Dichiarazione in occasione della manifestazione di Parigi del 17 giugno 2017
Care/i Compagne/i, care/i amiche/amici,
in questa “giornata internazionale dei rivoluzionari prigionieri” sono numerosi, molto numerosi nel mondo coloro che resistono dietro le abominevoli mura. Spesso in condizioni particolarmente difficili, riescono a reggere malgrado i tanti anni di prigione. Certamente la situazione sarebbe stata terribilmente differente se non potessero contare sulla mobilitazione solidale che permette di far rientrare la loro resistenza nella dinamica globale della lotta in corso.
Care/i Compagne/i, care/i amiche/amici, all’indomani delle vostre varie iniziative di solidarietà che hanno accompagnato lo sciopero della fame dei nostri compagni rinchiusi nelle prigioni sioniste, la vostra manifestazione d’oggi mi infonde molta forza ed entusiasmo.
Dobbiamo constatare Compagni che
appena le forze d’occupazione sionista hanno accettato di
soddisfare alcune rivendicazioni fondamentali, gli imperialisti
d’ogni tipo e i loro alleati reazionari arabi hanno cominciato a
fare di tutto per rompere l’unità realizzata durante lo
sciopero. Le fuoriuscite orchestrate negli ultimi giorni fanno
supporre si stia tentando di trattare diversamente le famiglie dei
prigionieri. Sono unicamente fuoriuscite organizzate al momento.
Aspettando il seguito, è nostro dovere, Compagni, essere vigili e
denunciare qualunque politica di differenziazione fra i prigionieri
palestinesi e ogni trattamento delle loro famiglie. E poco importa
quale sedicente autorità nazionale si incaricherà di questo
sporco compito.
Che mille iniziative solidali
fioriscano a favore di questi Fiori e piccoli leoni imprigionati
affinché i loro carcerieri sionisti comprendano che non saranno
mai soli!
Che mille iniziative si propaghino
a favore della Palestina e la sua promettente Intifada!
Solidarietà, ogni solidarietà con i
resistenti nelle prigioni sioniste e nelle celle d’isolamento in
Marocco, Turchia, nelle Filippine e altrove nel mondo!
Solidarietà, ogni solidarietà verso
i compagni rivoluzionari che resistono nelle carceri greche!
Solidarietà, ogni solidarietà verso
i giovani proletari dei quartieri popolari!
Il capitalismo è solo barbarie,
onore a tutti/e coloro che vi si oppongono nella diversità delle
loro espressioni!
Insieme, Compagni, e solo insieme
vinceremo!
A tutti voi Compagni e amici/amiche i
miei saluti rivoluzionari più calorosi.
Il vostro compagno Georges Abdallah
Quelque 300 personnes venues de Bruxelles, Lille, Bordeaux, Tarbes, Annecy, Ile de France… ont manifesté dans les rues de Paris leur exigence de libération de Georges Ibrahim Abdallah, scandant entre autres slogans : « Il est de nos luttes, nous sommes de son combat, libérez Georges État d’Israël, État criminel, boycott ! » « Vive la solidarité internationale des peuples ! » « Toute une vie de combat ! Liberté pour Abdallah ! ».
Arrivés à République, les manifestants ont pu écouter quelques interventions de la Campagne unitaire, du PIR, d’EuroPalestine, du Secours Rouge Bruxelles, du PCM, de la Plate-forme des prisonniers politiques de Turquie et du Kurdistan…
Une intervention écrite de Georges Abdallah a été lue, tandis qu’un drapeau géant de la Palestine était érigé sur la statue de la République.
Ce même jour, des rassemblements pour la libération de notre camarade étaient organisés à Tunis, à Bruxelles et à Milan. voir photo
Succès de la manifestation pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah A Paris le 17 juin 2017
Quelque 300 personnes venues de Bruxelles, Lille, Bordeaux, Tarbes, Annecy, Ile de France… ont manifesté dans les rues de Paris leur exigence de libération de Georges Ibrahim Abdallah, scandant entre autres slogans : « Il est de nos luttes, nous sommes de son combat, libérez Georges État d’Israël, État criminel, boycott ! » « Vive la solidarité internationale des peuples ! » « Toute une vie de combat ! Liberté pour Abdallah ! ».
Arrivés à République, les manifestants ont pu écouter quelques interventions de la Campagne unitaire, du PIR, d’EuroPalestine, du Secours Rouge Bruxelles, du PCM, de la Plate-forme des prisonniers politiques de Turquie et du Kurdistan…
Une intervention écrite de Georges Abdallah a été lue, tandis qu’un drapeau géant de la Palestine était érigé sur la statue de la République.
Ce même jour, des rassemblements pour la libération de notre camarade étaient organisés à Tunis, à Bruxelles et à Milan. voir photo
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