L’ultimo libro sulla vita e l’opera di Matteo Salvini – “Io sono
Matteo Salvini” – una fantomatica “intervista allo specchio” la cui
autrice è Chiara Giannini, è edito dalla casa editrice Altaforte, vicina
a Casa Pound.
Proprio questa coincidenza – ma lo sarà poi davvero, noi abbiamo più
di qualche dubbio – ha portato il Salone del Libro, che annualmente si
tiene negli spazi del Lingotto Fiere a Torino, a rifiutarle lo stand
espositivo.
Certo, ciò è avvenuto solo dopo che il mondo della cultura
subalpina e non solo ha protestato
vivacemente per la decisione di affidare uno spazio ad una realtà che fa a pugni con la democrazia, ma questo è secondario.
vivacemente per la decisione di affidare uno spazio ad una realtà che fa a pugni con la democrazia, ma questo è secondario.
Troviamo invece assolutamente indecente che lo stesso editore –
Francesco Polacchi, lo stesso che pubblica quella cloaca immonda che
passa sotto il nome de Il Primato Nazionale – ritenga ancora di avere
ragione.
L’edizione telematica torinese del quotidiano
la Repubblica di giovedì sei giugno riporta il testo del
comunicato con il quale lo stesso ha dato mandato agli avvocati della
società perché procedano alla richiesta di risarcimento danni nei
confronti della manifestazione «per la grave lesione all’immagine
culturale e commerciale della casa editrice».
Essa sarebbe derivata «dalla illegittima decisione di estromettere
Altaforte edizioni dalla partecipazione al Salone del Libro 2019, dopo
che ne erano stati accettati la domanda di partecipazione ed il
pagamento del canone richiesto».
Questa vicenda «avrebbe determinato una evidenza mediatica
fortemente negativa nei confronti della casa editrice, del suo crescente
ruolo nell’ambito dell’editoria non omologata, della sua produzione e
degli stessi autori dei libri pubblicati».
Secondo la Legge borghese italiana l’apologia di fascismo è un
reato: pertanto, non può e non deve essere permesso ad una casa editrice
– che già solo per il motivo su detto non potrebbe nemmeno esistere –
di spacciare le malsane idee di cui sono certamente intrisi i suoi
schifosi prodotti.
Bosio (Al), 10 giugno 2019
Nessun commento:
Posta un commento