venerdì 30 novembre 2018
pc 30 novembre - ANPI contro il decreto liberticida e razzista sulla 'sicurezza' Salvini/Di Maio/Parlamento nero
L’Anpi, a poche ore dal via libera definitivo del provvedimento voluto dal Carroccio e sul quale il governo Lega-M5s ha ottenuto la fiducia,
ha lanciato un appello per “una resistenza civile e culturale
unitaria”. “Non si può restare inerti”, è il messaggio. Anche la Caritas si è unita all’Anpi: “Il vero rischio è aumentare la propensione all’illegalità”. L’associazione Terre des Hommes
si è invece rivolta direttamente al presidente della Repubblica per
chiedere che non firmi il decreto: “Grande preoccupazione per la
condizione dei minori non accompagnati”. Nelle scorse ore a contestare
la nuova legge erano stati i sindaci dell’Anci e parte
dell’opposizione.
A rilanciare la protesta oggi è stata l’Anpi. “È davvero
incredibile”, si legge nel testo diffuso dall’Associazione nazionale
partigiani guidata da Carla Nespolo, “che sia accaduto
un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo così pesante al diritto
di asilo, all’accoglienza, all’integrazione. A un modello che ha
portato ricchezza e convivenza civile a quelle comunità che hanno avuto
la responsabilità e il coraggio di sperimentarlo. Questa legge,
oltretutto, non risolve affatto il problema del controllo
dell’immigrazione clandestina, bensì l’aggrava – come stanno denunciando
in queste ore non pochi sindaci, anche del M5s – con un carico di lavoro per i Comuni insopportabile“. Il riferimento è alle critiche dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, espresse dopo l’approvazione del decreto. “Non si può restare inerti“,
conclude il testo. “Non ci si può rassegnare a questo declino, alle
pratiche ignobili contro la vita e la dignità dei migranti cui dovremo
assistere – ammonisce l’Anpi – Facciamo appello alle coscienze delle
cittadine e dei cittadini: che l’indignazione sia permanente, che non
manchi occasione di riempire piazze e strade per un’Italia
autenticamente umana. . È ora di una straordinaria assunzione di responsabilità
L’Anpi c’è e con lei tante associazioni che continuano nel loro
quotidiano lavoro di stimolo sociale e costituzionale. L’umanità al potere! Adesso”.
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