Giorni fa Alessandro Marescotti, presidente di Peace Link, ha postato su fb un suo intervento, che comincia: "Per favore non parlate più di Bagnoli se non conoscete la questione".
Il problema è che è Marescotti a non conoscere la situazione di Bagnoli, e lui che è attento ai dati non dovrebbe dire cose false.
Noi abbiamo già detto: "nessuno può pensare che l'Ilva sia nociva solo ora perché lo sarà altrettanto se a un certo punto effettivamente chiudessero l'Ilva e quindi dovessero fare le bonifiche. Bagnoli non è un'opinione, non è una propaganda, un "facile slogan", è un fatto, sono 35 anni che la fabbrica è chiusa però le bonifiche non vengono fatte e comunque anche le bonifiche per chi le fa devono garantire profitto, devono garantire taglio dei costi e quindi la logica è la stessa.
Ma Marescotti scrive: "Circola
la solita storia che, se chiudesse, l’ILVA diventerebbe come Bagnoli e
cose del genere. Sto studiando le prescrizioni per l’ILVA e vi posso
dire che chi sostiene questi luoghi comuni probabilmente non ha mai
studiato in modo approfondito l’Autorizzazione Integrata Ambientale e la
normativa che impone il ripristino dei luoghi.
Nell’AIA sono
richiamati i PRA ossia i Piani di Ripristino Ambientale. In caso di
dismissione totale o parziale di reparti (altiforni, cokerie,
discariche, ecc.), la legge impone che il gestore presenti un Piano di
Ripristino Ambientale, cioè un progetto per: smantellare le strutture in
sicurezza, rimuovere i rifiuti e le sostanze pericolose, bonificare le
matrici ambientali contaminate, restituire i luoghi a usi futuri
compatibili (industriali, urbani, verdi). E se il gestore non dovesse
adempiere allora si ricorre alle garanzie finanziarie che il gestore
stesso deve depositare".
Ma continua Marescotti:
"Il punto su cui discutere non è quindi quello delle solite lamentele
su Bagnoli (la cui storia si è svolta in un’epoca in cui non vi erano le
attuali direttive europee in campo ambientale) ma è invece quello delle
garanzie finanziarie per attuare il Piano di Ripristino Ambientale. A
quanto ammontano le garanzie finanziarie? Non lo sappiamo... Perché poi
da queste dipende il ripristino dei luoghi. Un ripristino che prevede
poi anche altri due piani: il PGPO ossia il piano di gestione post
operativa e il PSC ossia il piano di sorveglianza e controllo.
Ne avete sentito parlare? Chi parla di Bagnoli è rimasto al secolo scorso. Non sa queste cose.
Oggi ci sono delle leggi e mi aspetto che le leggi ambientali siano applicate.
Ma
perché di questi argomenti così importanti non si discute? Forse perché
è pesante leggere e studiare quattrocento pagine in cui sono scritte
queste cose. Meglio quindi buttare nel pentolone l'argomento Bagnoli. Ma
io da ora in poi questo non lo accetto più: chi fa politica la deve
fare con una adeguata informazione".
Quindi, è tutto semplice! Bastano le garanzie finanziarie, basta applicare il "Piano di Ripristino Ambientale" è la bonifica è fatta... Taranto, se chiude l'Ilva può stare tranquilla... alla faccia di anni e anni di esperienza circa direttive mai attuate, di soldi non stanziati per le bonifiche (anzi sottratti alle bonifiche per destinarli alla produzione e a coprire i debiti)
Chi non è informato è proprio Marescotti e non aiuta certo la battaglia ambientale illudendo che tutto in questo sistema capitalista si aggiusta. Questa illusione, basata sulle "400" carte e non sull'esperienza concreta della popolazione di Bagnoli, non gli è permessa!
Intanto gli consigliamo di vedere un film Toxic Town - non di decenni fa - che mostra che cosa succede quando una fabbrica viene chiusa, smantellata totalmente; in tutta la zona addirittura l'inquinamento diventa peggiore di quando c'era la fabbrica era in produzione, perché le ditte che hanno l'appalto delle bonifiche per tagliare costi ecc. - per esempio nel filmato si vedono i camion che dovrebbero raccogliere tutta la melma la fanno raccogliere dai lavoratori quasi con le mani, la trasportano lasciando sul terreno quella terra inquinata, inquinano i fiumi, ecc.
Poi facciamo parlare su Bagnoli chi a Bagnoli si batte per le bonifiche:














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