venerdì 10 maggio 2019

pc 10 maggio - Info solidale: Vignola, incendiata l'auto di un sindacalista Si.Cobas presso Italpizza. Toccano Uno Toccano Tutti

Il rogo nel cuore della notte, sul posto i vigili del fuoco. Non ci sono dubbi sull'origine dolosa del rogo. Indagano i carabinieri
09 Maggio 2019 
VIGNOLA. Incendio doloso nella notte a Vignola. Ignoti hanno appiccato il fuoco all'auto di proprietà di uno dei delegati sindacali Si. Cobas presso Italpizza. L'auto era parcheggiata davanti casa, il rumore del rogo ha svegliato il proprietario e i vicini che nulla hanno potuto se non chiamare i vigili dle fuoco. L'auto è andata praticamente distrutta. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno avviato le indagini.
Questa la nota ufficiale con la ricostruzione dell'accaduto fornita dal sindacato Si. Cobas
"Questa notte è stata incendiata l'automobile di uno dei delegati sindacali del S.I. Cobas, rappresentante dei lavoratori ad Italpizza. Poco dopo le due di notte i vicini si sono svegliati per un forte rumore di vetri rotti sotto le loro finestre, trovando l'auto già in fiamme. Solo grazie all'intervento tempestivo dei vigili del fuoco l'incendio non si è propagato alla casa, la cui porta si
trova ad appena due metri dal punto di origine. - viene spiegato - All'interno della casa si trovava anche la moglie del nostro delegato, una giovane donna al nono mese di gravidanza: colpire una coppia che attende per la prossima settimana la nascita di un figlio è un gesto di una infamia che lascia senza parole".
E prosegue "Non ci sono dubbi sull'origine dolosa dell'incendio. Questo attentato giunge nello stesso giorno in cui la procura di Modena emette oltre 30 denunce nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori di Italpizza che hanno partecipato agli scioperi di questi mesi, con accuse più gravi confezionate su misura proprio contro i delegati sindacali e gli operai più attivi nella lotta. Ma giunge anche a pochi giorni dall'incontro sulla vertenza Italpizza convocato dal Ministero del Lavoro a Roma: l'azienda infatti si era rifiutata con un comunicato pubblico di sedersi ad un tavolo col nostro sindacato, e l'intervento del Ministero sembra essere riuscito a sbloccare la situazione".
Secondo il Si. Cobas "È evidente infatti che a Modena esiste un sistema locale ben oliato di affari e connivenze a tutti i livelli – economici, politici ed istituzionali – per il quale industriali e cooperative detengono un potere semi-feudale sul territorio, a discapito di chi la ricchezza la produce con le proprie braccia. L'attacco contro il S.I. Cobas qui è più duro che altrove, proprio perché le lotte sindacali rischiano di sgretolare questo sistema incancrenito. Non è infatti la prima volta che il nostro sindacato subisce attacchi di questo tipo: appena un mese fa la macchina di un nostro coordinatore di Bologna era stata bruciata sotto casa, mentre a maggio scorso ci avevano puntato una pistola davanti ai cancelli della ceramica Opera. L'elenco delle minacce e delle intimidazioni subite dai nostri compagni e compagne sarebbe troppo lungo da fare. Che se lo mettano bene in testa i padroni e i loro vigliacchi caporali: la lotta andrà avanti fino alla vittoria! Indietro non si torna!

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