sabato 9 gennaio 2021

pc 9 gennaio - La manifestazione dei lavoratori a sostegno della ribellione dei contadini spostata al 17 gennaio

CAMBIA DATA MA NON SI FERMA LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI CON LO SLAI COBAS SC, A SOSTEGNO DELLA RIBELLIONE DEI CONTADINI IN INDIA CONTRO IL REGIME FASCIO INDUISTA DI NARENDRA MODI.

LA MANIFESTAZIONE A BRESCIA SPOSTATA AL 17.01.2021.

GLI OPERAI DEL SINDACATO CHE L’HANNO VOLUTA E COSTRUITA FANNO

APPELLO AD USARE QUESTO NUOVO TEMPO A DISPOSIZIONE PER 

RAFFORZARE ED ESTENDERE LA PROTESTA, FIANCO A FIANCO AI 

CONTADINI CHE HANNO ANNUNCIATO UNA MARCIA A NUOVA DHELI IL 26 

GENNAIO.



Dopo il fallimento dell'incontro del 4 gennaio, resiste l’assedio a Nuova Dheli dei contadini, con la straordinaria partecipazione delle donne che soffrono ancora condizioni di vita e di lavoro semi feudali, sobbarcandosi spesso anche il peso maggiore delle fatiche dei campi, mostrando la loro forza e determinazione nella battaglia in corso.

I lavoratori in massa che mantengono l’accampamento e accerchiano la città, nonostante un nuovo incontro fissato per l’8 gennaio, decisi a non arretrare alla false aperture del governo giocate solo per incrinare il fronte di lotta, per l’abolizione delle leggi sull’agricoltura.

Contadini che resistono e rilanciano con una manifestazione nazionale il 26 gennaio, giorno della Repubblica, significativa data in cui marceranno a Delhi.

pc 9 gennaio - Un ragionamento condivisibile sulla Pandemia in Italia su cui tornare... ma diciamo a tutti che è tempo di meno parole e più fatti... cioè lotta, lotta, lotta!

Marco Revelli per volerelaluna

Facciamo finta di niente, ma in Europa siamo il paese che ha avuto finora il maggior numero di morti per coronavirus in valori assoluti: 74.158 (al 31 dicembre 2020). E purtroppo anche un indice di mortalità spaventoso: 1.209 morti per milione di abitanti. Ci batte solo il Belgio, con 1.667. La Francia, che pure ha avuto mezzo milione di contagi in più di noi (2.574.041) ha un indice di 981, cioè inferiore al nostro di quasi il 30%. La Germania, con circa 1 milione e 700mila casi, ha meno della metà dei nostri morti (32.420) e un tasso di mortalità pari a un terzo di quello italiano (386 per milione di

pc 9 gennaio - Mali. I militari francesi bombardano un matrimonio: 19 morti

Imperialismo francese assassino e massacratore - imperialismo italiano suo sodale e complice

Le truppe francesi inquadrate nell’operazione Barkhane sono sotto accusa per un bombardamento, condotto domenica scorsa su un villaggio maliano vicino a Bounti nel Mali centrale. Secondo l’agenzia France Presse (Afp), le fonti locali avrebbero denunciato l’uccisione di 19 persone, tra cui alcuni bambini, e diversi feriti.

I 19 morti sono ritenuti dai locali dei semplici abitanti della zona, mentre per i comandi militari francesi erano sostenitori del Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Gsim), una formazione jihadista affiliata ad Al Qaeda e attiva nel Sahel.

Martedì scorso la forza Barkhane ha annunciato di aver condotto un’operazione antijihadista nella

pc 9 gennaio - La crisi non è uguale per tutti: crolla l’occupazione femminile... appunto il 15 gennaio una giornata d'azione delle donne proletarie

    ...e poi lo sciopero del 29 e poi tanto altro ancora - Animo! La lotta è già cominciata e andrà, con tutte insieme, fino in fondo!
    Movimento femminista proletario rivoluzionario

La pandemia da Covid-19 ha innescato una drammatica crisi economica, per descrivere la quale non servono tante parole. Gli effetti sono sotto i nostri occhi, ogni giorno e ogni istante, e promettono solamente di peggiorare nei mesi a venire, non appena i minimi ammortizzatori sociali di questi mesi verranno meno, sotto la spinta di Confindustria e del suo desiderio di usare la crisi sanitaria per regolare definitivamente i conti con il mondo del lavoro.

Le conseguenze economiche della pandemia, però, non sono uguali per tutti e non possono esserlo, all’interno di un sistema economico che trae alimento dalla disuguaglianza e dallo sfruttamento. Abbiamo già visto come le fasce più abbienti della popolazione, in Italia e più in generale nei Paesi a capitalismo avanzato, abbiano approfittato dei mesi passati per accrescere ancora di più la loro ricchezza.

Il recente Rapporto SVIMEZ 2020 sull’economia e la società del Mezzogiorno mostra una

pc 9 gennaio - Il grottesco scontro Conte/Renzi... ci sarebbe da ridere, se non fosse scaricato sulla pelle di proletari e masse popolari

Le manovre dell'avventuriero politico al servizio dei padroni Renzi hanno come unico fine permettere un governo ancor più reazionario e antipopolare - comunque si chiami: Conte ter/Draghi o, se ci sarà un passaggio elettorale, Salvini - Meloni per interposta persona.

Il governo CONTE è vittima sin dall'inizio della sua pochezza 'parlamentare' che lo ha portato a imbarcare  anche come ministri la sgangherata compagine di Renzi con la fida ignobile scudiera carrierista Bellanova e altre mezzecalzette...

Questo è la natura di questo governo, ma ancor più di questo parlamento.

Toccherà ai proletari e masse popolari se avanzeranno nelle loro lotte parziali e generali spazzarli via - uno per uno o tutt'insieme- poco importa

proletari comunisti/PCm Italia

9 gennaio 2021 

pc 9 gennaio - Sui muri delle realtà proletarie e cittadine - nelle mani delle donne proletarie - verso la giornata d'azione del 15 gennaio

pc 9 gennaio - Verso le giornate di lotta - sciopero del 29 - manifestazione/i del 30 - fondamentale è l'orientamento politico

Leggi e distribuisci in tutte le forme il giornale 'proletari comunisti' di novembre - richiedi a pcro.red@gmail.com

Per le due giornate è in preparazione un foglio speciale

pc 9 gennaio - Vaccini cubani - discutiamone con il ricercatore italiano Chiodo

Dalla sede dello Slai cobas di Palermo 13 gennaio ore 16.30 

ecco il link:

pc 9 gennaio - 71 ANNI FA L'ECCIDIO DEGLIOPERAI DELLE FONDERIE RIUNITE DI MODENA

Dal CLA 

Per non dimenticare mai... ancor meno nel giorno della vergognosa sentenza della Cassazione sui morti della strage di Viareggio

Non riusciremo MAI a ringraziare così tanto il sacrificio di quegli operai in lotta per i diritti e le conquiste degli anni ‘50, ‘60, ‘70 … per il movimento operaio, sindacale, sociale, popolare. Grazie! Non vi dimenticheremo mai! Siete la storia di chi vuole cambiare questo paese, di chi lotta per una formazione economico-sociale alternativa all'attuale, di chi si mobilita per il lavoro, la sanità, l’istruzione, l’ambiente, di chi si batte contro la povertà, le disuguaglianze, le ingiustizie.

