venerdì 4 ottobre 2024

pc 4 ottobre - a Roma il 5 ottobre con la resistenza palestinese, contro le guerre imperialiste, contro il governo Meloni



noi a Roma ci siamo per dire forte e chiaro Viva la resistenza palestinese abbasso il sionismo genocida e i suoi complici

In perfetta sintonia con quanto affermato dai giovani palestinesi "Il 5 Ottobre 2024 scendiamo in piazza a Roma per una manifestazione nazionale, per sostenere il popolo palestinese e il suo movimento di liberazione nazionale, per onorare gli oltre quarantamila martiri di Gaza e i suoi combattenti che da un anno lottano senza tregua” 

Un’anno di resistenza-un’anno di genocidio- 7 ottobre 2023, è "l'insegnamento che l’oppressore può e deve essere combattuto… questo lo spirito con cui come gpi abbiamo voluto chiamare questa piazza”


Una  manifestazione che serve a difendere la natura, l’identità, i contenuti della resistenza del popolo palestinese e ovviamente a rivendicarli, una risposta chiara che il 7 ottobre non è stata un’azione terroristica ma un atto di resistenza partigiana che è parte dal 47 e da tutta la genesi del sionismo nei decenni precedenti, ma che però è un passaggio significativo  perchè ha messo in luce che le masse quando si organizzano possono attaccare e assestare dei colpi, e non è vero che devono essere sempre delle vittime, ma possono reagire, l’hanno fatto una volta e possono continuare. 


per questo imperialismo e la borghesia imperialista italiano, il governo hanno vietato la manifestazione così come anche le iniziative nelle università solo perché si tengono il 7 ottobre, per ribaltare che nella realtà l’unico vero terrorismo sono le bombe del sionismo dello stato di israele, gendarme dei paesi imperialisti nel medio oriente, che sono i veri mandanti e complici del genocidio Palestina, tra cui il governo italiano.


Per questo la manifestazione del 5 ottobre a Roma è una battaglia politica che va sostenuta

il governo usa questa giornata come un pretesto per alzare il livello di repressione che ha cercato di tenere alto dall’8 ottobre del 2023, ma gli è andata storta, alcuni attacchi sono stato respinti, ci sono state le manifestazioni di massa e continuative come i sabati a milano.


Ma oggi ci riprovano e basta leggere il dispositivo della questura “atteso che la manifestazione cosi come è pubblicizzata, potrebbe alimentare una spinta ideologica celebrativa della strage consumata in danno dello stato di israele” e "considerato che le espressioni utilizzate per pubblicizzare le iniziative a sostegno della causa palestinese per il 5 ottobre hanno una connotazione non compatibile con il diritto a manifestare pacificamente, garantito dall’ordinamento giuridico vigente”, così si vuole ribaltare la storia e  legittimare i carnefici nazi-sionisti e criminalizzare tutto il movimento di solidarietà con la lotta del popolo palestinese.


Si vuole negare il sacrosanto diritto alla resistenza dei popoli contro l’oppressore e  avvallare la politica di complicità del governo Meloni  con il genocidio portato avanti da israele, alimentando la propaganda ideologica verso le masse popolari

La repressione non ferma ma alimenta la ribellione

dicono i GPI: fondamentale della piazza del 5 ottobre, anche alla luce della situazione e futura approvazione del decreto 1660,

che criminalizza il dissenso e reprime conflitto sociale con strumento che sono estremamente sproporzionati rispetto alle condotte che vengono punite ...Da stato civile a stato penale

5 ottobre quindi non soloPalestina ma difendere i diritti fondamentali messi in discussione dal governo fascista per  imporre: l'Impossibilità di criticare azioni di Israele, tacere sul fatto che Italia smetta di vendere armi a Israele, tutto questo è inaccettabile e bisogna opporsi tutti e tutte con ogni mezzo necessario!... Per il governo , calpestando la vita e ogni singolo diritto del popolo palestinese hanno dimostrato che chi non si piega alle angherie dell’Impero, smette di far parte dell’umanità e per tanto non gode più di alcun diritto. Questa per noi palestinesi non è una novità, ma la sintesi di tutta la nostra storia.

Nel nostro paese e’ il governo Meloni chi sta amministrando per conto dei degli imperialisti e dei padroni la politica di attacco ai popoli che va a colpire anche i proletari del nostro paese, che mette in galera in italia per conto di Israele i compagni palestinesi colpevoli di essere dei partigiani della resistenza, ..che manda le armi  allo stato nazisionista di Israele che massacrano la popolazione, per i profitti dell’apparato industriale-militare italiano Leonardo in testa, che mantiene i soldati in Libano e nel mondo per ritagliarsi un posto al sole nella spartizione del bottino e difendere gli interessi nazionali dei padroni, ..


i GPI che fanno appello direttamente al movimento italiano: riprendiamo l’entusiasmo che l’anno scorso si era scatenato ma con una consapevolezza ancora maggiore per andare oltre le azioni di solidarietà e le piazze numerose, che non basta più…. dobbiamo organizzarci per praticare delle azioni di boicottaggio di questo sistema della guerra, subito...Questa è la strada che fa davvero paura a quelle istituzioni della guerra che lo alimentano ….

il miglior aiuto alla causa palestinese è quello di lottare contro il nostro imperialismo in stretto legame internazionalista con i popoli nel mondo che lottano contro il comune nemico

come proletari comunisti portiamo in questa manifestazione lo spirito della dichiarazione congiunta internazionale per la Palestina - base della settimana internazionale di solidarietà con la Resistenza Palestinese 7 ottobre/13 ottobre ‘ intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

La pressione popolare deve elevarsi a scioperi di solidarietà, ad azioni sempre più dure contro i governi che appoggiano Israele e le Ambasciate israeliane in ogni angolo del mondo.


per

  • esigere che le truppe israeliane abbandonino la striscia di Gaza e la Cisgiordania;

  • esigere che le truppe imperialiste abbandonino la regione e cessino le loro azioni militari in Medio Oriente in appoggio allo stato di Israele e contro le forze solidali con il popolo palestinese, in Mar rosso, in Libano, ecc.;

  • esigere la rottura delle relazioni diplomatiche, commerciali, militari con Israele;

  • esigere che i governanti sionisti siano giudicati per crimini di guerra e genocidi.


Viva la lotta di liberazione del popolo palestinese!

Palestina libera!

Proletari e popoli del mondo uniamoci contro l’imperialismo!


proletari comunisti

3- 10 -2024


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