domenica 13 ottobre 2024

pc 13 ottobre - Il cane pazzo Israele spara anche sui soldati italiani in Libano

Da Controinformazione rossoperaia ORE 12 dell'11/10 

Israele è un cane pazzo, le truppe sioniste dell'esercito israeliano sono cani pazzi, Netanyahu è un cane pazzo, il governo e lo Stato sionista di tipo nazista d'Israele sono cani pazzi al servizio, però, di un sistema che pazzo non è, è il sistema imperialista capeggiato dall'imperialismo americano, il sistema imperialista che è la fase superiore del modo di produzione capitalista, ma che si basa sulle sue stesse regole che in nome del profitto, della conquista dei mercati, delle fonti energetiche, non guarda in faccia nessuno. E sostiene tutte le guerre che sono a suo servizio.

E’ la guerra che sta facendo, di tipo genocida, stragista, e disumana, lo Stato sionista di Israele al popolo palestinese e ora al popolo libanese, a partire dalla sua parte schierata con il popolo palestinese che è quella degli Hezbollah. Israele vuole distruggere, trasformare il Libano in un cumulo di macerie come Gaza e avere lì un governo che sia repressore dei palestinesi e truppe di complemento dell'esercito israeliano.

Per questo Israele dice alle postazioni dell'UNIFIL della missione delle Nazioni Unite in Libano, in cui sono presenti le truppe mandate da tutti i governi dei paesi imperialisti, di andare via.

Anche i soldati italiani c'erano lì da tempo per fare da interposizione e invece si trovano oggi il cane

pazzo che gli dice di togliersi di mezzo altrimenti gli spara addosso. E lo ha fatto. E nessun passo indietro, intende continuare a farlo perché deve occupare il Libano, perché deve attaccare l'Iran e qualsiasi ostacolo va visto alla luce di questo.

E tutto questo avviene con armi, soldi, finanziamenti, sostegni economici, politici, da parte dell'imperialismo americano tutto, dal rimbambito Biden alla nuova "signorina" Kamala Harris, per non parlare di Trump che, se vincesse, farebbe anche peggio di tutti coloro che sono schierati con lo Stato sionista di Israele, come la Gran Bretagna, la Francia, come l'Italia che ha mandato anche le sue navi nel Mar Rosso contro chi solidarizza con il popolo palestinese con azioni armate nei confronti delle rotte commerciali.

Di che si lamentano Meloni e Crosetto? Sono loro che hanno dato il permesso allo Stato sionista d'Israele di sparare addosso a tutti, senza guardare in faccia nessuno, e quei “nessuno” ora sono anche i soldati italiani servi dell'imperialismo americano e servi dei servi dell'imperialismo italiano

E l'Onu che ha visto i suoi operatori uccisi, cacciati a furor di morti da Gaza, ora deve essere cacciato a furor di bombe dal Libano. Quindi quanta ipocrisia nell'ira del governo, in Cosetto che accusa: attacco deliberato, forse un crimine di guerra... Come se non lo sapessero, come se non fossero "culo e camicia" con lo Stato sionista d'Israele, come se non avessero dimostrato anche in questi giorni, col divieto della manifestazione di Roma del 5 Ottobre, con le visite alle sinagoghe, da che parte stanno. Stanno dalla parte dello Stato sionista di Israele, e non certo perché sono contro l'antisemitismo - per favore! il governo pieno di fasci con il La Russa di turno sa bene che il fascismo ha perseguitato gli ebrei al carro del genocidio nazista. Quindi, gli ultimi che possono presentarsi come difensori degli ebrei sono le facce toste al governo e le faccine alla Meloni.

Ma ora gli interessi economici, militari, nel quadro delle tensioni internazionali, delle lotte sui mercati per il controllo delle fonti energetiche e dei luoghi centrali geopolitici del mondo, in un mondo che marcia verso una guerra imperialista mondiale, li costringe a stare da una parte sola, quella dell'imperialismo americano e quindi del sionismo israeliano.

E siamo sicuri che, nonostante gli strilli della prima ora, i Crosetto, i Meloni, l'Onu, alla fine troveranno la scusa per liberare il campo, lasciare che un nuovo genocidio, questa volta di libanesi, si aggiunga. Infatti l'Onu non pensa affatto di condannare Israele per questi attacchi, se non a parole, ma di congelare la missione. I ministri sono pronti a dare a Netanyahu il Consiglio di sicurezza - Israele lo ha detto - per un nuovo attacco contro l'Iran.