La storia di quella tremenda giornata.
L'eccidio delle Fonderie Riunite di Modena fu una strage avvenuta durante lo sciopero del 9 gennaio

pc 9 gennaio - INDIA: LA PROTESTA DEI CONTADINI CONTRO LE LEGGI AGRICOLE CONTINUA... ANCHE L’OTTAVO INCONTRO E’ FALLITO MENTRE IL GOVERNO MODI INASPRISCE LA SUA POSIZIONE

Nel bel mezzo di dati sull’epidemia da covid19 che fanno rabbrividire, tra contagiati – oltre 10 milioni - e morti - oltre 150 mila…  e in mezzo ad una congiura del silenzio internazionale sulla gigantesca protesta che i contadini in India stanno portando avanti richiedendo l’abrogazione delle tre leggi sull’agricoltura, il governo Modi, anche in questo ottavo round di incontri continua a chiudere ogni porta alle richieste.

una delle tante barricate abbattute dai contadini durante gli scontri dei giorni scorsi

Per meglio dire una porta aperta per il governo ci sarebbe, ed è quella suggerita in maniera ironica ai contadini, di presentare ricorso legale presso la Corte Suprema.

Naturalmente i contadini hanno respinto il suggerimento visto che hanno confermato la loro ferma posizione: “ce ne andremo a casa quando ritirerete le leggi” hanno risposto, mentre nel frattempo continuano ad accerchiare la capitale e ad esercitarsi con immense sfilate di trattori per prepararsi ad invadere Nuova Delhi il 26 gennaio prossimo.

[Per il video sulla protesta dei trattori: https://www.msn.com/it-it/video/notizie/india-gli-agricoltori-mettono-in-scena-la-protesta-del-trattore/vi-BB1cAhaL]

Il governo ha pure messo in mezzo il rappresentante della comunità religiosa dei Sikh come possibile mediatore, ma i contadini hanno detto che non hanno bisogno di intermediari.

Il governo ha comunque fissato un altro incontro per il 15 gennaio, ma i contadini non hanno ancora deciso se parteciperanno.

***

"Nessuna abrogazione" – Il governo Modi inasprisce la sua posizione, dice agli agricoltori che protestano di lasciare che SC risolvi la questione

Anche l'ottavo round di colloqui è stato inconcludente in quanto i sindacati dei contadini sono rimasti irremovibili sulla loro richiesta di abrogazione delle 3 leggi, cosa che il governo non è disposto a fare.

   8 gennaio 2021

 Nuova Delhi: il governo di Narendra Modi, venerdì, ha inasprito la sua posizione e ha detto ai

venerdì 8 gennaio 2021

pc 8 gennaio - Strage di Viareggio: dai tribunali di questo Stato borghese impunità per i responsabili delle Ferrovie assassini!

In risposta alla strage di Viareggio, arriva la vergognosa prescrizione del reato di omicidio colposo. 

Non c'è da sperare nelle Giustizia borghese. Deve riprendere la lotta a livello nazionale a difesa della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e nei territori, rilanciamola nello sciopero del 29 gennaio.

Le nostre vite valgono più dei vostri profitti!

Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell'esclusione dell'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro: lo ha deciso la corte di Cassazione rinviando alla corte d'Appello di Firenze la riapertura dell'appello bis.  Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo. 

Scene di disperazione fra i parenti delle vittime della strage di Viareggio, davanti al palazzo dalla Corte di cassazione a Roma. Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto che dichiara prescritti gli omicidi colposi per il disastro ferroviario nel quale persero la vita 32

pc 8 gennaio - La pandemia dilaga - i vaccini scarseggiano - i governi dei padroni in difficoltà - ma i profitti tengono e i salari no - i profitti sono vostri, i morti sono nostri

La corsa del coronavirus non si ferma. I casi di Sars Cov 2 a livello globale hanno superato oggi la soglia degli 88 milioni, con un incremento di tre milioni di infezioni in soli quattro giorni. Secondo i dati elaborati dalla Johns Hopkins University, i morti causati da Covid sono 1.898.530.Record di vittime anche negli Stati Uniti. Nelle ultime 24 ore si sono registrate 4mila morti e i nuovi casi di contagio sono stati 265mila. Tra gli Stati più colpiti la California: due giorni fa dalle autorità sanitarie della contea di Los Angeles è partita una direttiva che disponeva di non trasportare in ospedale pazienti

pc 8 gennaio - Le carceri tortura vanno chiusi - i responsabili colpiti - Solicciano

Firenze, torture nel carcere di Sollicciano: tre agenti agli arresti domiciliari, anche un’ispettrice

Sono indagati dieci agenti della polizia penitenziaria. A un detenuto rotto il timpano, ad un altro le costole. A capo un’ispettrice

Torture nel carcere Sollicciano di Firenze: la Procura ha fatto scattare nove misure cautelari per nove agenti penitenziari con l’accusa di tortura e falso ideologico in atto pubblico. Tre di loro sono agli arresti domiciliari (tra cui un’ispettrice) altri sei agenti sono stati interdetti dall’incarico per un anno e sottoposti a obbligo di dimora nel comune di residenza. Indagata un’altra donna in servizio come agente penitenziaria, nei confronti della quale però, non sono stati emessi provvedimenti. Le misure cautelari sono state disposte dal gip su richiesta del pm Christine Von Borries.

Secondo l’accusa, gli agenti sarebbero i responsabili di alcuni pestaggi contro un detenuto italiano e uno marocchino: ad uno di loro furono rotte le costole, ad un altro un timpano. A capo della squadra di agenti responsabili delle presunte torture, una donna. I fatti risalgono al 2018 e al 2020. L’inchiesta, condotta anche attraverso intercettazioni ambientali nel carcere, sarebbe nata dagli accertamenti su alcune denunce per resistenza a pubblico ufficiale a carico dei detenuti presentate dagli stessi agenti, che per l’accusa sarebbero risultate false. Le indagini sono state condotte dal nucleo investigativo della polizia penitenziaria.

pc 8 gennaio - Sul dibattito sulla patrimoniale in corso nel Patto d'azione e fuori di esso

Proletari Comunisti distingue quella che è oggi la necessità della classe di dotarsi di un partito politico che guidi la lotta rivendicativa in funzione della lotta per il potere, che lavori per la trasformazione dello sciopero economico in sciopero politico e dello sciopero politico in insurrezione - secondo le leggi aggiornate dall'esperienza storica che comportano la guerra di classe, la guerra rivoluzionaria, la guerra di popolo - dal lavoro per il sindacato di classe e per  il fronte unico di classe  di cui il Patto d'azione è un utile strumento di fase per unire le lotte contro padroni e governo, Stato del capitale e fare avanzare in esse la coscienza, l'organizzazione, il livello di scontro col nemico di classe.

Riprendiamo dall' intervento dello Slai cobas per il sindacato di classe nel dibattito in corso nel Patto d'azione sulla patrimoniale

La piattaforma definita dentro il Patto d'azione rispecchia in forme sufficientemente valide l'obiettivo di unire le lotte proletarie e i movimenti di lotta delle masse popolari, ed è chiaro che essa nel suo insieme rappresenta non solo rivendicazioni sindacali classiste ma anche una piattaforma politica da contrapporre all'attuale politica di padroni, governo, Stato del capitale.

