domenica 3 gennaio 2021

pc 3 gennaio - FASCIO-RAZZISMO IN SALSA GRILLINA - una corrispondenza

Anche nel 2021, purtroppo, in occasione della festa di inizio anno tocca ascoltare la solita conta dei morti e feriti dovuti alla cattivissima abitudine di sparare i botti, e non solo; in questa occasione tutto sommato è ancora andata bene, rispetto al passato.

Un morto e settantanove feriti è il bilancio conosciuto al momento in cui scriviamo; il deceduto è un ragazzino di tredici anni, residente nel campo nomadi di via Guerra ad Asti: è stato colpito all’addome da una batteria di petardi, così riferisce l’edizione telematica locale del quotidiano La Stampa.
Lo stesso canale di informazione, venerdì primo gennaio, pubblica un articolo – a firma Laura Secci – su una polemica che un gruppo politico che siede in Consiglio comunale monta in questo doloroso momento.
Viste le dichiarazioni di cui si rende responsabile, «il Comune promette da anni sgomberi e controlli, ora si metta tutto sotto sequestro» si potrebbe pensare che ad attaccare la Giunta comunale sia la Lega Salvini Piemonte.
Invece, sorpresa: a puntare il dito contro l’amministrazione retta dalla destra radicale è il Movimento 5 Stelle, che – per bocca del consigliere Massimo Cerruti – svela tutta la sua natura fascio-razzista, inanellando una serie di “florilegi” da far impallidire i seguaci del Truce: eccone alcuni.


Il Comune «proprio in quella zona di via Guerra nel 2017 aveva promesso e garantito sgombri, chiusure e serrati controlli. Nulla è stato fatto sinora e per questo un procedimento penale è già attualmente in corso avanti il Tribunale di Asti»
L’area dove sorge il campo «Ã¨ occupata abusivamente ed è continuo teatro di illegalità che questa Amministrazione non è in grado o non vuole risolvere, neanche in una notte di coprifuoco causa pandemìa soggetta a vigilanza straordinaria».
E per concludere in “bellezza”: «porgere ora le condoglianze in televisione da parte del Sindaco è un atto vile e strumentale. Ora che vi è scappato il morto venga messo tutto sotto sequestro, evidenti ulteriori responsabilità ben più gravi vengano accertate e chi deve pagare paghi».
E' palese che parole di questo tenore sono assolutamente inaccettabili, così come non possono essere ulteriormente tollerati personaggi che, pur dicendosi addirittura maoisti, continuano imperterriti a fiancheggiare certa gentaglia.

Bosio (Al), 03 gennaio 2021 
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova     

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