mercoledì 20 luglio 2022

pc 20 luglio - Denuncia e solidarietà verso i compagni arrestati anche nella due giorni a Palermo contro la guerra

Nella prima giornata di ieri della due giorni contra la guerra organizzata a Palermo con diverse iniziative dall'Assemblea NoGuerra, l'assemblea, che si è svolta nel pomeriggio, ha posto immediata denuncia e solidarietà verso i compagni Si.Cobas e Usb arrestati, inserendo i nuovi atti repressivi all'interno del clima e azione sempre più pesante di guerra a 360 gradi che il governo al servizio dell'imperialismo italiano scatena contro il proletariato e le masse popolari 

Volantino e intervento al cantiere navale. Diversi operai hanno espresso solidarietà e rabbia verso il governo Draghi...: bonus 200 euro nn basta ed è una elemosina ipocrita

Riportiamo stralci dell'intervento del compagno di Proletari Comunisti 

… Abbiamo man mano messo in campo iniziative comuni contro la guerra interimperialista attualmente in corso e questo è un lavoro che i militanti, come diceva il compagno che ha introdotto questa assemblea, si sono spinti a fare perché aiuta nei momenti di “mancanza” di masse a mettere insieme un’azione contro il governo, che, ribadiamo, è il problema che attualmente abbiamo, contro l’imperialismo di casa nostra, un governo, quello Draghi, voluto dal fronte unito dei padroni italiani e dei partiti borghesi che li rappresentano, contro le istanze del proletariato e delle masse popolari, perché se deve fare la sua piena parte nell’attuale guerra in Ucraina il risvolto è logicamente: dove prendere i soldi per la guerra e spese militari, come mantenere “la pace sociale”, come reprimere chi si ribella.

La notizia di oggi relativa al grave attacco repressivo con arresti di dirigenti e militanti Si Cobas e Usb, organizzazioni sindacali di base abbastanza importanti in questo paese soprattutto per le lotte che sono state fatte e si fanno nella logistica, come in particolare il Si Cobas, a cui va, come si è espressa questa assemblea, la piena solidarietà, è uno dei modi attraverso cui la borghesia prova a mantenere basso il livello di conflitto sociale.

In questo senso richiamiamo anche l’importante lotta degli operai Gkn che a marzo scorso hanno lanciato e promosso a Firenze la prima grande manifestazione di 20.000 persone contro la guerra… quindi il nostro appello è di agire politicamente con azioni comuni contro il governo che rappresenta l’imperialismo italiano asservito agli USA/Nato che mentre scarica pesantemente tuti i costi della guerra su proletari e masse popolari ha visto Draghi andare in giro sul piano internazionale, vedi la tappa in Algeria, come l'ultimo dei commessi, con tutto il rispetto per i commessi, a raccogliere fonti di gas alternative, “incatenandosi” ad altri dittatori come li chiamano spesso loro stessi…

Colpire il governo di casa propria significa anche contribuire ad alleggerire il peso del governo italiano imperialista sui paesi oppressi in generale e nello specifico sui paesi colpiti dalla guerra, un governo che ha contribuito attivamente al fianco deli USA/Nato/governo Zelenski a massacrare il popolo ucraino così come una parte del popolo russo… perché è chiaro che sono le masse popolari il proletariato che se non si organizza per rispondere diventa vittima e basta, perché non sono i borghesi, non sono gli oligarchi, né di Zelensky né russi né italiani quelli che vanno a combattere in prima linea…

E a proposito di informazioni su questa guerra ecc., riprendendo quello che diceva anche il compagno di Pap, si può riassumere nella frase “congiura del silenzio”: le notizie che non arrivano, le informazioni che non passano o il modo stesso in cui la borghesia utilizza tutti i suoi strumenti, come gli intellettuali, per trasformare le parole: adesso usano anche loro la parola imperialismo, l'abbiamo sentito dire a diversi esponenti di partiti… ma l'imperialismo è un fatto oggettivo è un fatto economico profondo, è la trasformazione del capitalismo nella sua fase avanzata attuale, è obbligatorio per chiunque faccia parte della borghesia, l'imperialismo è un fatto economico, o fai così o non sei né un capitalista né imperialista, quindi non si tratta di questione di moralità, non si tratta di un governo cattivo o meno cattivo… è quello che cerca di fare la borghesia con tutti i suoi intellettuali, con i mezzi di comunicazione: farci intendere che c'è l'imperialismo brutto e cattivo e ce ne potrebbe essere uno buono che con qualche riforma addirittura chissà dove arriva… Assolutamente no! A proposito di analisi, come è stato detto, possiamo dire che in questa fase l'imperialismo richiede un approfondimento di analisi, ma spinge anche a farsi delle domande: come si fa sotto l'imperialismo a diventare “indipendenti”, come fanno i curdi a diventare indipendenti sotto la fase imperialista, laddove tutti o quasi i paesi imperialisti convergono contro il popolo curdo… come per il popolo palestinese e tanti altri popoli… è stato detto che ci sono oltre 50 guerre in giro per il mondo… anche qui non è che se ne sappia tanto di queste guerre, in particolare ce ne sono alcune, come quella di cui abbiamo detto alcune volte, e la congiura qui è ancora più intensa, cioè quella che c'è all'interno dell'india… l'India di Modi è il paese che acquista più armi di tutti nel mondo, ma non sta facendo la guerra [ad altri paesi…] contro chi la fa allora? a chi servono queste armi? al governo per fare la guerra contro il proprio popolo, e a proposito di droni, una delle ultime notizie che si trovano anche su Internet e altre notizie si trovano comunque sui siti della stampa indiana, dice che sono stati usati per bombardare uno degli stati dove la popolazione si ribella costantemente, in Dandakaranya, e altri nomi che suonano strani perché noi li sentiamo per la prima volta: adesso stiamo imparando quelli ucraini perché l'imperialismo man mano che occupa tutti questi paesi dove fa la guerra, insegna anche a noi la geografia… sulla pelle dei morti, giovani donne e bambini.

