lunedì 25 novembre 2019

pc 25 novembre - NESSUNA DISCONTINUITÀ: La ministra Lamorgese: “Esprimo la mia solidarietà al senatore Salvini”

La capo del Viminale Mezz’ora in più, ha espresso vicinanza all'ex ministro per la statuetta che lo ritrae nell'atto di sparare ai migranti.
“Esprimo la mia solidarietà al senatore Salvini”. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese - ospite a Mezz’ora in più su RaiTre - riguardo alla scultura comparsa a Napoli che ritrae Matteo Salvini nell’atto di sparare a due migranti. “Questi sono i segnali a cui dobbiamo prestare particolare attenzione. Ho letto che l’autore di questa immagine ha detto che è una provocazione. Ma non è così che si fanno le provocazioni, anzi, così si stimola ulteriormente l’odio, non sono provocazioni civili”. La scorta alla senatrice a vita Liliana Segre è stata decisa, in accordo col prefetto di Milano, dato il “clima di intolleranza e odio”. “Non è che ne avesse bisogno, ma certamente c’è un clima di intolleranza e di odio”, e “ovviamente” questo “può determinare la necessità di avere molta attenzione. La senatrice
gira molto, va nelle scuole, dà le sue testimonianze davanti a numeri elevatissimi di studenti… secondo me è giusto e corretto dare una forma di protezione senza voler esagerare”. E le minacce a Ilaria Cucchi? “Non mi sembra ancora una situazione da attenzionare in maniera specifica come è stato con la senatrice Segre, ma monitoreremo”, ha risposto Lamorgese.
Quanto al naufragio di Lampedusa e alle navi umanitarie nel Mediterraneo, Lamorgese ha sottolineato i “segnali positivi arrivati dalla Ue”. “Con l’accordo di Malta io rilevo che in queste ultime ore c’è stato un grande passo avanti. Da Francia e Germania è stato chiesto a Italia e Malta di fare una richiesta congiunta per la suddivisione dei migranti. Per me è un segnale positivo, sta cambiando l’orientamento per affrontare il problema. È un problema europeo”. La Open Arms e la Ocean Viking approderanno “presumibilmente” in Italia. Il porto sicuro loro assegnato sarà Messina? “Stiamo verificando”, ha risposto.  Sul suo essere un ministro tecnico, Lamorgese ha commentato: “Anche quando vado in Consiglio dei ministri cerco di essere me stessa. Ho le mie esperienze, sono stato prefetto a Milano, prima capo di gabinetto a Venezia e ho preso le mie decisione. È vero che sono una figura tecnica ma quando si è nominato ministro si è ministro a tutto tondo: io seguo la mia linea, che è quella del dialogo, della condivisione, perché è la mia linea, il mio essere e fino ad ora sta andando abbastanza bene”. L’intervista ha toccato anche il tema della violenza sulla donne, alla vigilia della Giornata internazionale dedicata a questo argomento. ”È un problema grave che abbiamo affrontato”. “Abbiamo forze di polizia particolarmente impegnate su questo fronte. Devono parlare con le vittime e insegnare loro che la vita può cambiare denunciando”. Riguardo alla sicurezza nella Capitale, Lamorgese ha detto: “Secondo me vanno messe varie iniziative in campo. Abbiamo suddiviso Roma in 20 aree operative, dando un segnale con questa task force, alle singole aree e alle loro specificità. Abbiamo messo a disposizione 250 uomini”. “Per quanto riguarda i dati sulla droga che in alcune zone sono altissime, io do come motivazione il fatto che a Roma c’è un tasso di disoccupazione molto alto”, ha aggiunto. Per ripristinare la legalità nelle periferie delle città - ha detto la titolare dell’Interno - “occorre lavorare con una sinergia tra le amministrazioni, i comuni e la politica che devono mettere risorse per le periferie”. Ad esempio per gli immobili occupati bisogna” mettere in campo una “sinergia”, va bene liberare gli immobili “ma se ci sono situazioni di fragilità, con donne e bambini regolari, dobbiamo trovare delle soluzioni non è che possiamo chiudere il palazzo e buttarli per strada”, altro discorso se si tratta di immigrati “irregolari”.

Nessun commento:

Posta un commento