giovedì 28 novembre 2019

pc 28 novembre - L'imperialismo italiano, con l'ENI in prima fila, in cerca di nuove fonti di approvvigionamento energetico: il governo Conte bis, oltre il SI al TAP, firma l'intesa con la Grecia per il gasdotto Eastmed..

....sempre all'insegna della corruzione, della criminalità e del disastro ambientale, connaturate al profitto capitalista.

Dal movimento NO TAP: dopo il terremoto in Albania di questa notte, quali effetti potrebbe avere sul gasdotto TAP un evento del genere?

Sulle energie rinnovabili dipenderanno nuove alleanze interimperialistiche per gli stati imperialisti europei.




Il gasdotto Eastmed è al centro dell'area geopolitica strategica euromediterranea e mediorientale dominata dal quadrumvirato sul gas composto da Israele, Grecia, Cipro ed Egitto (con i favori degli Usa ed osteggiato dalla Turchia), alternativo alla dipendenza russa..
In una prima fase, il governo italiano, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari, aveva sottolineato la contrarietà non all’infrastruttura in sé ma solamente al tratto finale che porterebbe sulle coste salentine il secondo gasdotto, dopo quello del Tap. “Sicuramente in questo momento il governo non ha alcuna sensibilità per realizzare un tatto finale quale Poseidon originariamente progettato”, erano state le parole di Conte (Poseidon è il gasdotto di collegamento offshore tra Grecia ed Italia. Nasce come l’ultimo tratto del gasdotto EastMed, e dovrebbe avere una lunghezza approssimativa di 200km lungo il Mar Ionio).

Dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il premier ellenico, Kyriakos Mitsotakis, ora c'è stata la firma dell'accordo tra il ministro Patuanelli e il sottosegretario greco all’energia Thomas: “La firma del Memorandum con il governo ellenico – ha dichiarato il ministro Patuanelli – pone le basi di una più stretta cooperazione tra i due Paesi nello strategico settore dell’energia, contribuendo così all’Unione energetica europea. Sarà ora possibile rafforzare la collaborazione tra i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione del gas e dell’elettricità dei due Paesi, mediante nuovi accordi di cooperazione e partenariati strategici industriali, anche in vista del piano di privatizzazione del governo greco”. 
Le imprese italiane correranno a fare profitti sulla costruzione di un impianto sotterraneo di stoccaggio del gas in Grecia, oltre a quelli sulle altre reti di distribuzione di elettricità.
L’Eastmed sarà in assoluto il gasdotto più lungo grazie alle sue 1.250 miglia attraverso condotte terrestri e sottomarine, del costo di sei miliardi di euro. Una mega infrastruttura capace di trasportare fino a 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno anche per via del fabbisogno europeo, che accusa un trend di crescita di 100 miliardi di metri cubi annui entro il 2030. Il primo tratto si snoderà a circa 170 chilometri dalla costa meridionale di Cipro e si estenderà per duemila chilometri fino a Otranto (stando al progetto iniziale), attraverso Creta e la Grecia continentale. I lavori dureranno cinque anni.


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