Detto questo, nel Patto d'azione fondamentale è far avanzare l'unità, organizzazione e livello generale

pc 8 gennaio - Regione Lombardia - l'azione di Salvini cerca di nascondere le responsabilità politiche della gestione criminale della pandemia di Fontana per continuare la gestione di controllo del potere e dei soldi della Lega. Ancora più necessaria la denuncia e la mobilitazione di classe

  •  Regione Lombardia di fronte ad una situazione in cui sul Lavoro abbiamo avuto 200mila posti di lavoro in meno e milioni di ore di cassa integrazione e con la continuazione della gestione di sanità e salute criminale con l'indice epidemiologico dei contagi in crescita
  • Salvini in campo direttamente per un rimpasto per riprendere il controllo della gestione del potere più forte di prima, per rinforzare Fontana facendo arrivare  Guidesi e Locatelli, per continuare la gestione dei 20 miliardi del portafoglio sanità e i fondi regionali del recovery fund, e la new entro della Moratti che dovrebbe "riformare" la riforma Maroni....

Dalla stampa:

Nuova giunta regionale per la Lombardia, Salvini dà il benvenuto alla Moratti

L'ex sindaco di Milano sostituirà Gallera

Lombardia: Salvini, entro oggi squadra forte e strutturata © ANSA

Redazione ANSA MILANO 08 gennaio

   Dentro Letizia Moratti, fuori Giulio Gallera. E' questa la principale novità della giunta della Lombardia.

Gli ultimi dettagli sono stati definiti in serata ed è stato il principale protagonista del rimpasto, il

pc 8 gennaio - INDIA: Al prof. Saibaba, tenuto in carcere con l’accusa di essere vicino ai maoisti, invalido al 90% e su sedia a rotelle, negano perfino il berretto di lana!

 

Il governo fascista indù di Modi che è alle prese con la gigantesca e inarrestabile protesta dei contadini, non dimentica di scaricare la propria rabbia contro gli oppositori del regime, tra cui Saibaba, e altri ultraottantenni come Varavara Rao accusati di cospirare contro lo Stato.

Modi e i suoi tirapiedi sono tanto più arrabbiati perché in alcune di queste manifestazioni i contadini hanno espresso pubblicamente e in massa, sollevando cartelli, la loro vicinanza e solidarietà con queste personalità., perché queste voci, come quelle, appunto, di intellettuali come il Prof. di inglese dell’Università Jawaharlal di Delhi, GN Saibaba, si sono sempre levate e si levano proprio a difesa delle condizioni di vita e di lavoro di milioni di indiani, quelli che stanno peggio come i contadini, ma anche degli operai, gli studenti, i bambini, le donne… e indicano la necessità di dare una svolta a questo orrendo sistema sociale.

Qui il link dell’appello internazionale per la liberazione di Saibaba:

https://guerrapopolare-india.blogspot.com/2020/12/appello-internazionale-sostegno-della.html

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A Saibaba negano il berretto di lana nel carcere di Nagpur: il suo avvocato

L'avvocato dell'ex professore dell'Università di Delhi G.N. Saibaba, che sta scontando l'ergastolo nella

giovedì 7 gennaio 2021

pc 7 gennaio - USA: in strada chi combatte il fascismo! Si diffondono le proteste e gli appelli per la mobilitazione contro Trump e tutta la feccia fascista (in tutte le sue forme) che ha scatenato

Proteste ieri a New York, Los Angeles, Chicago, San Francisco, Atlanta, Boston, Cleveland, Detroit, Honolulu, Houston, Kansas City, Oakland, Filadelfia, Santa Ana, Seattle, Washington DC e altre ancora



6 gennaio 2021

https://www.wgbh.org/news/local-news/2021/01/06/following-unrest-in-d-c-massachusetts-activists-plan-to-protest-every-day-until-biden-is-inaugurated

Mentre migliaia di persone hanno preso d'assalto il Campidoglio degli Stati Uniti mercoledì, chiedendo la rielezione del presidente Donald Trump e scontrandosi violentemente con la polizia, Scott Gilbert e Stan Lawrence hanno iniziato a raccogliere i loro segnali, i loro megafoni e hanno lanciato una chiamata al Massachusetts. Attivisti: contrattaccare!

"Abbiamo bisogno che milioni di persone siano in strada per fermare questo movimento fascista", ha detto Gilbert a GBH News, marciando da Nubian Square alla Massachusetts State House con una folla di circa 50 manifestanti mercoledì sera. “I fascisti incalliti stanno conquistando la capitale. Dove sono i milioni di persone che odiano questa merda in questo momento? Devono essere nelle strade. "

Gilbert, un 67enne residente a Somerville, e Lawrence, un 72enne di Arlington, sono entrambi organizzatori regionali del movimento Refuse Facism, che è stato creato poco dopo l'elezione di Trump.

Indossando una maglietta arancione con la scritta "TRUMP PENCE OUT NOW" Lawrence ha guidato la folla in un canto, "Trump ha perso! I fascisti se ne devono andare! " mentre marciava lungo Tremont street.

"Questo deve essere l'inizio di un movimento che porta le persone nelle strade", ha detto

pc 7 gennaio - A Taranto studenti in piazza annunciano lo sciopero del 29 gennaio

Scuola, la protesta degli studenti di Taranto

Torneranno in piazza il 29 gennaio con i lavoratori in sciopero generale

Oggi a Taranto gli studenti si sono mobilitati di fronte all’IISS ‘A. Righi’. Nel giorno in cui si sarebbe dovuti rientrare in presenza, gli studenti di Taranto, insieme agli studenti di tutta Italia, da Torino a Roma, passando per Milano, hanno fatto notare la decadenza più che ventennale della scuola italiana.
Anni di politiche di smantellamento dei servizi pubblici, come la Scuola, affermano, hanno dato i propri frutti durante la pandemia. Contro chi afferma che la DaD sia un successo, gli studenti rispondono con i

pc 7 gennaio - FORMAZIONE OPERAIA - INTERVENTI DALLA "SERATA ENGELS" - 5 - Prof. Di Marco: Il grande lavoro di Engels per il Capitale


Osserva Engels: il marxismo è una scienza e va studiato, primo passaggio, e va poi diffuso tra le masse, secondo passaggio; perché, come diceva Marx fin da giovane, l’arma della critica non può sostituire la critica delle armi, una forza materiale deve essere abbattuta da una forza materiale ma anche la teoria diventa forza materiale non appena si impadronisce delle masse e si impadronisce delle masse non appena diventa radicale.

Che significa diventa radicale? Diceva Marx: significa che coglie le cose alla radice e la radice per l’uomo è l’uomo stesso. Significa che l’uomo deve da sé stesso, senza ricorrere a potenze o enti estranei, produrre la sua libertà. Questo è il punto da cui parte Marx ed è il punto che subito Engels sviluppa facendo vedere nell’azione della classe operaia in Inghilterra nelle sue lotte per

pc 7 gennaio - USA - il negazionismo fascista componente essenziale del blocco reazionario Trump... ma anche in tutti i paesi imperialisti, Italia compresa

da associazione memoria condivisa 

Jake Angeli, lo sciamano: ecco chi è "l'italiano" che ha guidato la rivolta di Washington

 
Ha 32 anni, si è vestito da vichingo ed è penetrato con altri uomini davanti al Campidoglio. Complottista e negazionista, ha un largo seguito sui social.

Si fa chiamare lo “Sciamano di QAnon”. Ha 32 anni, le sue origini italiane sono evidenti già a partire dal nome. Jake Angeli è uno dei volti dell’assalto di Washington. Assieme all’uomo con i piedi sul tavolo della speaker Nancy Pelosi - quello che in una cartellina ha lasciato scritto "Noi non ci arrenderemo" - lo sciamano vestito da vichingo lascerà sicuramente un'impronta nella giornata più nera della storia d’America degli ultimi decenni.

