Alessandro Gorla e Fabio Taddei.
Il sostituto procuratore Federico Manotti ha chiesto pene comprese
tra i 4 e i 7 anni e mezzo di carcere per 23 manifestanti accusati
di resistenza per gli scontri che si verificarono nei pressi della
stazione Principe il 6 maggio 2011 al termine del corteo autorizzato
che aveva accompagnato lo sciopero generale della Cgil.
Nell'occasione alcuni studenti rimasero feriti da alcune cariche
della polizia impegnata a evitare l'ingresso del gruppo di manifestanti,
composto da studenti e antagonisti che avevano dato vita a un corteo
non autorizzato, all'interno della stazione per proseguire la protesta.
"Nonostante quella parte del corteo non fosse autorizzata non è accettabile
la richiesta del pm di negare le attenuanti generiche – ha replicato nelle
conclusioni l'avvocato Emanuele Tambuscio che difende diversi imputati –
visto che i manifestanti partecipavano a una protesta il cui tema centrale
era la grave crisi economica di cui loro sono le principali vittime in una
regione che presenta altissimi tassi di disoccupazione giovanile".
Gli imputati sono difesi, fra gli altri, dagli avvocati Laura Tartarini.
da: Osservatorio sulla Repressione
Il sostituto procuratore Federico Manotti ha chiesto pene comprese
tra i 4 e i 7 anni e mezzo di carcere per 23 manifestanti accusati
di resistenza per gli scontri che si verificarono nei pressi della
stazione Principe il 6 maggio 2011 al termine del corteo autorizzato
che aveva accompagnato lo sciopero generale della Cgil.
Nell'occasione alcuni studenti rimasero feriti da alcune cariche
della polizia impegnata a evitare l'ingresso del gruppo di manifestanti,
composto da studenti e antagonisti che avevano dato vita a un corteo
non autorizzato, all'interno della stazione per proseguire la protesta.
"Nonostante quella parte del corteo non fosse autorizzata non è accettabile
la richiesta del pm di negare le attenuanti generiche – ha replicato nelle
conclusioni l'avvocato Emanuele Tambuscio che difende diversi imputati –
visto che i manifestanti partecipavano a una protesta il cui tema centrale
era la grave crisi economica di cui loro sono le principali vittime in una
regione che presenta altissimi tassi di disoccupazione giovanile".
Gli imputati sono difesi, fra gli altri, dagli avvocati Laura Tartarini.
da: Osservatorio sulla Repressione
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