Meno ottimismo da parte della Fiom. I metalmeccanici della Cgil vedono le opportunità delle nozze, ma sottolineano anche le debolezze, soprattutto sul fronte italiano: "Ci hanno rassicurato dicendo che gli stabilimenti non chiuderanno osserva il responsabile automotive Michele De Palma - ma la maggior parte delle fabbriche Fca resta in cassa integrazione e i modelli annunciati come Grecale e Tonale non bastano a tutelare nè l'occupazione nè la capacità di rilancio dell'automotive in Italia". E il segretario torinese, Edi Lazzi, è preoccupato: "Non sono ottimista rispetto a quello che può succedere. La fusione doveva essere fatta, su questo non ho dubbi, la vecchia Fiat era sbilanciata. Ma si tratta di un'acquisizione: Psa si sta comprando la vecchia Fiat. Se non cambierà qualche cosa le decisioni saranno prese in Francia e prima si penserà alla Francia, poi agli altri Paesi". Il problema per la Fiom è l'indotto: "Per i grandi gruppi la fusione può essere un'occasione, per i piccoli che oggi dipendono da Fca sarà un problema. Se non arriveranno nuove produzioni scivoleremo verso l'oblio".     
Il numero uno della Uilm di Torino, Luigi Paone, pensa positivamente: "La fusione era inevitabile, non solo per Fca, anche Psa non sarebbe andata lontana. Io le prospettive le vedo buone, anche se gli effetti del completamento della fusione si vedranno fra un anno. Gli investimenti sono stati confermati, siamo fiduciosi, anche su Torino, dove grazie alla 500 Bev sono terminati gli ammortizzatori sociali. Va avviata una discussione di merito sulle conseguenze dell'integrazione sulle fabbriche dei vari Paesi".
Anche la Fismic- Confsal chiede un confronto al più presto: "È importante che nel momento che sembrerebbe peggiore si avvii il percorso di integrazione che sarà lungo e che ha però già in partenza dei punti di eccellenza, come la ricerca e sviluppo sull'elettrico da parte francese, le piattaforme sulle gamme di lusso italiane e il marchio Jeep". Lo sottolinea Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic Confsal. "Non sono previsti contraccolpi negativi dal punto di vista occupazionale e nei prossimi giorni ci confronteremo con Tavares. Lo abbiamo chiesto alla dirigenza di Fca e a Gorlier nell'incontro informale che abbiamo avuto prima di Natale", aggiunge Di Maulo che è convintto anche funzioni il mix produttivo tra i diversi segmenti di prodotto tra Fca e Psa.