giovedì 22 ottobre 2020

pc 22 ottobre - I padroni vogliono la sospensioni degli scioperi - chi accetta questo consiglio/diktat è con i padroni e contro gli operai

LETTERA DELLE AZIENDE ALIMENTARISTE AI SINDACATI: SOSPENDETE LE AGITAZIONI E TRATTIAMO...

I padroni delle aziende alimentari temono che, anche per la nuova minacciosa pandemia, si sviluppino scioperi o varie forme di protesta nelle fabbriche. E quindi, se da un lato sono in contraddizione momentanea con la linea rigida di Bonomi, che vuole imporre soltanto gli interessi del padronato, accusando i sindacati di aver tradito il Patto di fabbrica del 2018 (ma quando mai...?), e considera impraticabili gli aumenti salariali, puntando al massimo sul welfare; dall'altra aprono ma pongono il ricatto: "no agitazioni dei lavoratori", il che, lo sappiamo bene, senza lotta vuol dire che il risultato della trattativa sarebbe di pochi spiccioli salariali, ma grande richiesta di più lavoro. Non a caso, nella lettera delle sette associazioni dell'alimentare si sottolinea che l'incontro richiesto "comporta la sospensione immediata delle agitazioni". 

E poi c'è la solita fregatura del "siamo tutti nella stessa barca...". La lettera, infatti, continua: "E' emersa l'esigenza di trovare il necessario equilibrio che tuteli lavoratori ed imprese (...) chiediamo un incontro con l'auspicio di finalizzare un accordo negoziale nell'interesse dei lavoratori e delle imprese"

I lavoratori non possono accettare questo ricatto. L'unica arma di "trattativa" è la lotta, è lo sciopero. Se questa viene bloccata, di che parliamo? 

Nessun commento:

Posta un commento