venerdì 3 settembre 2021

Politica proletaria - No Vax quattro gatti parafascisti amplificati da governo e mass media - ma nel nostro campo c'è chi semina confusione

Tutti  scrivono che le manifestazioni no vax di mercoledì sono state un flop. Chiaramente non si dice che queste manifestazioni si fondavano su fake news, annunci in internet di gruppi fascisti e reazionari che costituiscono la sostanza militante dei cosiddetti “no vax”, gruppi che cavalcano la tigre di parti ignoranti, individualiste e degradate delle persone.

I no vax sono un infima minoranza che si ciba dell’esistenza di una rete internazionale e nazionale che è parte integrante, base di massa di tendenze fascio populiste nel mondo, dei Trump, dei Bolsonaro, ecc.

Proprio per questo è giusto e sacrosanto in tempo di pandemia considerare queste posizioni non sono solo opinioni ma – come si dice per i fascisti – non sono opinioni ma crimini.

Naturalmente tocca ai proletari, alle masse popolari e nelle loro fila le realtà intellettuali contribuire alla campagna per la vaccinazione di massa, per la valorizzazione dei vaccini, come arma necessaria e indispensabile per fronteggiare la pandemia.

In questo, il governo, i suoi ministri, lo Stato e i suoi rappresentanti hanno gravi responsabilità nell’organizzazione della campagna per la vaccinazione di massa che registra forti ritardi ed inefficienze ancora in realtà estese del nostro paese.

Questo decisamente contro la volontà, la posizione della grande maggioranza degli operai, dei lavoratori nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nella sanità, nella scuola, nelle grandi e piccole città del nostro paese che vogliono la vaccinazione di massa e spesso sono in grande difficoltà per

ottenere le due dosi necessarie.

Il governo e il suo Ministero degli Interni, insieme alle TV e alla grande stampa borghese amplificano il nemico no vax, gli fanno una propaganda indiretta, l’alimentano, autorizzando e coprendo manifestazioni apertamente reazionarie e mobilitando un apparato repressivo assolutamente sproporzionato e inutile, inadeguato per affrontare lo stesso problema.

Anche nelle scuole la grande maggioranza degli insegnanti, personale scolastico comprende la necessità della vaccinazione e si apprestano a sostenere l’apertura delle scuole, assolutamente giusta e necessaria, osservando le norme elementari perché essa si svolga in sicurezza a partire dal fronte pandemia. Questo permetterà di sviluppare il necessario conflitto e lotta nelle scuole contro l’insieme dei problemi che c'erano e restano per responsabilità di tutti i governi della borghesia in questi anni

Non ci sono dubbi né possono esserci tra le fila dei lavoratori che in questa fase il problema della vaccinazione debba essere affrontato innanzitutto dallo Stato e dal governo e non unilateralmente da padroni o scaricato interamente sulle Istituzioni sanitarie e scolastiche.

In questo senso la vaccinazione obbligatoria è uno strumento necessario che agevola la risoluzione e trattazione dei problemi, e soprattutto è l’arma che permette di ulteriormente isolare i no vax e le parti più arretrate che esprimono resistenze alla vaccinazione.

Quindi, mercoledì secondo noi ci sono stati due flop: il flop dei no vax e il flop dello Stato borghese e della grande stampa che ne aveva inventato la forza e la consistenza e in qualche maniera contribuito ad una falsa polarizzazione e confusione.

Ribadiamo. Per proletari comunisti le forze organizzate no vax vanno trattate alla pari dei fascisti, dato che principalmente questo sono. Noi siamo per il divieto di manifestare, l’oscuramento dei siti, della propaganda reazionaria, la giusta e necessaria repressione di chi cavalca la tigre no vax, per ricostruire una presenza politica fascista nel paese da usare poi, come per il razzismo, ecc., in forme antioperaie e antipopolare.

Naturalmente ci preoccupano quanti nelle fila del movimento sindacale, delle forze di opposizione ultimamente hanno colto i diversi problemi e criticità della vaccinazione, della situazione nelle scuole, sanità, posti di lavoro per coprire, giustificare le proteste e gettare confusione sulla questione.

Il green pass da presunto “cavallo di Troia” del governo per imporre una vaccinazione obbligatoria che non ha il coraggio di pianificare è diventato invece, in mano ad alcune componenti anche del sindacalismo di base, per schierarsi con i non vaccinati, per difenderne direttamente o indirettamente le ragioni e schierarsi non con la maggioranza degli operai, lavoratori e delle masse popolari, ma contro gli interessi generali e particolari delle masse sul fronte della pandemia.

Esistente o no una legge per la vaccinazione obbligatoria, sarebbe comunque necessario nella sanità e nella scuola che coloro che non vogliono vaccinarsi e contrastano la vaccinazione siano isolati e messi in condizione di non nuocere, perchè fondati su ragioni individualiste che rompono l’unità dei lavoratori, la coscienza collettiva e di classe e ostacolano che sia nella sanità che nella scuola vi sia un fronte compatto per pretendere dal governo una lotta a fondo contro la pandemia, con soluzioni urgenti in merito a “classi pollaio”, trasporti, ecc. togliendo ogni alibi.

Nelle fabbriche la grande maggioranza e in particolare la parte più avanzata della classe operaia che lotta, sia pur non come vorremmo noi, sostiene la vaccinazione e non esprime alcuna contrarietà anche al provvedimento inadeguato del green pass. Certo, non vuole che i padroni abbiano mano libera nella gestione di questo, certo, soluzioni come quelle del green pass nelle mense sono inutili e anche dannose. Il problema resta a monte della mensa, bisogna ulteriormente modificare i protocolli per tutelare salute e sicurezza in tutti i posti in cui lavorano e vivono gli operai.

Ma non ci devono essere dubbi e seminare dubbi che posizioni non vax e rifiuto della vaccinazione anche in fabbrica sono inaccettabili e da combattere con i mezzi della persuasione della decisione collettiva in assemblee e iniziative.

Chi nel nostro campo dice che il 'green pass' è un falso problema che divide i lavoratori senza battersi apertamente per la vaccinazione di massa difende quei lavoratori che sono la parte degradata innanzitutto come coscienza, che esiste tra i lavoratori. lavoratori che non hanno a cuore la sicurezza in fabbrica ma solo il proprio tornaconto personale. Questi sono nelle fila dei lavoratori la naturale base di massa dei Salvini, dei Meloni, e in generale sono coloro che se ne fottevano e se ne fottono della situazione in fabbrica, della lotta collettiva e del peso che devono avere i lavoratori nei confronti di padroni e governo. 

Il flop no vax aiuta a fare ulteriormente chiarezza. Ma naturalmente chi nelle fila del sindacalismo di base o di altre realtà di movimento sceglie di giustificare, coprire e confondere le acque, è necessario che vengano anch’essi criticati, combattuti e messi in condizione di non nuocere.

info/contatti commenti inviare a pcro.red@gmail.com

PS. In altri articoli sono affrontati il problema dei vaccini e dei loro limiti; combattuta e criticata l’ideologia e l’idea della “libertà di scegliere” in questo campo, che è esattamente la parola d’ordine della reazione fascista e oscurantista.

Nessun commento:

Posta un commento