Angeli, che vive a Phoenix, è un personaggio molto noto negli ambienti dell’ultradestra complottista

pc 7 gennaio - 'Giuseppi' e Meloni - amici del fascioimperialista Trump nascondono la faccia

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio 
A caldo Conte sui social: "La violenza è incompatibile con la democrazia"... Nel 2018 aveva paragonato il suo governo del cambiamento a quello del presidente Usa.
Orlando  "Di sicuro guidava un governo del cambiamento, ma cambiamento negativo". Mi turba che la destra italiana che aveva applaudito Trump dica solo basta con la violenza o che Giorgia Meloni abbia detto seguite le indicazioni di Trump e tornate a casa, Trump è colui che ha innescato questa cosa...

pc 7 gennaio - DALLA GIORNATA D'AZIONE DELLE LAVORATRICI DEL 15 GENN AL PROTAGONISMO DELLE DONNE NELLO SCIOPERO GENERALE DEL 29 GEN

La "Giornata di azione" del 15 gennaio decisa dalle assemblee delle donne/lavoratrici, è importante anche per il protagonismo delle lavoratrici nello sciopero generale del 29 gennaio, in cui porteranno la forza delle loro lotte, la loro piattaforma che riguarda l'insieme delle condizioni di vita. Perchè anche quando si tratta di obiettivi simili per le donne essi hanno un significato più complessivo; per esempio la rivendicazione del lavoro per tutte le donne è sempre anche un motivo di emancipazione per le donne, ed è legato alla lotta contro le discriminazioni, le oppressioni sul posto di lavoro e in casa.

Noi lavoratrici in tante realtà nell'anno che è appena passato abbiamo sfidato la pandemia, il lockdown, divieti e restrizioni; abbiamo lottato contro i padroni, contro i palazzi del potere per la difesa del lavoro e della nostra vita di lavoratrici e donne; abbiamo detto a gran voce "non ci richiuderete in casa"... abbiamo lottato contro la repressione.
Ci siamo collegate con altre lavoratrici, precarie, operaie, migranti, donne in lotta in questo paese, traendo forza e solidarietà reciproca in questa fase in cui la pandemia prodotta dal marcio sistema capitalistico ha amplificato gli attacchi alla nostra vita.
In questo nuovo anno vogliamo ancor di più unirci e lottare per i nostri diritti, la nostra vita, portando avanti la nostra doppia lotta, la marcia in più delle donne proletarie, perchè dovunque sia forte e visibile il protagonismo delle donne, contro ogni oppressione e sfruttamento, ma anche contrastando ogni sottovalutazione/incomprensione dell'importanza, della ricchezza del ruolo di lotta delle donne per l'intero movimento proletario!

Questo devono comprenderlo in primis i lavoratori d'avanguardia dando il loro appoggio alla giornata d'azione delle donne/lavoratrici del 15 gennaio.

pc 7 gennaio - Chiarezza sulla nostra posizione sulla scuola

 Il marasma creato dal governo sulle questione delle date, frutto delle contraddizioni politiche al suo interno che mirano anche a indebolire e far cadere il governo Conte per aprire la strada a Draghi e al governo di centrodestra comprensivo dei renziani, oscura i punti chiari che l'iniziativa nella scuola deve avere

Noi lo ribadiamo siamo per le SCUOLE APERTE, siamo in generale contro la didattica a distanza, classista e peggiore soluzione sul fronte della didattica. Noi consideriamo gli studenti e il loro diritto allo studio il centro della questione, il punto a cui piegare tutte le componenti scolastiche in primis gli insegnanti - molti dei quali, sostenuti dal corporativismo sindacale, usano il problema della sicurezza . Pensiamo che qualunque sia la situazione  senza la lotta in presenza del movimento degli studenti nessuna soluzione può essere realizzata. Il nodo dei sistemi dei trasporti si affronta con la lotta, il nodo della gestione dell'attività didattica si affronta con la lotta, la questione degli orari - che in emergenza pandemica possono benissimo essere realizzati con la turnazione - non possono passare senza il consenso degli studenti, inteso come movimento degli studenti, non i singoli studenti.

Ritornare a scuola significa lottare per il diritto allo studio, per la scuola sicura, imporre una didattica d'emergenza e fare la propria parte come movimento studentesco nella lotta generale contro la pandemia e la crisi scaricata sui proletari e le masse popolari

Su questo assume tutta la sua importanza lo sciopero generale del 29 novembre.

proletari comunisti/PCm Italia

7 gennaio 2021

pc 7 gennaio - Appello agli studenti ad aderire allo sciopero generale del 29 gennaio

Fronte della Gioventù Comunista - FGC

29 GENNAIO. APPELLO ALLA MOBILITAZIONE NAZIONALE STUDENTESCA AL FIANCO DEI LAVORATORI NELLO SCIOPERO GENERALE

Il Governo ha nuovamente cambiato idea e deciso di riaprire le scuole l’11 gennaio. Gli studenti sono gettati nella più grande incertezza, la mancanza di prospettive chiare sull’istruzione pubblica non sono causate da incompetenza ma di precise scelte politiche di adattare l’agenda delle chiusure all’esigenza di Confindustria e delle aziende.

Padroni e Governo sono uniti nella gestione di questa crisi pandemica nella volontà di scaricarne i costi sociali sui lavoratori, colpendo quindi anche gli studenti delle classi popolari. Il 29 gennaio aderiamo allo sciopero generale, uniamo gli sforzi degli studenti a quelli dei lavoratori e costruiamo la mobilitazione nazionale studentesca. 

Come già accaduto a settembre il governo utilizza il rientro a scuola per finalità di consenso, senza

pc 7 gennaio - USA - Vi era stato un appello esplicito del cartello REFUSE FASCISM per contrastare l'ultra prevedibile attacco dei fascio/trump al Campidoglio

 info in spagnolo

LOS FASCISTAS TOMAN POR ASALTO EL CAPITOLIO... NO PODEMOS QUEDARNOS CRUZADOS DE BRAZOS

Decenas de miles de fascistas, muchos de ellos armados, lograron detener el paso final de dar parte y certificar la victoria contundente de Joe Biden en la elección presidencial. Abrumaron a la policía, tomaron los pasillos del Congreso, hicieron destrozos en las oficinas y obligaron a la fuerza a que los miembros del Congreso huyeran y se refugiaran.

Esto fue nada menos que un intento de golpe de estado, convocado por Trump, y respaldado por la violencia de las turbas.

