venerdì 29 novembre 2024

pc 29 novembre - ancora sulla infame campagna del governo e della Meloni in persona antimmigrati sulla questione di femminicidi e violenze sessuali


Nel primo semestre del 2024, i responsabili delle violenze sessuali sarebbero per il 56% italiani. Per episodi di stalking l’82% italiani. Maltrattamenti verso le donne, per il 71% italiani. Questi i dati del Viminale.
Ma – fa notare l’Istat – verosimilmente gli italiani responsabili di queste violenze sono molto di più rispetto gli stranieri di quanto dicano i dati del Viminale. Perché questo considera “la popolazione residente in Italia costituita per il 9% da cittadini stranieri”, senza specificare se gli stranieri accusati di tali violenze, siano regolarmente residenti o meno. Ovvero se a quel 9% di “cittadini stranieri residenti” si sommano gli irregolari, di converso aumenta la percentuale di violenze fatte da italiani.
Inoltre – è ancora l’Istat a segnalarlo – i maltrattamenti e le violenze contro le donne: “hanno una dimensione sommersa molto elevata”, le denunce ne portano in luce solo una parte. Anche questo appesantisce la posizione del maschio violento italiano, perché le vittime che denunciano la violenza subita da uno straniero sono il 24,7%, mentre le denunce di violenza subita dagli italiani sono il 4,4%.
Femminicidi e violenze contro le donne vengono usati dal governo come pretesto, per dare addosso agli immigrati, dividerli dagli altri poveri, sperando di continuare a colpire entrambi separatamente.
A tirare in ballo gli immigrati clandestini anche nei femminicidi, ha cominciato il ministro dell’Istruzione Valditara, alla presentazione della fondazione dedicata a Giulia Cecchettin, uccisa l’anno scorso dal suo ragazzo. Dice Valditara: “L’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale”.
L’ha subito stoppato Elena, sorella della ragazza uccisa, ricordandogli che Giulia Cecchettin era “una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano, e “per bene”.
E’ ancora Valditara a dire: “La visione ideologica vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato. Ma come fenomeno giuridico è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975, che ha sostituito alla famiglia fondata sulla gerarchia, la famiglia fondata sulla eguaglianza”. Secondo Valditara il patriarcato sarebbe scomparso, nell’aver scritto la sua eliminazione nella “riforma del diritto di famiglia nel 1975”.
Anche Salvini ministro dei Trasporti e vice capo del governo, non poteva far mancare il suo sproloquio razzista: “Difendere le ragazze significa anche riconoscere l’inevitabile e crescente incidenza di aggressori stranieri”.
Non poteva mancare la capa del governo Meloni in persona: “Verrò definita razzista (e bugiarda ndr) ma c’è un incidenza maggiore nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrati, soprattutto illegalmente”. Motivo? “Quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni parte”. Una sociologia da strapazzo, se fosse veramente così la prima responsabilità cadrebbe proprio sul governo che colpisce chi non ha niente o poco più: nessun freno al carovita; avalla rinnovi contrattuali che recuperano solo un terzo dell’inflazione; ha cancellato il reddito di cittadinanza; scartato il salario minimo legale; nessuna misura per consentire a tutti di curarsi, non solo chi ha i soldi.
Cosi conclude la Meloni: “C’è un lavoro qui che è soprattutto securitario, la dimensione culturale c’entra di meno. Bisogna garantire la presenza delle forze dell’ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato, ecc. ecc”.
Perciò hanno varato 23 nuovi reati e 10 inasprimenti di quelli già esistenti, mentre aboliscono reati come l’abuso d’ufficio per avere mani libere. Perciò hanno sfornato decreti sicurezza, con multe e anni di galera per gli operai che scioperano e lottano anche con picchetti e blocchi stradali. Mentre Salvini ancora una volta precetta lo sciopero generale nei trasporti, riducendolo a 4 ore.
Non tarderà la ribellione al governo che vuole colpire e criminalizzare lotte operaie e proteste sociali. Contro i femminicidi, il razzismo e il patriarcato ce ancora tanto da lottare.

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