
Per chi, anche dei giornalisti, non ha memoria ripubblichiamo alcuni stralci da "L'analisi del voto":
"...Questo tipo di fenomeno è esistito anche in altre fasi del nostro paese in misura minore e nel panorama americano, europeo. La crisi della democrazia parlamentare, il moderno fascismo, le varie forme di tecnocrazia dominante lasciano largo spazio a questo tipo di “prodotto”.
La
questione “Grillo” cambia col formarsi di questa strana e oscura
“setta
aziendale” che
con abilità e, in una certa misura, pianificazione, costruisce una
forma di cupola internauta
che utilizza in forme apertamente cripto fasciste lo strumento della
rete, della democrazia virtuale, atomizzata e individualizzata, al
servizio di una dittatura reale, esclusiva, e la trasforma in
macchina elettorale, in nuova forma partito, in cui tutte le masse
vengono incluse ma organicamente escluse.
Ma
perchè a questa forma corrisponda un contenuto, via via questi
contenuti vengono identificati con i discorsi, da sempre reazionari:
'né destra né sinistra', 'né operai né padroni', 'niente partiti
niente bandiere' che poi diventa 'niente sindacati', niente
organizzazioni delle masse. Così si persegue la costruzione di una
irreggimentazione politica, culturale, ideologica fatte di masse
spogliate di autonomia di pensiero, di organizzazione, adoranti e
plaudenti al “capo” che in un rapporto simbiotico ne cavalca gli
istinti più bassi, il linguaggio più crudo, il turpiloquio, per
mostrasi uno del popolo, anzi “il popolo”. Questo è fascismo...
...Grillo
è lo sdoganamento dei fascisti all'ombra del “nè destra né
sinistra, purchè dicano cose buone”, accarezza il razzismo
antimmigrati, il sessismo antifemminista; raccoglie interi pezzi di
elettori delusi dal centro destra che non hanno cambiato per niente
idea e humus culturale, e raccoglie da sinistra tutti coloro che
hanno perso fiducia nel movimento reale, nelle lotte, nella sinistra
in genere. Tutta la storia del nostro paese ci dovrebbe ricordare che
i delusi della sinistra diventano base di massa del fascismo.
In
questo senso, negare la natura reazionaria del movimento di Grillo
significa favorirne l'ascesa e rientrare nel campo di quell'idiotismo
che sempre ha prodotto il fascismo reale.
Gli
eletti di Grillo sono la cosiddetta “gente comune che non ha mai
fatto politica”, come se questo fosse un merito. Questo crea una
serie di soldatini al servizio del capo nella “migliore delle
ipotesi”, altrimenti una genia di persone pronte a vendersi
innanzitutto politicamente e culturalmente al primo offerente nel
parlamento borghese. Questo è omogeneo alla cancellazione della
'democrazia partecipata' attraverso le forme organizzate della lotta
sociale e politica ed è caratteristica
dell'omogenizzazione/irreggimentazione di stampo reazionario..."
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