lunedì 19 ottobre 2020

pc 19 ottobre - L'imperialismo italiano rafforza la sua presenza in Mali: il governo Conte-Di Maio delibera l’istituzione dell’Ambasciata a Bamako

L'importanza del controllo delle rotte dei migranti, della Libia e gli interessi ENI nel Golfo di Guinea al centro dell'interesse strategico italiano. La cooperazione: volto "buono" dell'imperialismo

Il colpo di stato del 18 agosto è espressione dell'interferenza della Russia in Mali come "contrappeso" all'influenza francese. In ballo ci sono i contratti per lo sfruttamento dei depositi di uranio nella regione del Sahel



Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 67

18 Ottobre 2020

ISTITUZIONE DELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN MALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, alla luce dell’importanza del Mali nel contesto della stabilizzazione della regione del Sahel, dell’aumento dell’azione italiana nella regione e degli interessi nazionali coinvolti, ha deliberato l’istituzione dell’Ambasciata a Bamako (Mali).

A luglio il governo Conte aveva approvato la partecipazione di un continente militare (200 soldati, 20 mezzi e otto elicotteri) alla task force Takuba, missione europea a guida francese che si affioca all’Operazione Barkhane, anta nel 2014 per contrastare il jihadismo in Mali, Burkina Faso e Niger assieme a Mauritania e Ciad.

L'Italia ha firmato in luglio la Programmazione congiunta europea in Mali per il periodo 2020-2024, per una cooperazione più coerente e strategica nel paese tra i paesi membri dell’Ue. La cooperazione bilaterale opera attraverso ONG italiane e tramite organizzazioni internazionali. Umanitario e sviluppo convergono spesso nelle azioni in Mali, per cui è necessaria la collaborazione tra le istituzioni locali e i donatori. Vi sono diverse piattaforme europee di intervento tra cui Global Alliance for Resilience Initiative (Agir), Alliance pour le Sahel, e la Strategia Unificata delle Nazioni Unite. I programmi italiani sono incentrati su settore idrico, agricolo e sociale, e sulla promozione dell’impiego giovanile attraverso la valorizzazione del settore agricolo.

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