La "Giornata di azione" del 15 gennaio decisa dalle assemblee delle donne/lavoratrici, è importante anche per il protagonismo delle lavoratrici nello sciopero generale del 29 gennaio, in cui porteranno la forza delle loro lotte, la loro piattaforma che riguarda l'insieme delle condizioni di vita. Perchè anche quando si tratta di obiettivi simili per le donne essi hanno un significato più complessivo; per esempio la rivendicazione del lavoro per tutte le donne è sempre anche un motivo di emancipazione per le donne, ed è legato alla lotta contro le discriminazioni, le oppressioni sul posto di lavoro e in casa.
Noi lavoratrici in tante realtà nell'anno che è appena passato abbiamo sfidato la pandemia, il lockdown, divieti e restrizioni; abbiamo lottato contro i padroni, contro i palazzi del potere per la difesa del lavoro e della nostra vita di lavoratrici e donne; abbiamo detto a gran voce "non ci richiuderete in casa"... abbiamo lottato contro la repressione.
Ci siamo collegate con altre lavoratrici, precarie, operaie, migranti, donne in lotta in questo paese, traendo forza e solidarietà reciproca in questa fase in cui la pandemia prodotta dal marcio sistema capitalistico ha amplificato gli attacchi alla nostra vita.
In questo nuovo anno vogliamo ancor di più unirci e lottare per i nostri diritti, la nostra vita, portando avanti la nostra doppia lotta, la marcia in più delle donne proletarie, perchè dovunque sia forte e visibile il protagonismo delle donne, contro ogni oppressione e sfruttamento, ma anche contrastando ogni sottovalutazione/incomprensione dell'importanza, della ricchezza del ruolo di lotta delle donne per l'intero movimento proletario!
Questo devono comprenderlo in primis i lavoratori d'avanguardia dando il loro appoggio alla giornata d'azione delle donne/lavoratrici del 15 gennaio.
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