domenica 24 maggio 2020

pc 24 maggio - DUE FATTACCI DALLA STESSA FOGNA: L'ESERCITO

I MILITARI SONO UNA RAZZA BASTARDA: FASCISTI E SESSISTI DENTRO COMUNQUE... COLTIVATI DENTRO L'ESERCITO

PAROLISI L'ASSASSINO DI MELANIA IN LIBERTA' - E NESSUNA INCHIESTA 
SULLA FOGNA NERA DELL'ESERCITO

Dalla denuncia del Mfpr all'epoca: "...il buco nero dell’esercito, improntato e pregno comunque di una logica e prassi fascista, maschilista, di relazioni improntate a uno spirito di oppressione/sopraffazione gerarchica che diventa a volte uso/abuso sessuale soprattutto quando vi sono donne (che o si adeguano a questo spirito e ne sono complici, o ne vengono schiacciate dal rambismo machista), ma anche di difesa/omertà di corpo all’interno?
Vergognosi tentativi di deviare l’attenzione dagli orrendi particolari che invece stanno iniziando a
venire fuori in merito al mondo militare maschilista e sessista che Melania forse aveva scoperto
diventando una reale minaccia alla salvaguardia “dell’onore” dell’arma.
All'epoca Carlo Bonini su Repubblica raccontò che la caserma di Parolisi era un posto dove le
soldatesse venivano più o meno costrette a riti di iniziazione alla vita militare e dovevano anche prestarsi a favori sessuali in cambio di licenze:
I racconti sono negli interrogatori dei carabinieri ai graduati: la sproporzione tra il numero delle reclute (tutte donne) e il quadro ufficiali e sottufficiali (per lo più uomini), dove il gallismo dei maschi si esalta nella sudditanza normalmente imposta alle reclute. Uno dei caporali addestratori del 235esimo aveva raccontato che, alla “Clementi”, c’è chi vanta “strisce importanti”, “Fino a trenta reclute in un anno”. Perchè ogni notte con una “volontaria” diversa diventa una tacca nel bastone del comando. Parolisi era della partita". 

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