sabato 30 novembre 2019

pc 30 novembre - "Lanciamo una molotov all’Anpi" - il riciclo dei gruppi neonazisti.. e neo fascisti è un riciclo armato

Esso avviene all'ombra di Salvini e del suo stato in formazione e nell'apparato stesso dello Stato borghese - il tutto si chiama moderno fascismo - benchè anche a sinistra, pure 'estrema', si banalizza per difendere e diffondere elettoralismo, pacificismo, economicismo

Le notizie dalla stampa borghese
Trovati fucili e pistole nella casa del nazi albese finito nell’inchiesta “Ombre Nere”
Si conoscevano via internet nella chat «Militia», volevano costituire un movimento filonazi, xenofobo, antisemita: il «Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori». Con struttura interna, responsabili territoriali, simbolo e programma dichiaratamente negazionista. All’alba di ieri i poliziotti (Digos, Postale, artificieri, con unità cinofile) si sono presentati anche in un cascinale di Langa, dove abita un pregiudicato di 32 anni. In casa aveva materiale di propaganda nazista e soprattutto fucili e pistole (anche ad aria compressa), spade katana, machete, balestre, tirapugni, un
fucile d’assalto M16 ad aria compressa. Tutto sequestrato. Ma le perquisizioni sono avvenute anche
in altre parti d’Italia (da Siracusa a Milano, da Nuoro a Verona): 19 militanti di estrema destra denunciati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere. L’operazione «Ombre Nere» è stata avviata dalla polizia di Enna.
Tra le persone coinvolte, anche un ex legionario, esponente di spicco della 'ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e referente di Forza Nuova in Liguria. Secondo le indagini il gruppo aveva contatti con altre formazioni xenofobe europee.           

Tre genovesi e un pregiudicato di ’ndrangheta di Imperia, dirigente di Forza Nuova, fra gli indagati di un’inchiesta su un gruppo di fanatici hitleriani. Nel mirino la sede dei partigiani del capoluogo ligure
Intrecci con Forza Nuova e la ‘ndrangheta a Imperia, vita da incensurati con simpatie per Fratelli d’Italia a Genova. Sono quattro le persone indagate in Liguria nell’ambito dell’operazione ‘Ombre Nere’ della Procura di Caltanissetta, rivolta a una rete di persone accusate di voler creare un partito nazista con ramificazioni in diverse città d’Italia.

E proprio Genova, insieme a Milano, sarebbe stato uno dei primi obiettivi da colpire con un’azione dimostrativa: “Potremmo lanciare una molotov all’Anpi” si sente in una intercettazione nella quale un altro nazista aggiunge “da far lanciare magari a un marocchino per depistare”.
L’inchiesta “Ombre nere” è stata avviata due anni fa a Enna e ha coinvolto anche le questure di Siracusa, Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Cremona, Livorno, Messina, Torino, Cuneo, Padova, Verona, Vicenza, Nuoro. Sono 19 gli indagati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere: una galassia di soggetti accomunati «dal medesimo fanatismo ideologico», spiegano gli inquirenti, ed intenzionati a costituire un movimento d’ispirazione apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita chiamato “Partito Nazionalsocialista italiano dei lavoratori”.
Gli agenti della digos sono intervenuti ieri mattina all’alba in tutta Italia. Tra i perquisiti in Liguria spicca il nome di Pasquale Nucera detto “Leone”, pluripregiudicato calabrese di 64 anni con un passato da pentito della ‘ndrangheta, oggi impegnato con un agriturismo nelle campagne della zona di Dolceacqua.
Non solo: nell’estremo ponente ligure è tra le figure di riferimento del partito di estrema destra Forza Nuova, di cui a inizio 2018 era diventato vicecoordinatore nella provincia di Imperia. Secondo gli investigatori dell’operazione avrebbe un ruolo da addestratore delle ‘milizie’ di chiara matrice filonazista, xenofoba e antisemita di cui si progettava la creazione.
A Genova sono state invece tre le persone indagate, tutte residenti nell’area urbana: si tratta di Alessandro Piga, 65 anni, Claudio Testa, 58 anni e Olga Giorgi, 66 anni. I tre genovesi non hanno precedenti penali. Nelle loro abitazioni, durante le perquisizioni di ieri mattina, la digos della Questura di Genova ha trovato parecchio materiale propagandistico di stampo fascista: volantini, croci celtiche, calendari, busti di Mussolini, ma anche coltelli e armi finte.
Agli indagati sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari. I tre indagati genovesi non hanno legami con le organizzazioni di estrema destra cittadina, ma dai social di alcuni di loro emerge chiaramente una vicinanza all’ideologia di Fratelli d’Italia.
I 19 decreti di perquisizione domiciliare sono stati emessi dalla procura distrettuale di Caltanissetta d’intesa con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Dalle indagini risulta la creazione di una chat chiusa chiamata “Militia”, finalizzata all’addestramento dei militanti. Nei dialoghi tra gli indagati si fa riferimento a una disponibilità di armi ed esplosivi.

Indagine su partito filonazista, quattro indagati in Liguria
Coinvolti tre incensurati genovesi e un pentito di 'ndrangheta a Imperia
L’inchiesta sui filonazisti incrocia la n’drangheta. Tra i 19 perquisiti nell’ambito dell’operazione ‘Ombre Nere’ della Procura distrettuale di Caltanissetta - che ha fatto emergere una rete di persone intenzionate a creare un partito nazista con ramificazioni in diverse città d’Italia - c’è anche Pasquale Nucera detto “Leone”, ex pentito e vice coordinatore di Forza Nuova nella provincia di Imperia.
Tre i genovesi coinvolti: si tratta di Alessandro Piga, 65 anni, Claudio Testa, 58 anni e Giorgia  Olghi, 66 anni. Sono tutti indagati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere.
L'inchiesta è stata avviata due anni fa a Enna e ha coinvolto le questure di Siracusa, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Cremona, Genova, Imperia, Livorno, Messina Torino, Cuneo, Padova, Verona, Vicenza e Nuoro. I 19 decreti di perquisizione domiciliare sono stati emessi dalla procura distrettuale di Caltanissetta d'intesa con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. L'attività è stata svolta sotto il coordinamento della Direzione centrale polizia di prevenzione - Servizio per il Contrasto dell'estremismo e del terrorismo interno e con la collaborazione del della Polizia postale.
Pasquale Nucera, pluripregiudicato calabrese, esponente di spicco della 'ndrangheta con un passato da  collaboratore di giustizia, è stato tra i leader di Forza nuova nel ponente ligure. Secondo gli investigatori dell’operazione Ombre Nere avrebbe avuto un ruolo da addestratore delle 'milizie' di matrice filonazista, xenofoba e antisemita.
I tre genovesi coinvolti nell’inchiesta non hanno invece precedenti penali. Nelle loro abitazioni, durante le perquisizioni di questa mattina all’alba, la digos della Questura di Genova ha trovato parecchio materiale propagandistico di stampo fascista: volantini, croci celtiche, calendari, busti di Mussolini, ma anche coltelli e armi finte. Agli indagati sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari. Alcuni di loro sui social condividevano post ufficiali di Fratelli d'Itali

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