mercoledì 27 novembre 2024

pc 27 novembre - La tregua con il Libano è già stata violata… da Israele

È notizia dell’ultima ora che subito dopo l’inizio della tregua tra Israele e Libano, “L'esercito israeliano ha per la seconda volta in poche ore aperto il fuoco nel sud del Libano in direzione di civili che tentano di tornare alle loro case distrutte a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi … i militari di Israele hanno sparato contro la località di Adaysse, nel settore centrale.” (rainews)

Ma questo nuovo atto di barbarie è il risultato scontato dall’accordo sulla tregua che dà ad Israele il compito di controllare se questa viene violata e di poter intervenire in qualsiasi momento… e Israele non si lascia certo sfuggire la possibilità di creare il momento per continuare a massacrare. In questo caso la scusa dell’esercito israeliano genocida è che ha sparato sui civili perché si trattava di “sospetti”! confermando subito che anche con la tregua Israele "manterrà la completa libertà di azione militare".

Questa tregua comunque arriva 3.823 morti e 15859 feriti dopo! I dati sono del ministero della salute libanese. È una tregua “sporca”, quella che è entrata in vigore questa mattina alle 9 e che dovrebbe durare 60 giorni, come dice il manifesto di oggi; sporca perché l’esercito israeliano ha continuato a bombardare fino ad un momento prima la zona di Beirut, ma colpendo anche in Siria (Il bilancio fornito da Damasco parla sei persone uccise, tra le quali due soldati e un volontario della Mezzaluna Rossa araba siriana, e di 12 feriti, compresi "donne, bambini e operatori della Mezzaluna Rossa araba siriana"); è una tregua con il trucco diciamo noi visto i termini dell’accordo: “Hezbollah e i gruppi armati affiliati che combattono nel sud del Libano non dovranno in alcun modo attaccare Israele e non dovranno riarmarsi … Israele controllerà il rispetto del cessate il fuoco e ‘risponderà con forza ad ogni violazione’ di Hezbollah” per citare solo alcuni passi.

E ascoltando quel che dice il genocida Netanyahu si tratta di una tregua che prepara la guerra! Cominciamo con le “tre ragioni” della tregua: “prima tra tutte quella di potersi ‘concentrare contro la minaccia iraniana’, secondo “permettere a Israele di ‘rinnovare’ e ‘riarmare’ le proprie truppe, ammettendo che - "non è un segreto", ha detto - vi sono stati "grandi ritardi" nelle forniture di armi”, terzo isolare Hamas. E se non si fosse compreso, aggiunge ancora: "Presto ci armeremo con armi sofisticate che ci aiuteranno a proteggere le nostre truppe e ci daranno ancora maggiore forza per completare la nostra missione”, adesso “Hamas è lasciato da solo - ha detto -, la nostra pressione su Hamas crescerà e questo ci aiuterà a portare a casa gli ostaggi".

Naturalmente l’attenzione sull’Iran è sempre totale: “Sulla «minaccia iraniana», Netanyahu si è detto «determinato a fare tutto il possibile per impedire l’uso delle armi nucleari all’Iran. L’eliminazione di questa minaccia è l’obiettivo principale al fine di garantire la sopravvivenza dello stato di Israele».

Per eliminare la “minaccia” iraniana, per eliminare Hamas, quindi, servono armi ancora più sofisticate e naturalmente il totale appoggio degli Stati Uniti, con i quali Netanyahu lavora "in pieno coordinamento … Netanyahu ha parlato con Joe Biden per ‘ringraziarlo del coinvolgimento degli Usa per ottenere il cessate il fuoco in Libano e per il fatto di aver capito che Israele manterrà la sua libertà di azione". È così chiaro che è l’imperialismo americano che comanda, e Netanyahu lo dice chiaramente, che è stato Biden a parlare direttamente dell’accordo nel suo intervento alla Casa Bianca dopo il via libera. Biden ha spiegato che, sulla base dell'accordo raggiunto, i combattimenti tra Hezbollah e Israele lungo il confine ‘avranno fine domani (oggi, ndr.) dalle 4 del mattino ora locale’. "Questo è stato designato per essere una permanente cessazione delle ostilità", ha aggiunto il presidente americano, spiegando che "nei seguenti 60 giorni l'esercito libanese riprenderà il controllo del proprio territorio. Non sarà permesso che vengano ricostruite le infrastrutture terroristiche di Hezbollah". Nel corso di questi 60 giorni, ha aggiunto ancora Biden, "Israele ritirerà gradualmente le sue forze e i civili di entrambe le parti potranno essere presto in grado di tornare in sicurezza alle loro comunità e iniziare a ricostruire le loro case". "Fatemi essere chiaro - ha poi sottolineato il presidente Usa -, se Hezbollah o chiunque altro romperà l'accordo ponendo una minaccia diretta ad Israele, allora Israele avrà il diritto di difendersi, in accordo con la legge internazionale".

Il richiamo alla legge internazionale da parte di Biden è davvero ridicolo, così come la promessa che non saranno “dispiegate truppe americane nel sud del Paese dei Cedri” visto il livello di presenza americana in tutta l’area mediorientale.

Nessuna “tregua” per Gaza, invece! E se i palestinesi di Gaza possono esprimere felicità “per il popolo libanese e ringraziano Hezbollah.” Sanno bene, però “che da oggi in poi saranno ancor più soli e che Israele avrà le mani libere per continuare il suo attacco a Gaza ... Non pochi pensano che Netanyahu manderà più truppe a Gaza per completare l’occupazione come è avvenuto nelle zone settentrionali della Striscia nelle ultime settimane».”

“Netanyahu non ha alcuna intenzione di cessare l’offensiva militare. Anzi, è opinione diffusa tra i palestinesi che il ritorno alla Casa Bianca a gennaio di Donald Trump, alleato di ferro dello Stato ebraico, offrirà al premier israeliano l’opportunità di realizzare piani per Gaza che all’Amministrazione Usa uscente, almeno a parole, non ha approvato, inclusa la possibile ricolonizzazione del piccolo lembo di terra palestinese” e la definitiva annessione della Cisgiordania.

Per quanto riguarda l’imperialismo italiano, si è espresso subito il ministro degli Esteri, Tajani (che in questi giorni si è detto preoccupatissimo per l’incolumità dei militari italiani presenti in Libano con la missione Unifil, ripetendo più volte che “I militari italiani non si toccano”): «Abbiamo lavorato molto per cercare di arrivare a un cessate il fuoco in Libano, siamo sulla strada giusta»; sulla strada giusta di cosa?  Sulla tregua per il Libano Tajani ha “lavorato” molto, mentre su Gaza che adesso conta “44.282 morti (33 nelle ultime 24 ore) e 104.880 feriti”, ha espresso “solo un vago auspicio che possa avvenire lo stesso”, confermando tutto il sostegno dell’imperialismo italiano al sionismo israeliano e ai suoi propositi genocidi.

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