Landini ogni tanto fa il pesce in barile e fa finta di meravigliarsi del fatto che il governo e i padroni non rispettano gli impegni presi.
Davanti all'evidenza oramai non si può continuare a fare appelli, a chi poi? Se, a quanto dicono, la maggior parte degli operai dello stabilimento sono iscritti alla Fiom? Gli appelli si possono lanciare in questo caso dopo aver fatto il primo passo in proprio e cioè l'occupazione della fabbrica, prima appunto, che "vengano smontate le linee, che vengano portate via le produzioni"!
02 Luglio 2011 | 13:57 |
FIAT: TERMINI, LANDINI "TORNI AD ESSERE QUESTIONE NAZIONALE"
SIRACUSA "Il piano Marchionne in Sicilia l'unico effetto che sta avendo é di voler chiudere entro fine anno Termini Imerese, ed é l'unico grande produttore in Europa che sta chiudendo degli stabilimenti. Io trovo che non sia accettabile perché lui ha detto che in Italia si fanno tanti investimenti ma non ne ha fatto neanche uno, é aumentata la Cassa integrazione". Lo ha detto il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, stamattina a Siracusa a margine di un convegno sulla festa per i centodieci anni del sindacato. "Per questo vorrei lanciare da qui un appello - ha aggiunto - la questione legata allo stabilimento Fiat di Termini, deve tornare ad essere questione nazionale e si deve sapere che se non ci saranno soluzioni vere nei prossimi mesi che diano garanzie occupazionali a tutti i lavoratori sia della Fiat e dell'indotto, non siamo disponibili ad accettare che vengano smontate le linee, che vengano portate via le produzioni. Il governo - ha sottolineato - ci ha raccontato che sarebbe aumentata l'occupazione, che c'erano pronte tante soluzioni che avrebbero addirittura portato a incrementare l'occupazione, cosí che sarebbe stato quasi assai piú utile chiudere lo stabilimentó. 'Salvo poi scoprire - ha concluso Landini - che alcuni di questi imprenditori sono finiti nei guai con la giustizia, mentre altri non pagano gli stipendi. (ITALPRESS)
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