“Io non ho autorizzato nessuno e nessuno mi ha
chiesto un’autorizzazione, la responsabilità (del settore bancario, ndr)
è in capo al ministro delle Finanze che d’abitudine ne parla con
il Presidente del Consiglio“. Pier Carlo Padoan, in audizione alla
Commissione d’inchiesta sulle banche, ha così sparigliato le carte sul
caso Etruria e sugli interessamenti dell’allora ministro delle Riforme
per la popolare aretina di cui era azionista mentre il padre ne era
consigliere di amministrazione prima e vicepresidente poi
di F. Q.
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