Quindi noi abbiamo un compito gravoso, lottare contro il nostro imperialismo. Non è facile mettere insieme le forze, perché il governo della borghesia dominante utilizza tutti i mezzi ed è sostenuto fortemente dalla classe della borghesia anche a livello mondiale… non dal popolo italiano, tra virgolette, dalle popolazioni, dalle masse popolari che spesso se ne infischiano della loro politica e spesso lo dimostrano anche quando non vanno a votare - tra le altre cose se più della metà quest'anno non è andata a votare un motivo ci sarà, non è certo quello che si stanno preparando per fare chissà quali sconquassi ma è oggettivamente una non fiducia diciamo rispetto al governo… e torniamo al governo Draghi, all'imperialismo in cui Draghi in persona, diciamo così, ha rappresentato fino da oggi per tutti, anche a livello internazionale, la garanzia che gli affari vadano bene, che non ci siano spread che salgono che rovinano l'economia borghese, padroni che altrimenti non possono esportare quello che producono: automobili, lavabiancheria eccetera… difficoltà che l'imperialismo riversa sulle masse popolari, ma per forza di cose si deve scaricare … e quindi la giovane compagna del Laboratorio Sociale Malaspina ha ragione quando dice che si tratta di guerra di classe e di guerra civile… perché se non guardiamo in faccia le cose, come facciamo ad approcciarci ad una opposizione reale, concreta… guerra di classe e guerra civile contro il governo italiano, in particolare, il nemico principale per noi rimane il governo italiano…

E quando parliamo nelle assemblee con i lavoratori di queste cose si fanno esempi concreti sulla loro vita: il governo italiano aumenta le spese militari, però prova a tenere a bada con i 200 € che non bastano, ma ne arriveranno altri 200… o con il reddito di cittadinanza, che diventa argomento di discussione fra i partiti perché ci sono quelli che pensano che lo devono levare per sostenere meglio le industrie, le imprese che “hanno bisogno di soldi” e “devono migliorare la loro produzione” e questo è un problema di classe e a questo risvolto sociale e di classe dobbiamo rispondere e qui siamo noi ad avere il problema della classe… ma intanto ci si organizza per andare tra le masse, per esempio con iniziative nei quartieri popolari di cui tutti parlano ma poi si devono fare… a che serve solo dire come si risponde al governo? come vogliamo alimentare la ribellione popolare o contribuire ad alimentarla?

Visto che le cose possono solo peggiorare: hanno detto, appunto, che il reddito di cittadinanza lo tolgono, e soprattutto se davvero la Meloni arriva al governo – dicono che stia già facendo la lista dei ministri, ma questo si vedrà! – o aumenta la sua pressione verso il governo, questo è molto probabile e quindi aumenta di molto la povertà in questo paese, altro che 5,6 milioni, a proposito di dati, diciamo saranno molti di più e stiamo sempre parlando di dati ufficiali, perché poi ci sono quelli non ufficiali… e così l'attacco contro le donne! pensate che le decisioni dell'imperialismo mondiale, in America, che tolgono il diritto all’aborto alle donne, non sia un fatto di cui la borghesia in Italia, ma anche in altri paesi, approfitterà? Anche questo si scaricherà sulle masse… tutti i problemi, perché l’imperialismo deve tenere a bada la reazione popolare e tutte le sue “libertà”, soprattutto contro la libertà di organizzarsi, organizzarsi… è per questo che gli arresti di questa mattina ci devono far pensare, perché è l'organizzazione che fa paura alla borghesia che fa di tutto per disorganizzare e noi dobbiamo fare sempre al contrario, organizzarci, organizzarci, è una fatica immane… approfittiamo del campeggio NoMuos di inizio agosto dove possiamo parlare ulteriormente di come la guerra abbia riportato al centro il Mediterraneo, altro che periferia come diceva precedentemente qualcuno, come terreno di scontro aperto, tra le altre cose, per il gas … Italia, Algeria, scontro diretto tra Turchia e Grecia che si sparano già addosso per il giacimento Zohr… e quindi di come la Sicilia diventa punto su cui possiamo ragionare, di come la guerra impazza e come anche da questo punto di vista avremo lezioni da apprendere e cose da approfondire… collegandoci anche livello nazionale, alle iniziative che si prospettano anche da settembre tra cui la proposta di una assemblea nazionale a Roma per il 17 assemblea proletaria anticapitalista che riprenda e aggiorni la linea del patto d'azione per il fronte unico di classe…


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