6 all’appuntato Giacomo Falanga, 3 anni e 4 mesi al carabiniere Daniele Spagnolo e 4 all’ex comandante di stazione Marco Orlando.
Visti i capi di imputazione: torture,
violenze e traffici di droga, estorsioni e rapine che avevano portato al
loro arresto il 22 luglio del 2020, queste si possono chiamare condanne?
Ma proprio questo è lo Stato! Questo procuratore capo come tutti
quelli che si stanno pronunciando sui fatti del carcere di Santa Maria Capua
Vetere ripetono la tiritera bambinesca che si tratterebbe delle solite mele
marce, che questi sarebbero “traditori” mentre tutti gli altri no, sarebbero la
“parte sana”.
E mentre il procuratore capo dice “Siamo soddisfatti della
sentenza, l’impianto accusatorio ha retto in pieno” (e ti credo che l’impianto
regge, con tutte le prove che più di così è veramente difficile!), nonostante le
belle chiacchiere questi criminali vengono pure rimessi in libertà! Confermando
che la giustizia borghese non può essere vera giustizia.
“La condanna maggiore, 12 anni, - riporta il Fatto Quotidiano - è stata inflitta all’appuntato Giuseppe Montella, al centro, secondo l’accusa, del sistema criminale esistente nella caserma e rafforzato nei mesi del primo lockdown. Per lui la Procura aveva chiesto 16 anni e 10 mesi. Montella ha ammesso le sue responsabilità – ammettendo di aver partecipato a gran parte degli episodi a lui contestati, ben 58 su 60 -, ma ha sempre sostenuto di non aver agito da solo. Otto anni, invece, all’appuntato Salvatore Cappellano, sei all’appuntato Giacomo Falanga, tre anni e quattro mesi al carabiniere Daniele Spagnolo e quattro all’ex comandante della stazione di via Caccialupo, il maresciallo Marco Orlando. Nei giorni scorsi il Tribunale di Bologna aveva scarcerato Montella, disponendo per lui gli arresti domiciliari. Gli unici arrestati che rimangono in carcere, al momento, sono Salvatore Cappellano e Giacomo Falanga. Un sesto carabiniere, l’appuntato Angelo Esposito, aveva scelto di proseguire il processo con il rito ordinario, mentre un’altra decina di persone, spacciatori e complici, hanno optato per il patteggiamento.”
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