Qui l'intervento di Dana del Centro sociale askatasuna ai mocrofoni di Radio onda d'urto
“Il PM, Antonio Rinaudo, ha richiesto l’arresto per tutti i compagni e le compagne dell’Askatasuna,
ottenendo la misura del carcere per due di loro, uno dei quali si trova
gia in detenzione, l’altro invece non è ancora stato rintracciato, –
dice Dana, del Cs Askatasuna – sono state respinte le accuse verso una
giovane compagna e verso la maestra Lavinia, che ha perso il lavoro, la
questura avrebbe voluto concludere la propria vendetta facendola pure
arrestare.”
Il tutto si inserisce in un clima di repressione che da anni viene fatta nella città di Torino.“Dal
2011 in poi, dai fatti della Val Susa e la grande marcia del 3 luglio,
c’è stata una sperimentazione, un laboratorio di repressione dettato
dalla necessità di piegare quel movimento.” Centinaia sono stati i
processi e gli arresti.
Parallelamente alla repressione del movimento NoTav la repressione si è
spostata anche sulle lotte che vengono svolte nella città di Torino.
“C’è una grossa partita che noi giochiamo consapevoli del nostro ruolo, dei nostri limiti e della nostra forza. Continuando
ad avere la volontà di portare contraddizione e provocazione e portare
il conflitto dove ha senso che ci sia. E’ l’ennesima operazione per la
quale siamo ampiamente preparati e pronti per reagire.”
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