Trump había instigado a la multitud con una recitación de sus “agravios” infundados durante más de

pc 7 gennaio - India - l'appoggio dei maoisti del PCI (maoista) alla grande lotta dei contadini - info

Según la prensa burguesa de la India el CPI (maoísta) exigió que el Centro se ocupara de los problemas de los agricultores, por los que estuvieron en agitación durante el último mes en Nueva Delhi.
Los líderes maoístas criticaron al gobierno por tratar de diluir la agitación que estaba siendo apoyada por varios sectores de la sociedad.
El secretario del CPI (maoísta) Andhra Odisha Border Special Zonal Committee (AOBSZC), Ganesh, emitió una carta en la que extendía su apoyo al movimiento de agricultores. Dijo que los problemas de los agricultores solo se podrían resolver mediante la revolución popular.
Los agricultores enfrentaban graves dificultades debido a las políticas anti-populares que están implementando los gobiernos central y estatal, dijo, y acusó al gobierno de no implementar el esquema de exención de préstamos y los precios mínimos de apoyo.
El secretario Ganesh dijo que los gobiernos habían lanzado el seguro de cosechas y otros esquemas, pero fallaron en implementarlos. Muchos agricultores no recibieron compensación por los cultivos dañados por las inundaciones. Las nuevas leyes agrícolas beneficiarían al sector empresarial y de ninguna manera serían útiles para los agricultores.

pc 7 gennaio - Report dell'assemblea nazionale del Patto d'azione anticapitalista per il fronte unico di classe

Assemblea nazionale del 3 gennaio 2021

Il Patto d'Azione anti-capitalista per il Fronte Unico di classe rappresenta oggi la maggioranza di quei settori che si stanno attivando nei processi di lotta in questi mesi così complicati e duri di pandemia. E' importante dare continuità al riuscito sciopero della logistica organizzato dal SI Cobas nella giornata del 18 dicembre e alle mobilitazioni del 18 e 19 dicembre con un’iniziativa che strutturi un fronte di lotta con cui difendersi e rispondere agli attacchi che subiscono i proletari. In questa ottica lo sciopero del 29 gennaio convocato dalla partecipata Assemblea dei Lavoratori e delle Lavoratrici Combattivi, che vedrà ancora una volta in prima fila il proletariato multinazionale della logistica, sarà un momento importante di lotta per tutto il movimento proletario.

Questo sciopero intende portare in campo tutto il malessere della classe lavoratrice. Quale che potrà essere il suo perimetro, esso risponde alle esigenze e ai bisogni della classe tutta, e non solo di questa o quella vertenza lavorativa o avanguardia di lotta. Ed ha una valenza politica perché individua con nettezza i responsabili del disastro sanitario, economico e sociale in corso: il padronato e il governo Conte (Pd-M5S-Iv-Leu). Mentre la seconda ondata continua a mietere vittime, mentre continuano ad aumentare i contagi in ogni ambito della società, una terza ondata è già stata messa in conto dal padronato e dal governo Conte-2 che, di pieno accordo, mantengono aperti tutti i luoghi di produzione, e non hanno fatto nulla di serio per assicurare la protezione della salute neppure del personale ospedaliero. L’eventuale proroga del blocco dei licenziamenti e il prolungamento delle cassintegrazioni sarebbero solo il rinvio della scure che si abbatterà su tutta la classe lavoratrice. Lo sciopero del 29 deve essere una palestra fondamentale per preparare lo scontro sui posti di lavoro, non solo quelli dove la conflittualità è stata già alta in questi anni, e deve provare a parlare al corpo intero della classe dei lavoratori salariati, a cominciare dalla classe operaia delle fabbriche. Già in queste settimane si sono prodotte iniziative di propaganda dello sciopero nei settori della scuola, tra i lavoratori e le lavoratrici dei mondi dello spettacolo, di bar e ristorazione, tra i disoccupati, nei settori della sanità e dei trasporti che hanno una centralità cruciale, così come si è espresso il sostegno alle lotte degli studenti e studentesse con cui i lavoratori devono creare unità politica e sociale.

mercoledì 6 gennaio 2021

pc 6 gennaio - Brasile, Rio de Janeiro: la polizia fascio-razzista di Bolsonaro uccide un operaio mentre andava al lavoro. Rivolta dei proletari della favela

Marcelo Guimarães, 38 anni: lo hanno ucciso a sangue freddo in una favela a Cidade de Deus sparandogli da un blindato mentre andava a lavoro in motocicletta.

La polizia del fascista Bolsonaro ha ucciso 1160 persone tra gennaio e novembre 2020

La figlia di Marcelo ha detto: “Vogliamo giustizia, non solo per lui ma per tutti quelli che la polizia ha ucciso. Mio padre era un lavoratore, a differenza di quelli che sono imbroglioni e corrotti. Il governo uccide neri, poveri, baraccopoli e lavoratori. Mio padre era onesto, loro non lo sono, questa è la differenza ”


COMMENTO EDITORIALE dei compagni brasiliani di https://www.anovademocracia.com.br/

Questo caso è tutt'altro che accidentale ed è il risultato del vecchio ordine sociale. Cercando di giustificare questa e tante altre morti di lavoratori, vittime di un vero genocidio, il vecchio Stato, attraverso la polizia militare, sostiene sempre di essere una fatalità, "proiettile vagante" ecc., Come se la sfortuna che si verifica nei bassifondi e la "morte accidentale "(La stragrande maggioranza non è casuale) degli innocenti erano" effetti collaterali "per eliminare la delinquenza. Tuttavia, come possiamo vedere, il bagno di sangue delle forze di polizia non solo non elimina la delinquenza, ma si unisce ad

pc 6 gennaio - Ribadiamo il fascio imperialista Trump non lascerà la casa bianca senza l'azione di forza dello Stato imperialista e l'azione del movimento di massa che va esercitata

Ciò che sta avvenendo negli Usa conferma l'analisi che il trumpismo è fascismo, è movimento reazionario di massa che deve essere combattuto e schiacciato. La "democrazia americana" dimostra non solo quello che abbiamo sempre sostenuto, che è democrazia imperialista, ma che anch'essa è una democrazia impotente a fronte della reazione, non in grado di schiacciarla, ed è preda dei suoi stessi meccanismi. 

Trump può fare tutto quello che gli pare, stracciare ogni minima regola, mentre polizia e Stato borghese non cessano un minuto di reprimere le lotte del movimento BLM, ecc. e delle masse proletarie.

Ma, come abbiamo detto dall'inizio, quello che avviene negli Usa, la principale potenza imperialista mondiale ci riguarda tutti, per questo dobbiamo colpire l'imperialismo americano e sostenere ogni attacco ad esso dei proletari e dei popoli nel mondo.

L'imperialismo americano è fattore di guerra nella nuova contesa interimperialista, e questo sia col fascista Trump, sia in futuro con il falso democratico Biden. 

In occasione dell'insediamento della nuova presidenza DIRETTA STREAMING di proletari comunisti 

pc 6 gennaio - PERCHE' GLI OPERAI DEVONO STUDIARE LA TEORIA RIVOLUZIONARIA?

Da un incontro tenutosi a Bergamo tempo fa tra operai e il Prof. Giuseppe Di Marco

Appartenere ad una classe non significa necessariamente avere la coscienza che è necessario l’abbattimento del modo di produzione capitalistico. Lenin nel ‘Che fare’ capiva molto bene l’importanza della teoria. Diceva, il singolo operaio, studente, contadino, professore, tutti  singoli lavoratori oppressi, esprimono un disagio, non serve il teorico marxista per dire: lotta Chiaro che lotta, ma attribuisce la causa del suo disagio al singolo padrone della fabbrica dove sta, ai padroni dello stesso settore, al ministro, da solo non può arrivare a concepire che questo disagio dipende dall’organizzazione complessiva della società perché è organizzata capitalisticamente. 

Per fare questo devi avere una scienza, una teoria. E dedicare del tempo per studiare. Perchè studiare? Perché la scienza non si ferma all’apparenza. Se ti fermi all’apparenza è il sole che sembra girare intorno alla terra, invece è il contrario. La stessa cosa per la scienza. Se tu ti avvicini alla cosa dal punto di vista religioso, quella è la fede, non la scienza. Perché le religioni, le superstizioni, le ideologie, nascono dal riflettere la situazione immediata. 

