Proletari comunisti ha sostenuto sin dalla prima ora e tuttora sostiene la linea delle scuole aperte, come per altro delle fabbriche aperte, perchè riteniamo che solo la lotta degli studenti e dei lavoratori della scuola, come peraltro nelle fabbriche la lotta degli operai, può imporre misure di sicurezza e di gestione - fino all'autogestione - rispetto alla grave emergenza pandemica.
Se gli studenti restano a casa, rinchiusi d'avanti ad un computer, così come se gli operai restassero tutti a casa, tutto il potere della gestione della pandemia sarebbe nelle mani del governo, dei padroni e degli apparati ministeriali, autorità scolastiche, che hanno già ampiamente dimostrato di non essere in grado di gestire la situazione.
La novità vera sono le scuole aperte, e studenti e personale scolastico che controllino e impongano misure necessarie a salvaguardia del diritto allo studio, alla salute, sia dentro che fuori la scuola.
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