Un uomo di 51 anni, di professione portapizze, è morto a Bologna.
Ad
ucciderlo, una volante della polizia che sfrecciava a velocità altissima
in via del Lavoro, a cavallo dei quartieri Bolognina e San Donato. L'uomo è deceduto nonostante il ricovero all'ospedale Maggiore, a causa dello sbalzo di decine di metri in seguito all'impatto.
Se
dalle prime ricostruzioni dei media sembra quasi che la colpa vada
addossata al rider, colpevole di aver “bruciato” uno stop immettendosi
da una via laterale, la realtà sembra molto diversa.
I poliziotti hanno dichiarato di avere la sirena accesa, ma alcuni testimoni presenti sul luogo negano questa versione.
Inoltre,
il botto tra la volante e lo scooter del rider si è sentito in maniera
chiara dalle abitazioni circostanti, facendo immaginare la velocità
estrema della vettura, in ogni caso non giustificabile.
Quello
che rimane è una vita spezzata, vittima del ricatto continuo sulla vita
dei portapizze. Non solo la necessità di vivere di corsa, di fare la
consegna prima possibile, di lavorare in un settore dove il rischio è
molto spesso superiore al guadagno. Ma anche la paranoia dovuta al
comportamento di chi “tutela i cittadini” sfrecciando a 130 senza
sirena..uccidendoli.
Nessun commento:
Posta un commento