Il capitalismo con le sue contraddizioni, le sue macchine, il progresso scientifico genera le condizioni per poter cambiare la realtà, ma non è il capitalismo che può generare la coscienza della necessità di cambiare. Questa non si genera spontaneamente. Il capitalismo ti potrà generare la contraddizione, perché più accumula ricchezza, più accumula miseria. Ma questo anche il papa te lo dice. Te lo dice perfino Salvini, Di Maio. Il 99% dell’umanità riconosce questo punto. Quello che però non conosce è la necessità di una rivoluzione che abbatta il modo di produzione capitalistico, se no non abbatte la causa ultima.

La scienza va studiata, e serve tempo, un tempo che per determinate condizioni note, la classe operaia non ha e quindi sembra che da essa non possano venire fuori persone che possono avere tempo per fare questo. Questo è un problema grosso, anche se alcune contraddizioni diventano sempre più trasparenti, ma va impugnato e data una soluzione. 

pc 6 gennaio - Verso il centenario della nascita del PC in Italia - partecipate e organizzate la partecipazione!

pc 6 gennaio - GLI OPERAI DELLO SLAI COBAS SC E DEL SI COBAS INDICANO A TUTTI LA STRADA! VERSO LO SCIOPERO GENERALE DEL 29!

Riportiamo dall'assemblea del Patto d'azione del 3 gennaio, i due interventi più importanti e significativi della strada necessaria oggi e del lavoro da fare. Non a caso sono stati fatti da due operai.

Intervento del rappresentante operaio della Tenaris Bergamo - Slai cobas sc
Abbiamo deciso uno sciopero nazionale generale, la propaganda è già iniziata il 18 e 19 dicembre. Non mettiamo le mani avanti come fanno alcuni, se lo scioperò sarà d’avanguardia o non d’avanguardia.
Il problema è quello di mettere sul tappeto tutto quello che finora è stato fatto e quello che serve fare perché questo sciopero è necessario per mettere in campo la piazza proletaria, dei lavoratori.
Non partiamo da zero ma dalla mobilitazione del 18 con lo sciopero della logistica e le iniziative dei lavoratori e lavoratrici in tante città, ma questo sciopero generale deve riguardare anche tutti gli altri settori e in particolare deve riguardare e portare anche nelle fabbriche, cosa che abbiamo già iniziato a fare, non tanto delle parole d’ordine sterili, ma un’altra strada un’altra via in alternativa a ciò che si sta già profilando adesso. Ora nelle grandi aziende, oltre alla Whirpool che sta chiudendo e  ristrutturazioni che ci sono ovunque, i licenziamenti sono già partiti, sono partiti tramite degli accordi sindacali di cgil-cisl-uil per nuove ristrutturazioni, utilizzando la naspi, utilizzando, come successo alla Tenaris Dalmine per 180 lavoratori, le cosiddette buone-uscite che significa accettazione per chi resta di nuovo sfruttamento,così come succede negli altri posti di lavoro, 
Il problema è che non ci dobbiamo già fasciare la testa prima di romperla. Portiamola questa battaglia chiara, che comunque doveva essere già iniziata con la propaganda allo sciopero nelle 2 giornate del 18 e 19 dicembre, e portiamola fino in fondo.
Chiaramente non sto dicendo che è una "passeggiata" o che sia tutto semplice, ma se non facciamo questo discorso è come se ogni volta invece di fare un passo in avanti ne facciamo due indietro. Vediamo concretamente anche in questa occasione di portare con forza questi contenuti alternativi all’andazzo esistente, alle politiche che saranno sempre peggiori del governo e dei padroni ma che comunque vengono fatte all’interno dei posti di lavoro, non grazie a delle burocrazie sindacali che sono "deviate" ma grazie alla linea che hanno sposato da anni e anni i sindacati confederali, ma anche a volte parte dei sindacati di base, di accettare le compatibilità capitalistiche e di condividere la linea padronale.
Ho sentito parlare di coinvolgere altri settori, cominciamo a coinvolgere i settori che sono centrali che sono le fabbriche, dove abbiamo timidamente finora portato una prima posizione come Patto d'azione con il contratto dei metalmeccanici. All’interno di queste  dinamiche reali, portare la necessità di uno sciopero generale chiaramente vuol dire farlo, perché lo sciopero generale si impone facendolo.
E' inutile dire, ripeto, se questo sarà uno sciopero d’avanguardia o non d’avanguardia, questo è uno sciopero in cui bisogna andare nelle fabbriche per spaccare, per dire che c’è un’altra strada incompatibile con quella che c’è in questo momento, a livello di gestione delle problematiche dei licenziamenti, delle ristrutturazioni, che è la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, che è la patrimoniale, da dove prendere i soldi, che è la battaglia, ovviamente centrale verso la popolazione, della sanità. Non dimentichiamo che come sono centrali i protocolli e la battaglia per averli nei posti di lavoro, è anche centrale la battaglia per non accettare che la pandemia venga gestita da governo, regione criminali; anche questa fa parte di una mobilitazione generale perché fa parte degli interessi generali degli operai, dei lavoratori, delle masse proletarie.
Quindi, è in questo senso che lo sciopero e questa giornata acquistano importanza. Chiaramente è un tassello, un passo, però facendo questo passo se ne fa un altro più forte.
E anche all’interno di questo passo vorrei che si verifichi la questione “organizzativa” del Patto d'azione, per cui non si tratta di fare un coordinamento mettendo insieme "componenti" ma quelle realtà che lavorano concretamente. Finora ho sentito solo una realtà che ha detto esattamente quello che sta cercando di fare nei posti di lavoro perché questo sciopero riesca, altri hanno già messo le mani avanti dicendo che questo sarà uno "sciopero d’avanguardia". Incominciamo a portare la necessità di fare lo sciopero, è chiaro che non sarà semplice e poi magari diventerà d’avanguardia, ma è una cosa diversa dai soliti scioperi d’avanguardia nel senso che è un passo portato avanti attraverso la strutturazione di un patto anticapitalista che porta realmente ai proletari, agli operai, dalla logistica a tutti gli altri settori, la necessità di unire le lotte, contro il governo, contro i padroni e il sistema capitalista, perché non ci sono altre soluzioni, se non chiaramente quelle che fanno emergere quelli di destra, i fascisti o quelle varie varianti del capitale che vediamo tutti i giorni nel governo, Renzi e di tutti gli altri.
Quindi serve portare in campo questa battaglia, non c’è da aspettare a marzo perché ci saranno delle condizioni migliori, le condizioni vanno chiaramente anche create attraverso un’azione soggettiva che noi possiamo portare e che comunque gli operai e i lavoratori dell’assemblea combattiva hanno deciso di iniziare a portare, senza tatticismi, senza dover passare tramite accordi vari. 
Noi ci rivolgiamo a tutti gli operai, la strada vale per tutti gli operai  o si imbocca una nuova strada o siamo tutti fuori, siamo tutti vittime e carne da macello sia dal punto di vista della strage covid sia dal punto di vista delle strage dei posti di lavoro, perché il capitale non può offrire nessuna soluzione se non quella di metterci in mezzo ad una strada. Allora su questa base uniamo le lotte, uniamo i lavoratori e gli diciamo che, come è stato detto da tanti operai, bisogna lottare, come lottiamo ogni giorno per difenderci e per non farci massacrare contro i ritmi di lavoro che ci sono nelle logistiche e nelle fabbriche, Dobbiamo lottare contro la ristrutturazione capitalistica che utilizza la crisi già presente del capitalismo che viene accentuata dalla pandemia per farcela pagare a noi. 
Allora rendiamo veramente centrale la parola d'ordine: la crisi noi non la paghiamo. Abbiamo già fatto dei passi, questo è un altro passo, in cui però tutti devono mettere sul tavolo cosa stiamo facendo, cioè tutti si devono sporcare le mani…
Cosa pensiamo che dobbiamo fare alla Tenaris Dalmine per contrastare gli accordi che tagliano i posti di lavoro firmati dai confederali con la Fiom in prima fila? Dobbiamo spaccare, dobbiamo fare uno sciopero per spaccare, e chi si vuol schierare si schieri! Chi sta dall’altra parte o fa dei tatticismi, sta col padrone, sta col governo, perché il 29 gennaio è uno spartiacque dove poi si fa tutti un passo in avanti anche a livello organizzativo.

