Ieri si è votata in Parlamento la missione militare nel Mar Rosso a cui l'Italia partecipa: la missione ASPIDES che avrebbe, secondo le dichiarazioni del governo, lo scopo di proteggere le vie commerciali e di proteggere le navi italiane che operano nell'area.
Proteggerle da chi? dall'attacco che viene addebitato ai “ribelli Houthi”, ovvero alle forze armate dello Yemen del Sud, che hanno avviato effettivamente un'azione militare di ostacolo delle navi commerciali, militari, che transitano nel Mar Rosso, da cui, secondo quando viene dichiarato, circola il 15% del commercio globale.
Perché lo ha fatto? Per solidarietà al popolo palestinese aggredito, massacrato e vittima di un piano genocida da parte dello Stato sionista di tipo nazista d'Israele. Un piano genocida che ha provocato finora oltre 30.000 morti, di cui circa la metà donne e bambini; che ha distrutto case, ospedali, strutture di ogni genere, della vita civile in Palestina.
Che ha costretto e costringe il popolo palestinese ad abbandonare la Striscia di Gaza, spinto verso un esodo e una deportazione che ricorda quella dei nazisti ai danni degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale.
Che non ha avuto esitazioni a sparare - e a uccidere - contro le masse ridotte alla fame che cercavano il pane e dovevano averlo degli aiuti umanitari delle missioni Onu, ecc ecc. Israele ha sparato su donne e bambini. Questo crimine contro l'umanità è il genocidio in corso verso il popolo di Palestina, che ha
bisogno della solidarietà politico-militare di tutte le forze delle masse arabe in quell'area e quindi ciò che hanno avviato e fatto i cosiddetti “ribelli Houthi” è quello che dovrebbero fare tutte le masse arabe e tutti gli Stati arabi della zona che si dicono contro il genocidio in atto dello Stato di Israele e a fianco del popolo palestinese.Quindi l'attacco dei “ribelli Houthi” (“ribelli Houthi” è una definizione semplificata) è giusto e necessario, appoggiamo incondizionatamente ogni azione contro le navi commerciali e militari dei paesi imperialisti che solidarizzano con lo Stato sionista di tipo nazista d'Israele che deve essere attaccato, ostacolato, perché questo aiuta a fermare l'aggressione genocida, aiuta a ristabilire la pace in quell'area, pace garantita solo dalla giustizia per il popolo palestinese.
Se noi avessimo le possibilità faremmo un contingente militare/sociale a sostegno di chi combatte lo Stato di Israele e l'imperialismo che lo sostiene.
Per questo siamo radicalmente contro la missione militare, imperialista, complice del genocidio, dell'Italia, nel quadro dell'accordo europeo, con la missione ASPIDES che è parte di un crimine di guerra, è una marcia verso la guerra contro i popoli all'interno della marcia generale dei paesi imperialisti verso una terza guerra mondiale.
Tutti coloro che si dicono amanti della pace, della democrazia, che si dichiarano solidali con il popolo palestinese, tutti coloro che vogliono il cessate il fuoco in quell'area, tutti coloro che dicono di essere contro le guerre, contro l'imperialismo, dovrebbero opporsi a questa missione, in Parlamento come nelle piazze, cosa che peraltro già si fa o si è cominciata a fare, in particolare nella grande manifestazione di Milano del 24 Marzo. E invece questo governo ci trascina in questa guerra infame, questo governo schiera i soldati italiani per uccidere e per fermare chi solidarizza col popolo palestinese e contribuire al massacro del popolo palestinese.
È giusto non solo opporsi a questa missione ma che questa missione venga colpita da coloro che solidarizzano col popolo palestinese.
Il nostro NO è incondizionato e in Parlamento, invece si consuma un misfatto, un crimine: le forze della sedicente opposizione, il Pd in testa della Schlein, che si dice contro il governo Meloni che si vuol porre come contraltare, che sfrutta anche l'infamia dell'esistenza di questo governo per portare a casa voti, come è avvenuto in Sardegna, invece vota a favore, o in qualche maniera è con il governo in questa criminale missione. E quindi in Parlamento si celebra una farsa, una farsa guerrafondaia, un'orgia di parole per nascondere i veri interessi che in questa missione vi sono, che non sono soltanto bellici, ma sono economici, dietro tutta questa missione ci sono i profitti delle multinazionali, i profitti delle industrie belliche, una lurida missione per i profitti, una lurida missione per la guerra. Per questo è necessario, comunque voti il Parlamento, che fuori dal Parlamento si senta la voce forte e chiara.
Quando l'imperialismo e i suoi governi parlano di pace, lo fanno per fare le guerre, perché sono loro, è il loro sistema, i loro interessi economici che vi sono dietro le guerre.
Che ci stanno a fare le truppe italiane nel Mar Rosso? Il Mar Rosso è italiano?
Questo è colonialismo, questo è imperialismo. I popoli della zona non possono decidere se fermare o no navi commerciali, militari in un contesto di una guerra genocida contro il popolo della Palestina, definiti come terroristi. Terrorismo sono le bombe dell'imperialismo. Le azioni militari, da Hamas ai ribelli Houthi, sono lotta di liberazione nazionale. Su questo nessun equivoco vi può essere.
E questa posizione è l'unica posizione che rispetta gli interessi dei proletari, delle masse popolari, di tutti coloro che non vogliono in questo paese un mondo fatto di guerre genocide, di tutti coloro che comprendono che è lo stesso governo che nel nostro paese taglia il reddito di cittadinanza, impoverisce i poveri, non fa nulla per salvare lavoro, salute, sanità, scuola e invece importa tutti questi soldi nel calderone delle spese militari e delle missioni militari.
“Alzare i salari, abbassare le armi” - si dice - ma questo passa dalla cacciata di questo governo, di questo governo della guerra a cui bisogna opporre l'opposizione proletaria e popolare, l'altra guerra, la guerra di popolo perché solo la guerra di popolo ferma le guerre. Lo dovrebbero sapere tutti leggendo banalmente i libri di storia.
Questa missione, peraltro, avviene in un quadro in cui l’Italia ha il comando, si tratta del solito “comando di pennacchi”, perché l'Italia ha il comando di una missione che rispecchia gli interessi dell'imperialismo in generale, è a fianco dell'imperialismo americano che ha veri interessi e dentro una missione con Francia e Germania che sono paesi che hanno interessi ancora maggiori di quelli dell'Italia nell'area. Quindi una missione per i padroni e le multinazionali italiani in un quadro di servi dei servi dell'imperialismo americano e delle potenze imperialiste maggiori. La logica dei servi è sempre stata la natura interna, la natura effettiva di tutti coloro che si rifanno - peraltro più o meno esplicitamente - a Mussolini, al fascismo, seguono le orme neocoloniali e imperialiste e portano, oggi come allora, il nostro paese dalla parte delle barbarie, dalla parte dell'oppressione dei proletari e dei popoli.
Il NO a questa missione deve essere realmente sostenuto ed è combinato con l'appoggio all'indebolimento politico-militare, culturale, ideologico e perfino morale di questa missione.
Si è dalla parte dei popoli e della pace, se si ha il coraggio, la coscienza, di dire questo.
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