Quadro dell'incentivo fino a febbraio 2021
Ma l’ultimo monitoraggio della “misura” che risale a maggio parla di un cumulato di oltre 28 miliardi di finanziamenti. Finanziamenti agevolati dello Stato alle aziende anno dopo anno e che non c’entrano con quelli previsti dal Recovery Plan che si aggiungeranno…
E quindi torna alla grande la “Nuova Sabatini”, uno dei
tantissimi incentivi per i padroni, che serve per l’acquisto di “beni strumentali”,
dopo che lo sportello era stato chiuso per mancanza di fondi. Ma i padroni
hanno cominciato a piangere miseria e il governo Draghi, dal cuore tenero, è
corso subito ai ripari e ha riaperto subito lo sportello riempiendolo di
miliardi!
“L’intervento si è reso necessario - dice il Sole 24 Ore di
oggi - dopo che a partire dal 2 giugno il ministero dello Sviluppo ha disposto la
chiusura dello sportello a fronte dell’esaurimento dei fondi disponibili.”
Era “necessario” e urgente sbloccare la Nuova Sabatini che
attiva circa 7 miliardi di finanziamenti agevolati “La stima si ricava dalle
statistiche del ministero dello Sviluppo economico sull’andamento della misura
che consente a micro, piccole e medie imprese l’acquisto o il leasing di beni
strumentali mediante finanziamenti bancari assistiti da un contributo statale
sugli interessi.”
Per quanto riguarda “L’andamento complessivo” dice il Sole
24 Ore: “L’ultimo monitoraggio sull’andamento della misura, aggiornata a fine
maggio, riporta un totale di 2,4 miliardi di contributi statali prenotati per
un cumulato di 28,3 miliardi di finanziamenti deliberati. Il 45% va alle
piccole imprese, il 31% alle medie e il 24% alle micro aziende.”
Mentre per quanto riguarda le Regioni più interessate: “Largamente
maggioritarie le domande presentate dalle imprese del Nord-Est (48mila su
130.750) e del Nord-Ovest (47.874). dal Centro sono arrivate 19,250 istanze,
dal Sud 15.484. la Lombardia è la maggiore beneficiaria, con circa 7 miliardi
di finanziamenti cumulati, mentre il Veneto supera di poco 5 miliardi”.
“Sono soddisfatto dell’approvazione – dice il
ministro per lo Sviluppo Giancarlo Giorgetti -. Si tratta di una misura
auspicata giustamente dal mondo delle imprese e sostenuto da me con grande
convinzione”.
Ci crediamo, eccome, che sia soddisfatto, visto che il nord
industriale è un serbatoio di voti della Lega.
“Per il viceministro dello Sviluppo Gilberto Pichetto – ci informa
il quotidiano della Confindustria - è un segnale di come si intenda ‘concentrare
energie sulla priorità più stringenti di questo momento, cioè la competitività
del sistema produttivo’”.
E diciamolo chiaro, per chi non lo avesse capito, queste sono
le “priorità più stringenti” per il capitalismo italiano capitanato da Mario
Draghi!
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