Intervento del rappresentante operaio della logistica - Si Cobas
Parto dalla nascita di questo movimento, Patto d'azione. Non è una federazione o qualcos'altro ma Patto d’azione è la necessità di creare qualcosa alla base che risponda ai colpi del capitalismo.
Penso che certi compagni che sono presenti a questa assemblea forse non hanno seguito tutto l’iter e le riunioni che abbiamo fatto. Non siamo oggi a creare o a convincere di qualcosa, siamo a portare avanti un passo in più di quello su cui da mesi ci siamo confrontati e abbiamo parlato, cioè arrivare ad un’azione comune. Fare lo sciopero il 29 e 30 gennaio questo è l’essenziale oggi. E' giusto che ci siano delle discussioni, dei dibattiti politici per poter migliorare sempre l’aspetto strutturale o politico o organizzativo, ma non è l’ordine del giorno questo oggi. Ben vengano idee diverse, io saluto molto l’adesione da parte degli studenti perché è sempre un decorso del movimento l’alleanza tra lavoratori e studenti, è sempre una speranza politica l’alleanza dei lavoratori, allargare la forbice, cercare di convincere o cercare per dare prospettiva agli altri operai e agli altri movimenti di aderire a un Patto d’azione che si raggruppa e trasforma questa forza in azione, in piazza, con degli slogan ben chiari.
Noi non siamo d’accordo con la politica che i politicanti ci impongono e questo è l’elemento essenziale. Quindi bisogna rimboccarsi le maniche, come ha detto il compagno della Tenaris, lavorare e arrivare al 29 e 30 per poter tradurre questa rabbia, questo lavoro in più presenza in piazza. E' questo che è importante; dopo non ci mancheranno dei momenti di verifica, dei momenti di concertazione per poter rendere più ottima questa struttura, ma oggi io non mi sento di parlare della struttura e non vorrei che perdiamo tutto il tempo su questo. Io penso che l’organizzazione sindacale che rappresento abbia le idee ben chiare. Noi ci siamo e metteremo tutte le nostre forze e impegno perché il 29 e 30 siano riempite le piazze. Se il contesto ce lo permette andremo a Roma, se non lo permette saremo nelle nostre città nelle piazze a tradurre il linguaggio che noi esprimiamo sul mondo della politica, sul mondo del lavoro, della salute, della scuola, dello stile di vita che noi oggi esprimiamo.
Non è la resa dei conti, non è la battaglia finale ma è un tassello in più che ci mettiamo, verso un movimento costruito per la necessità di difenderci da un attacco feroce del capitalismo, dei governanti. Oggi come oggi nel mondo del lavoro è tutto più confuso perché tra i licenziamenti, tra la cassa integrazione, tra tutto quello che c’è oggi, è solo la passione di combattere, solo la sete di una giustizia che ti sveglia alla mattina e dice vai buttati in campo, perché siamo messi malissimo.
Qui dobbiamo dire cosa possiamo fare per dare risposta a questo sistema, cosa possiamo fare per essere  punto di riferimento per chi non lotta o chi ha perso la speranza delle lotte, cosa dovremo fare per allargare questo movimento purchè sia qualcosa di concreto, perché in questo paese, e non solo ma quasi dappertutto il mondo, manca questa capacità di risposta. Noi continuiamo a lamentarci, i lavoratori non lottano, la popolazione è addormentata..., ma perché è il risultato della vecchia politica che non ha mai difeso e mai dato prospettive di lotta ai lavoratori da 30/40 anni a questa parte; sempre hanno cercato di negoziare con i padroni come il sindacato confederale che dice: noi abbiamo ottenuto questo che è meglio che perdere tutto,
Noi dobbiamo avere la capacità di tradurre le nostre parole d’ordine di tradurre la nostra rabbia di tradurre i nostri slogan in un vero e proprio progetto di popolo, per ribaltare totalmente quello che c’è, tradurlo nelle piazze, andare a manifestare, perché non è solo una conquista di salari che oggi è in campo. E' vero, ogni battaglia vinta si traduce in miglior favore alla popolazione, però oggi non è che andiamo a discutere un contratto piuttosto che un altro, oggi andiamo a mettere in discussione il malessere totale della classe, totale, della scuola, della sanità, di tutto. 
E per questo non abbiamo più tempo inutile da perdere a creare delle strutture che non rappresentano più di tanto, e qui la necessità di organizzarci, andare in campo, combattere davanti alle piazze, tradurre la nostra rabbia e la nostra rappresentanza davanti alle istituzioni.
Quindi il 29 e 30 per noi è sciopero generale, generale generale, auspichiamo che tutti si adoperino perchè ci sia una riuscita di questo movimento perché oggi è quello che la gente ha necessità e sete di vedere.

pc 6 gennaio - Austin USA - la polizia uccide ancora - corrispondenza e video

da Tribune of the People 

By Dmitri Sans

Picture of Alexander from social media, identity confirmed by family

Last night, the Austin Police Department shot another man, identified as 27-year-old Alexander Gonzales, to death a few blocks from where they gunned down Mike Ramos last year, a case that sparked citywide protest. A police officer in an unmarked vehicle shot at the man driving in southeast

pc 6 gennaio - AGGIORNAMENTI DALLA PIANA DI GIOIA TAURO

 Comitato Lavoratori delle Campagne

La morte di Gora Gassama è lontana solo pochi giorni, ma ieri sera una nuova tragedia è stata sfiorata.

Un lavoratore maliano, residente nella tendopoli di San Ferdinando, è stato investito da un’auto.

martedì 5 gennaio 2021

pc 5 gennaio - Pandemia - i governi non sono in grado di contenerla - alziamo lo scontro di classe

La pandemia nel mondo e in Italia si aggrava. I governi dei paesi imperialisti non sono in grado di contenerla, così come tuttora non sono in grado di organizzare la indispensabile vaccinazione di massa sul piano nazionale e mondiale, a dimostrazione che è il sistema imperialista, il modo di produzione capitalista, l'organizzazione della società e dello Stato borghese, l'ideologia e la cultura della borghesia, media e piccola che sono l'ostacolo principale ad uscire dalla pandemia. 

Per questo è necessario intensificare la lotta di classe e indirizzare tutte le giuste rivendicazioni immediate delle masse proletarie all'obiettivo del rovesciamento di questi governi, di questi Stati, di questo sistema. 

In Italia oggi, quindi, è fondamentale la lotta dei lavoratori e delle masse popolari in tutti i campi, con la trincea importante della sanità pubblica e della scuola.

