Nell’ultimo numero di proletari comunisti un’analisi sulla
crisi
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Estratti dall’Adnkronos
Pubblicato il: 09/06/2019 10:57
L'allarme lo lancia il Fondo Monetario Internazionale: i
dazi Usa-Cina, compresi quelli incrementati lo scorso anno, potrebbero ridurre
il livello del Pil globale dello 0,5% nel 2020. Per Christine Lagarde,
direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in un quadro che
vede "l'economia globale mostrare segni di stabilizzazione" e nel
quale "si prevede che la crescita si rafforzi" la "strada da
percorrere rimane precaria e soggetta a diversi rischi al ribasso".
Lagarde lo ha affermato a conclusione del G20 dei ministri
delle finanze e dei governatori delle banche centrali a Fukuoka, in Giappone,
specificando che "la principale minaccia deriva dalle continue tensioni
commerciali. L'Fmi stima che i dazi Usa-Cina, comprese quelli incrementati lo
scorso anno, potrebbero ridurre il livello del Pil globale dello 0,5% nel 2020 ovvero circa 455 miliardi di dollari statunitensi". Questo, per Lagarde, "potrebbe avere una significativa incidenza negativa sulle attese di andamento economico".
scorso anno, potrebbero ridurre il livello del Pil globale dello 0,5% nel 2020 ovvero circa 455 miliardi di dollari statunitensi". Questo, per Lagarde, "potrebbe avere una significativa incidenza negativa sulle attese di andamento economico".
"Un secondo rischio viene dal fatto che, con tassi di
interesse molto bassi, i livelli del debito stanno aumentando in molte economie
avanzate e i mercati emergenti rimangono vulnerabili a un improvviso
cambiamento delle condizioni finanziarie. E tutto questo in un momento in cui
lo spazio di politica monetaria e fiscale è più limitato rispetto al
passato", prosegue Lagarde e aggiunge: "Per mitigare questi rischi,
ho sottolineato che la prima priorità dovrebbe essere quella di risolvere le
attuali tensioni commerciali, compresa l'eliminazione delle tariffe esistenti
ed evitarne di nuove, mentre dobbiamo continuare a lavorare per la
modernizzazione del sistema commerciale internazionale. Questo sarebbe il modo
migliore per i responsabili politici di dare maggiore certezza e fiducia alle
loro economie e di aiutare, non ostacolare, la crescita globale".
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