Quindi i cosiddetti patrioti, i difensori dell'Italia, della nazione, in realtà considerano “patriottismo” e “nazione” la difesa degli interessi imperialisti, cioè degli interessi economici dell'ENI, della Leonardo, dei signori del petrolio e della guerra. La “nazione” per loro è questo. E loro sono come i fasci degli anni ‘30 di mussoliniana memoria che chiamando “nazione” il proprio regime ci hanno trascinato in una guerra a fianco dei nazisti, e oggi ci trascinano in una guerra in Medio Oriente come in Ucraina - vedi l'incontro Zelensky/ Meloni, altro cane pazzo - e guerra significa più armi, più armi, più armi.

E se qualcuno ci spara addosso? Ma è un "fuoco amico" come quello dello Stato di Israele! Armi, diplomazia, congelamento, ritiro... Ma rinchiudetevi nei bunker, nascondetevi sotto la sabbia e fate massacrare il popolo libanese! 

Questa è la portata dell'attacco israeliano all'ONU e degli spari alle porte delle basi italiane. Gli italiani se ne vadano altrimenti ci scapperà il morto come effetto collaterale non voluto di un'operazione che sarebbe contro i “terroristi di Hezbollah”, cioè una fetta consistente del popolo libanese che deve fare la fine del popolo palestinese.

E gli Stati arabi su questo ammiccano, latrano, parlano, minacciano fuoco e fiamme come i capi degli Stati dell'Iran, ma ancora ben poco si vede a fronte dell'azione senza controllo, o, perlomeno, pilotata senza controllo, da parte dell'imperialismo contro il popolo palestinese, libanese e l'Iran e tutte le masse arabe per affermare il tallone di ferro dei signori del petrolio. 

Contro la guerra serve la guerra. Purtroppo lo Stato di Israele e le sue truppe possono essere rimosse da una guerra che unisca gli Stati arabi e le masse arabe per cancellare questa infezione tumorale nel cuore del Medio Oriente dalla faccia della terra. 

Ma la guerra a Israele questi regimi non la vogliono fare. Anzi, una parte di essi aveva fatto un accordo che per fortuna è stato messo in discussione dall'azione della Resistenza del 7 Ottobre; ma su quell'accordo Israele ha costruito le condizioni perché potesse realmente controllare l'intera area, politicamente, militarmente ed economicamente. E quegli accordi sarebbero stati comunque la base per il massacro e il genocidio del popolo palestinese perché, a fronte della parola d'ordine giusta delle masse palestinesi “dal fiume al mare” per liberare la terra che è la loro, lo Stato di Israele invece vuole costruire il “Grande Israele” come potenza imperialista e reazionaria nel cuore del Medio Oriente in nome e per conto sempre delle grandi potenze imperialiste.

A tutto questo solo le nazioni oppresse e i popoli possono mettere fine all'orrore senza fine prodotto dal cane pazzo dell'imperialismo, dello Stato sionista d'Israele, occorre opporre la guerra giusta, “santa”. "Santa" non perché deve rispondere all'islamismo o alle formulazioni islamiche che evidentemente sono la copertura ideologica di un problema sociale che è l'oppressione dei proletari e delle masse arabe, ma per rispondere alla rapina imperialista delle risorse energetiche, il controllo di uno dei centri nodali della ricchezza mondiale nelle mani dell'imperialismo e dei suoi padroni e dei suoi Stati.

E’ in nome di questa guerra di liberazione che bisogna sostenere la liberazione della Palestina, la liberazione delle masse arabe dal giogo dell'imperialismo e dello Stato sionista d'Israele, la liberazione sociale, politica, istituzionale, l'autodeterminazione nazionale messa in discussione dal ruolo stesso delle borghesie arabe, che per i loro affari e il loro recinto di capitalismo burocratico medioevale e parassitario, vedi i regimi della monarchia Saudita, Qatar, permettono che i loro popoli vengano massacrati e anche all'interno, se si mettono in discussione i loro regimi, vengano trattati come nemici e schiacciati, come succede anche in Iran.

Noi siamo dall'altra parte ma vediamo che abbiamo i nostri servi dei servi al governo del nostro paese, che sono nello stesso tempo oppressori di quei popoli e servi di padroni più grandi di loro.

E in questo paese ci tocca il compito che il 5 Ottobre ha già indicato con la manifestazione di cui si è respinto il divieto: il sostegno alla Palestina è una necessità storica oggi per combattere l'imperialismo e il capitalismo nel nostro paese e nel mondo, per fermare la guerra non solo in Palestina ma le guerre imperialiste che ci sono nel mondo.

I signori della guerra del nostro paese che si chiamano padroni delle grandi industrie e delle grandi multinazionali del nostro paese, da Stellantis a Leonardo all’ENI, sono loro i veri padroni e utilizzatori, coloro che beneficiano di quello che sta succedendo sulla pelle e sul sangue delle masse palestinesi. Questo va detto chiaro e tondo, e la guerra di classe è anti imperialista nel nostro paese è una necessità storica.

Nessun commento:

Posta un commento