La polizia attacca la manifestazione per il clima a Vienna
Un
gruppo di attivisti e attiviste di Ende Gelände, rete contro
l’estrazione carbonifera e la riconversione ecologica, e di Extinction
Rebellion, nascente movimento che con pratiche di blocco e sciopero
partecipa alle proteste internazionali per il clima, si sono staccati
dal grande corteo di Fridays for Future a cui ha partecipato anche Greta
Thunberg e hanno occupato per svariate ore alcune rotonde in centro a
Vienna.
Issandosi su dei treppiedi e
calandosi con imbracature dalla Aspenbrücke sul Danubio gli attivisti
hanno bloccato per oltre due ore una delle arterie centrali della
capitale austriaca per protestare contro le emissioni di gas serra
causate dal traffico, che rappresentano oltre un quinto delle emissioni
totali tedesche e austriache. Si tratta dell’unico settore in cui le
emissioni non sono state ridotte ma sono
addirittura aumentate, a causa della sovrapproduzione e continua immissione nel mercato di veicoli da parte delle grandi case automobilistiche, soprattutto tedesche. Oltre alle emissioni di gas serra e di ossido di azoto, il traffico è corresponsabile della continua erosione di suolo a favore della costruzione di strade, parcheggi, depositi e solo in Austria provoca migliaia di morti all’anno.
addirittura aumentate, a causa della sovrapproduzione e continua immissione nel mercato di veicoli da parte delle grandi case automobilistiche, soprattutto tedesche. Oltre alle emissioni di gas serra e di ossido di azoto, il traffico è corresponsabile della continua erosione di suolo a favore della costruzione di strade, parcheggi, depositi e solo in Austria provoca migliaia di morti all’anno.
La
polizia austriaca, dopo alcuni minuti di spaesamento, è intervenuta per
sgomberare il presidio, portando via di peso gli attivisti e facendo
oltre 100 fermi. In particolare, mentre stava filmando lo sgombero,
l’attivista tedesco Anselm, giornalista attivo nella campagna „Make
Rojava Green Again“ in solidarietà alla rivoluzione del Rojava e alla
sua sfida ecologista, è stato arrestato e buttato a terra. Un video
pubblicato da Ende Geländewagen lo mostra trattenuto a terra da due
agenti con la testa vicino alla ruota di un blindato della polizia, il
cui conducente appare perfettamente cosciente della situazione e
improvvisamente ingrana la marcia rischiando di schiacciargli la testa.
Il video, che su twitter ha raggiunto 400 000 visualizzazioni e sta
mettendo in forte imbarazzo la polizia di Vienna, è stato definito
testimonianza di una pratica di tortura, poiché in questo consisterebbe
l’esecuzione simulata a cui è stato sottoposto Anselm.
In
una dichiarazione, l’attivista ha detto: "L'arbitrarietà e la violenza
della polizia di Vienna non sono state un errore, ma un sintomo di uno
spostamento verso destra. I governi europei non hanno soluzioni efficaci
alla crisi climatica, quindi rispondono con atteggiamenti autoritari.
La
crisi climatica non può essere risolta autoritariamente dall’alto, ma
solo democraticamente, in maniera decentrata e dal basso. E poiché lo
sappiamo, andiamo avanti. Nonostante la repressione, ancora di più“.
La
violenza della polizia austriaca e tedesca è stata al centro di molte
polemiche negli ultimi anni, dalle proteste a Vienna contro
l’insediamento del nuovo governo FPÖ nel 2017 al G20 di Amburgo per
arrivare al violento sgombero della foresta di Hambach in Germania,
occupata da Ende Gelände, in cui la caccia all’uomo della polizia aveva
provocato la morte di un giornalista. Dall’altro lato la durezza con cui
la polizia austriaca è intervenuta contro l’azione di Ende Geländewagen
dimostra la validità e il potenziale delle pratiche di blocco,
patrimonio di alcuni movimenti come Ende Gelände e assunto da alcuni
nuovi attori come Extinction Rebellion. Aver lasciato Vienna paralizzata
per due ore è un dato politico interessante di una giornata che ha
visto decine di migliaia di persone mobilitarsi con Fridays for Future
nella capitale austriaca.
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