mercoledì 12 giugno 2019

pc 12 giugno - La guerra fredda in preparazione di guerra calda dell'imperialismo Usa contro la Corea del nord con spie e infiltrazioni

    ORA LO AMMETTONO ANCHE LORO: ERA SOLO UNA SPIA

Sono passati circa due anni dall'uccisione, avvenuta all'aeroporto di Kuala Lumpur, Malaysia, di Kim Jong Nam, fratellastro del leader rispettato della Repubblica Popolare Democratica di Corea, il maresciallo Kim Jong Un.
L'omicidio, ad opera di due donne che gli spruzzarono del gas nervino in faccia, è stato subito addebitato, dagli spioni statunitensi e dai loro lacché sud coreani. al "folle" regime di Pyong Yang, e utilizzato come "prova" della pericolosità dello stesso.
Leggendo i quotidiani borghesi italiani, in questo caso particolare Il Secolo XIX, di martedì undici giugno, veniamo a conoscenza del fatto che un giornale usamericano - il Wall Street Journal - ha svelato un retroscena interessante.
Kim Jong Nam era un informatore della Central Inteligence Agency: in pratica lavorava per il nemico; stanti così le cose, amche volendo credere alla continua dis-informazione occidentale su ciò che avviene nella parte nord della penisola coreana, la prospettiva dalla quale va vista la vicenda deve necessariamente cambiare.
Ora è l'imperialismo statunitense stesso ad ammettere che questo "signore" non era affatto quello che sembrava: di conseguenza, era doveroso, da parte del controspionaggio nord coreano prendere provvedimenti a difesa della l'indipendenza e il socialismo in Nord korea

Bosio (Al), 12 giuno 2019      

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