domenica 24 maggio 2020

pc 24 maggio - Sicilia: Musumeci aggiunge nero al nero: un altro fascista-leghista chiamato a far parte della giunta regionale!

Adesso è diventata la giunta regionale più a destra di sempre, come hanno notato in tanti.

Da un lato, Musumeci ha bisogno come l’aria di puntellare una giunta che poggia su una maggioranza all’Assemblea regionale di fatto inesistente: fino a questo momento i 70 seggi sono divisi a metà tra la destra (Forza Italia, Popolari e autonomisti, DiventeràBellissima, Unione di Centro, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini) e la cosiddetta opposizione (M5S, Pd, Italia Viva, Gruppo misto Cento Passi). E quindi, ammesso che i deputati siciliani, di cui uno di loro della cosiddetta opposizione dice letteralmente “facciamo buttanate”, cioè niente; ammesso che “lavorino” alle leggi, dicevamo, è quasi impossibile farle passare.
Dall’altro lato, Musumeci si vuole ricandidare a Presidente di regione alle prossime elezioni e prova a giocare d’anticipo: siccome con il suo partito DiventeràBellissima (5,95% di voti), il suo percorso politico rischia di diventare bruttissimo, per fare una battuta, ha deciso di chiamare in giunta un leghista che rappresenta, secondo lui, una buona alleanza possibile per il futuro.

La scelta del nome di questo leghista non è stata tanto facile: prima un certo Francilia che è stato poi scartato perché a quanto pare alterava qualche equilibrio interno, poi ha cambiato con l’attuale Alberto Samonà, un ex massone (ex dice lui) fascista dichiarato, come hanno riportato tanti giornali e come dice Fava, attuale presidente della Commissione parlamentare regionale antimafia: si tratta di uno che rivendica la sua passione per la canzoncina fascista ‘Giovinezza’, che propone l’apologia di
Almirante proponendo l’intitolazione di una strada in ogni Comune d’Italia, che piange pubblicamente la morte del camerata fascista Stefano Delle Chiaie e che è orgoglioso del suo passato e cioè, sempre vicino al Msi e ad An.

Per questo la Giunta che già faceva schifo adesso, se possibile, è peggiorata!
Diciamo se possibile perché dopo due anni e mezzo di governo Musumeci, definito in tante forme e tutte compresse nel significato di fantasma, il presidente della regione si è distinto (si fa per dire!) per il suo razzismo nei confronti dei migranti, nel chiedere i pieni poteri cercando, nell'un caso e nell'altro, di imitare Salvini; sui disabili, dei quali ha detto che se non esistessero si risparmierebbero un sacco di soldi, promesse di milioni per la crisi che non sono  mai arrivati e altro…; dopo due anni e mezzo, quindi, possiamo ben dire che le condizioni generali dei proletari e delle masse popolari sono peggiorate. L’elenco è lungo: sanità, scuola, infrastrutture, povertà, disoccupazione soprattutto giovanile e delle donne, immondizia, ponti strade e autostrade, ambiente, cassa integrazione che non arriva e senza casa, debiti scaricati sulle spalle delle masse popolari, eterno intreccio politica/mafia, isola come piattaforma di guerra… insomma questa borghesia siciliana, rappresentata in questo momento dal governo del “fascista perbene” Musumeci, è un enorme parassita che digerisce tutto ciò che può pur di sopravvivere, e con la crisi si incarognisce ancora di più.

La borghesia siciliana, che è parassitaria da sempre, e sempre sotto l’egida dei governi nazionali, ha creato un apparato clientelare mafioso gigantesco (regione, province, comuni, banche e tanti altri enti vari pieni zeppi di uomini di “partito” in senso largo) ed è impossibilitata per definizione ad affrontare (men che meno risolvere) questi problemi. La “politica” si risolve tutta in salvaguardia degli interessi della classe dominante innanzi tutto, con scontri interni per la gestione del potere e relativo piazzamento degli “uomini” nei posti giusti, in una girandola continua di politici che cambiano partito, sempre in attesa delle prossime elezioni… quindi la “paralisi dell’azione governativa”, come piace dire alla finta opposizione, è il loro modo normale di stare al potere. Il concetto lo ha espresso molto bene uno degli ultimi arrestati per corruzione: “io per nove anni m'incasso quindici mila euro senza fare un’emerita m…”, e stiamo parlando di uno dei tanti scandali nel mondo della sanità, giusto in questo momento!

Un governo regionale così non merita altro che essere cacciato a furor di popolo!
L’ingresso in giunta di un leghista e la nomina di questo ad assessore ai beni culturali e all’identità siciliana, che ha sollevato tanta indignazione in una parte dell’opinione pubblica (ma alla quale Musumeci ha risposto fascisticamente “me ne frego”!) può essere la goccia che fa traboccare il vaso?

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