mercoledì 1 settembre 2021

Denuncia politica - Ventimiglia - ancora un migrante ucciso dalle leggi razziste dei paesi imperialisti Italia e Francia

la notizia 

Ventimiglia, migrante di 17 anni folgorato sul tetto del locomotore di un treno francese Il corpo è stato recuperato all'interno di una galleria in località Teglia dove il treno si era fermato. Aveva 17 anni, ed era del Bangladesh.

La cronaca della tragedia
E' successo nel primo pomeriggio di oggi nel buio di una galleria ferroviaria in località Peglia, a Ventimiglia (Imperia). Il macchinista ha fermato il convoglio nel tentativo disperato di salvare la vita a quel ragazzo che aveva visto saltare sul treno, appena partito dalla stazione della città di confine. Quando l'hanno tirato giù dal treno, hanno trovato un foglio, con data di nascita e nazionalità e l'invito a comparire in una questura italiana.

Ma il diciassettenne non ha obbedito e nella speranza di raggiungere la propria meta è saltato sul convoglio, rimanendo folgorato da quei 3 mila volt di potenza elettrica che alimentano il locomotore. Il cadavere del giovane è stato recuperato dai vigili del fuoco che hanno dovuto attendere lo smaltimento della tensione di accumulo della linea per poter intervenire in sicurezza.

Sono venti nel giro di pochi anni i migranti che hanno trovato la morte cercando di attraversare il confine e dei quali è stato ritrovato il cadavere. La più giovane si chiamava Milet Tesfamariam, era eritrea e aveva appena 17 anni. E' morta investita da un tir mentre stava percorrendo a piedi una galleria autostradale al confine con la Francia. Ancora pochi metri di cammino, nel tardo pomeriggio di una giornata autunnale, e avrebbe raggiunto la sua meta.

Il più 'anziano' è stato un migrante iracheno di 36 anni, morto investito da un treno mentre camminava lungo la ferrovia: è stato travolto proprio all'imboccatura della galleria di zona Peglia a Ventimiglia dove oggi si è verificata l'ennesima tragedia.

Alcuni sono morti annegati cercando di nuotare fino alle acque francesi di notte, altri sono precipitati dal 'Col de Mort', un pericoloso sentiero tracciato su un costone di roccia a picco sul mare che sovrasta il punto di confine tra Italia e Francia a Ventimiglia, altri ancora a piedi di notte in autostrada vengono investiti dai mezzi pesanti o lungo i binari travolti dai treni, oppure ancora soffocati nelle paratie delle carrozze ferroviarie, folgorati dall'elettricità sui tetti dei convogli. Sono decine e decine i migranti che ci provano, pagando i passeur che li accompagnano sul Col de Mort o indicando i punti dove è possibile 'saltare' sui treni. 
 
proletari comunisti fa appello a estendere la denuncia e rilanciare la mobilitazione a Ventimiglia - dove negli anni scorsi vi sono state numerose iniziative di solidarietà e sostegno ai migranti represse dallo stato imperialista e dalle amministrazioni locali, 
il governo Draghi/Lamorgese ha continuato sulla strada dettata dai fascio populisti Salvini/M5stelle nei governi degli anni precedenti, per questo è essenziale che si creino reti stabili di lotta antirazzista e sostegno ai migrati ai luoghi di frontiera.

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