Cameri, il Governo proseguirà gli investimenti sulla fabbrica degli F35 con il pieno appoggio di tutti i partiti di destra e di falsa "sinistra".
Cameri resta al centro del programma F35.
Il governo si impegna
«a continuare nella valorizzazione degli investimenti già effettuati
alla Faco e della sua competitività quale polo produttivo e logistico
internazionale». Il vincolo è inserito al terzo punto della mozione di
maggioranza sull’acquisto dei super caccia approvata alla Camera. Il
testo è stato presentato a prima firma da Alberto Pagani (Pd) e da altri
colleghi di partito, tra cui il deputato del Vco Enrico Borghi, ma
anche del M5S, di Leu e di Italia viva. Bocciate le altre proposte delle
opposizioni, favorevoli al passaggio sul ruolo di Cameri però orientate
verso un’accelerazione. Nel documento approvato si stabilisce di
definire i prossimi sviluppi del piano «valutando» una serie di fattori:
«I mutamenti del contesto geopolitico, le nuove tecnologie, i costi che
si profilano, gli impegni internazionali assunti dall'Italia». Si
chiede anche di considerare la «piena rispondenza» dei velivoli ai
requisiti delle forze armate e di informare il Parlamento
sull’evoluzione del programma. In sostanza si va avanti. «Il termine
“valutare” - spiega infatti Borghi - si riferisce al fatto che le
decisioni finali sui numeri spettano al Consiglio supremo di difesa. Il
programma però è confermato, così come l’attività della Faco. Nella
discussione ho chiesto che venisse citato proprio il sito di Cameri come
perno per il futuro dell’operazione, che ha risvolti internazionali».
Borghi è peraltro membro della commissione Difesa e domani mattina con
una delegazione sarà in visita ufficiale allo stabilimento: «E' giusto -
aggiunge il deputato - avere inserito riferimenti sulle ricadute
industriali e occupazionali». La mozione è contestata dalla Campagna
«Taglia le ali alle armi», che l’ha definita «generica e senza coraggio.
Non prende alcuna posizione, ma in pratica avvalora la continuazione
del programma secondo i piani già stabiliti».
«A servizio della morte» Anche don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi, si è sempre espresso contro la produzione e l’acquisto degli F35: «La loro tecnologia è a servizio della morte».
«A servizio della morte» Anche don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi, si è sempre espresso contro la produzione e l’acquisto degli F35: «La loro tecnologia è a servizio della morte».
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