venerdì 23 giugno 2017

pc 23 giugno - BALLOTTAGGIO A TARANTO: NON VOTATELI! - dal blog tarantocontro

Non votare al ballottaggio di domenica, oltre che giusto è, diremmo, una questione anche di dignità.

Non è possibile votare come Sindaco una come la Baldassari (centrodestra) direttrice del carcere che ha riempito - come era prevedibile - le sue liste di personaggi legati alla malavita o direttamente essi malavitosi, legati alla grande speculazione verso i migranti: da Barbara Micelli, capolista della Lista “Progetto in Comune” che con i suoi fratelli è da anni dedita a truffe e evasioni fiscali, alla Viafora Lucia già messa fuori dalla giunta Stefano, operatrice nel famigerato centro di S.Maria del Galeso, a Claudio Messinese che rifilava cibo con i vermi ai migranti e che prima era sponsor di Cito; che ha candidato figli incompetenti riciclati dai padri esponenti politici (il figlio di Calzolaro, il figlio di Ungaro, ecc.); che ha raccolto i residuati della Di Bello (che si è mangiata Taranto); e così via!... Liste che non si possono chiamare tali, ma "associazione a delinquere"!
Per non parlare del fatto che la Baldassari, come direttrice del carcere, permetteva bellamente che i
malavitosi arrestati intrattenessero affari con l'esterno, con altri malavitori:
Dal documento pubblicato dal Corriere del giorno on line: "...I rapporti di vicinanza con la malavita del Micelli sono continuati con la costituzione una società, la FOOD ITALY srl che aveva come amministratore unico Antonio Bruno, 34 enne,  cioè uno dei due fratelli Bruno arrestati e responsabili dell’omicidio del 32enne Giuseppe Axo... Il Bruno incredibilmente... pur essendo ristretto nella casa circondariale di Taranto (sotto la direzione della dr.ssa Baldassari ) è riuscito ad effettuare fraudolentemente una cessione delle proprie quote societarie nella società che condivideva con il Micelli...".

Non è possibile votare uno come Melucci (area PD); vorrebbe dire portare direttamente i padroni a decidere la politica, a fare delle scelte secondo i loro interessi: siamo ad una versione locale di Berlusconi, unita in un legame organico con il partito nazionale al governo responsabile degli attacchi alle nostre condizioni di vita e di lavoro, ai parlamentari jonici del PD ai sindacati confederali, sempre "esponenti" dei padroni e del governo.
Nello stesso tempo, anche qui stiamo asistendo ad un "commercio di voti", di futuri incarichi e poltrone, anche delle liste e dei personaggi esclusi dalle prime votazioni, che dire non dignitoso è poco. Ultimo arrivato è l'ex procuratore Sebastio, che sconfessando sue precedenti dichiarazioni e contro la volontà delle sue liste sostenitrici e anche di chi lo ha votato, ora ha dichiarato di votare Melucci, dimostrando un iperpersonalismo, un iperopportunismo imbarazzante, per cui non gli basta essere consigliere ma aspira a più alte poltrone.

Sia chiaro, comunque, che qualunque Giunta uscirà fuori, sia di Baldassari, sia di Melucci, sarà comunque una giunta minoritaria, votata da pochissimi, e quindi rappresenterà un'estrema minoranza.
In queste elezioni la maggioranza dei candidati, compresi i due, si sono camuffati con liste civiche, perchè i partiti ufficiali sono sempre più impresentabili agli occhi delle masse, ma dietro queste "liste civiche" non possono nascondere che sempre i soliti vecchi mostri tornano. 

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