In questo senso bisogna rigettare le manovre politiche che attanagliano il governo e il parlamento borghese e costruire lo sciopero generale del 29 gennaio come una grande giornata di rivendicazioni e di protesta politica.

Ogni altra strada è deviante. 

Rivendicazioni e protesta politica che devono alzare il tiro dello scontro di classe nel nostro paese e creare condizioni e rapporti di forza nuovi.  

pc 5 gennaio - Ciò che avviene negli Usa e la lotta contro la principale potenza imperialista ci riguarda tutti

Ciò che sta avvenendo negli Usa conferma l'analisi che il trumpismo è fascismo, è movimento reazionario di massa che deve essere combattuto e schiacciato. La "democrazia americana" dimostra non solo quello che abbiamo sempre sostenuto, che è democrazia imperialista, ma che anch'essa è una democrazia impotente a fronte della reazione, non in grado di schiacciarla, ed è preda dei suoi stessi meccanismi. 

Trump può fare tutto quello che gli pare, stracciare ogni minima regola, mentre polizia e Stato borghese non cessano un minuto di reprimere le lotte del movimento BLM, ecc. e delle masse proletarie.

Ma, come abbiamo detto dall'inizio, quello che avviene negli Usa, la principale potenza imperialista mondiale ci riguarda tutti, per questo dobbiamo colpire l'imperialismo americano e sostenere ogni attacco ad esso dei proletari e dei popoli nel mondo.

L'imperialismo americano è fattore di guerra nella nuova contesa interimperialista, e questo sia col fascista Trump, sia in futuro con il falso democratico Biden. 

In occasione dell'insediamento della nuova presidenza DIRETTA STREAMING di proletari comunisti 

pc 5 gennaio - IL DIBATTITO NEL PATTO D'AZIONE SERVE SE LEGATO ALLA REALTA' CONCRETA

Nei giorni scorsi si è svolto nel Patto d'azione un "dibattito" attraverso documenti, interventi on line, in particolare su nazionalizzazione e patrimoniale.

A premessa, indipendentemente dal merito, riteniamo non utile, sbagliato fare un dibattito a prescindere dalla realtà concreta. Il dibattito deve far crescere l'analisi, la lotta, o altrimenti si usa uno spazio, quello del PdA solo per sciorinare le proprie posizioni. Nel PdA discriminante del dibattito deve essere il legame con la realtà concreta e in funzione dell'intervento del PdA nella realtà concreta, capace di intervenire nelle lotte importanti, indipendentemente se ci siamo o non ci siamo.

E' fenomenale che si facciano documenti, per esempio, su “nazionalizzazione”, e non venga detta parola sulla Whirpool che chiude e mette fuori tutti gli operai mentre il governo balbetta, come sul passaggio – decisivo, di valore nazionale, punto di riferimento di capitale e governo per altri accordi in altre fabbriche – dell'accordo governo/ArcelorMittal, su cosa accade nella più grande fabbrica in Italia e in Europa dove oggi lo Stato entra con capitale pubblico.

E' l'azione del capitale, della borghesia da un lato e l'azione del movimento operaio dall'altra che danno l'ordine di priorità dei temi da affrontare e soprattutto di come devono essere affrontati, per quale scopo. Altro non interessa.

E' l'azione del capitale, della borghesia da un lato e l'azione del movimento operaio dall'altra che danno l'ordine di priorità dei temi da affrontare e soprattutto di come devono essere affrontati, per quale scopo. Altro non interessa. 

Ma diciamo qualcosa anche nel merito.

pc 5 gennaio - Sulla fusione Fca/Peugeot - occorre analisi e azione di classe


La nuova fusione tra Fca e Peugeot è da un lato un'esigenza oggettiva del capitale dentro la crisi generale, tutti i gruppi mondiali hanno bisogno di gigantesche concentrazione per fronteggiarla e combattere tra di loro nella contesa mondiale dell'auto.

Nel prossimo numero di proletari comunisti affronteremo con un articolo approfondito la natura di questo passaggio, mentre daremo spazio a tutti i contributi di analisi che aiutino innanzitutto gli operai a conoscere e comprendere esattamente le implicazioni economiche, politiche di questa situazione.

Ma in particolare serve combattere i sindacati confederali, le cui dichiarazioni sin dalla prima ora,

pc 5 gennaio - Scuole aperte e studenti, lavoratori in lotta!


Proletari comunisti ha sostenuto sin dalla prima ora e tuttora sostiene la linea delle scuole aperte, come per altro delle fabbriche aperte, perchè riteniamo che solo la lotta degli studenti e dei lavoratori della scuola, come peraltro nelle fabbriche la lotta degli operai, può imporre misure di sicurezza e di gestione - fino all'autogestione - rispetto alla grave emergenza pandemica. 

Se gli studenti restano a casa, rinchiusi d'avanti ad un computer, così come se gli operai restassero tutti a casa, tutto il potere della gestione della pandemia sarebbe nelle mani del governo, dei padroni e degli apparati ministeriali, autorità scolastiche, che hanno già ampiamente dimostrato di non essere in grado di gestire la situazione. 

La novità vera sono le scuole aperte, e studenti e personale scolastico che controllino e impongano misure necessarie a salvaguardia del diritto allo studio, alla salute, sia dentro che fuori la scuola.

pc 5 gennaio - Pandemia: svuotare le carceri

Le alte grida che si levano sulla situazione nelle carceri restano inascoltate, i detenuti, in larga parte proletari, immigrati, povera gente, rischiano di essere contagiati come topi - questa condizione non è contenuta in nessuna sentenza che li riguardi.

Svuotare le carceri è quindi una necessità legittima e sanitaria in questa emergenza e deve entrare chiaramente anche nei cosiddetti "Dpcm". 

Per quanto sia difficile, in occasione delle prossime scadenze di lotta e di mobilitazione proletaria e popolare, politica e sociale, bisogna far sentire la voce forte e chiara sulla condizione dei detenuti e delle detenute.

pc 5 gennaio - LOCANDINA DELLA GIORNATA D'AZIONE DELLE DONNE/LAVORATRICI - facciamola girare, affiggiamola sui posti di lavoro, nelle scuole, nei quartieri...

 Dal blog femminismorivoluzionario

pc 5 gennaio - India - info sulla posizione e azione del PCI (Maoista) in appoggio alla grande lotta dei contadini

in spagnolo facilmente comprensibile

 

El PCI (maoísta) exigió a el gobierno central que se ocupara de los problemas de los agricultores, por lo que estuvieron en agitación durante el último mes en Nueva Delhi. Los líderes maoístas criticaron al gobierno por tratar de diluir la agitación que estaba siendo apoyada por varios sectores de la sociedad. El secretario del PCI (maoísta) Andhra Odisha Border Special Zonal Committee (AOBSZC), Ganesh, emitió una carta en la que extendía su apoyo al movimiento de agricultores. Dijo que los problemas de los agricultores solo se pueden resolver mediante la revolución popular. Los agricultores enfrentan graves dificultades debido a las políticas anti-populares que están implementando los gobiernos central y estatal, dijo, y acusó al gobierno de no implementar el esquema de exención de préstamos y los precios mínimos de apoyo. El secretario Ganesh dijo que los gobiernos habían lanzado el seguro de cosechas y otros esquemas, pero no los implementaron. Muchos agricultores no recibieron compensación por los cultivos dañados por las inundaciones. Las nuevas leyes agrícolas beneficiarían al sector empresarial y de ninguna manera serían útiles para los agricultores.