“Via ai licenziamenti, allarme a Siracusa: i mille della Lukoil in cassa integrazione
Il
petrolchimico di Priolo Gargallo
"Altri 1.200 posti in
bilico al petrolchimico di Priolo. Venti addetti alle pulizie messi alla porta
al centro commerciale Conca d'oro di Palermo”
Così titola il
quotidiano La Repubblica di Palermo oggi
Al pronti-via ci sono subito le prime conseguenze dello stop
al blocco dei licenziamenti. Da lunedì tutti i 996 dipendenti Lukoil dell’Isab
di Priolo Gargallo – 14 dei quali in servizio a Roma - saranno in cassa
integrazione a rotazione: gli ammortizzatori sociali dureranno fino al 3
ottobre e sonno stati motivati con la crisi del settore.”
È solo una scusa, come quelle che prenderanno tutti quelli pronti a licenziare, ma con questa posizione sono d’accordo pure i sindacalisti - "lo scenario petrolifero - dicono i tre confederali -appare infatti ancora depresso, a causa principalmente del diffondersi di alcune varianti del virus e del ritardo nella campagna di vaccinazione". A parte questa "analisi" piuttosto sballata, così giustificano di fatto i padroni, mentre invece il settore petrolifero è in netta ripresa non solo nel prezzo che risale oltre i 70 dollari al barile ma come necessità produttiva che accompagna la “ripresa” post pandemia!
La firma del “protocollo d’intesa” di qualche mese fa che dichiarava la “crisi
complessa” dell’area, come si vede, non è servita a niente! (https://proletaricomunisti.blogspot.com/search?q=lukoil&max-results=20&by-date=true!)
In attesa degli altri licenziamenti, non servono, le
chiacchiere del governo e dei suoi vari ministri: come ha detto Orlando, questo
è il sistema di mercato!
In attesa degli altri licenziamenti è necessario organizzarsi per combattere al meglio questo sistema!
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