La legge marziale a Mindanao si
inserisce nella strategia imperialista americana per il dominio in Asia e nel
Pacifico
Comunicato Stampa
del NDFP - Fronte Democratico
Nazionale delle Filippine-Mindanao
12 giugno 2017
La legge marziale di Duterte a Mindanao dimostra ulteriormente che la sbandierata "indipendenza" del paese è tutta una fantasia. Perché? Perché le basi su cui poggia Duterte per dichiarare la legge marziale a Mindanao si inseriscono nel sistema dell'imperialismo statunitense per rafforzare ulteriormente e mantenere l'egemonia militare, politica ed economica nel paese e nella regione dell'Asia-Pacifico.
Aumenta ulteriormente la
strategia militare dell'Asia Pivot [Asia come asse centrale, ndt] per
contrastare le misure aggressive adottate dalla Cina nell'affermare la sua
supremazia politica ed economica in Asia, più precisamente nel Mar Cinese
Meridionale. Oltre a stabilire strutture militari nelle isole Kagitian, la
Cina, dopo la visita ufficiale di Duterte, si è impegnata a investire in
progetti infrastrutturali multi-miliardari nel paese, come l'ambiziosa Mindanao
Railway, la diga sul fiume Chico e altri progetti.
Con l'inclinazione di Duterte
verso la Cina e persino la Russia, non è sorprendente per gli Stati Uniti fare
una contromossa per affermare il suo dominio. Con i generali militari pro-USA,
come
Lorenzana, Ano, Esperon, ecc. dietro Duterte, l'imperialismo statunitense è assicurato dalla fedeltà senza indugio del governo reazionario ai suoi interessi politici ed economici nella regione.
Lorenzana, Ano, Esperon, ecc. dietro Duterte, l'imperialismo statunitense è assicurato dalla fedeltà senza indugio del governo reazionario ai suoi interessi politici ed economici nella regione.
Quale ruolo svolge la legge
marziale in questo? Innanzitutto, chiariamo. Il cosiddetto "assedio di
Marawi" del gruppo terroristico Maute - l'atto di "ribellione"
utilizzato come base dal governo di Duterte per dichiarare la legge marziale -
era in realtà una risposta contro le massicce operazioni congiunte dell’AFP-PNP
[esercito e polizia nazionale filippine] il 23 maggio 2017, per catturare il
leader del terrorismo locale Isnilon Hapilon, che si dice sia legato all’ISIS e
si nasconde nella zona. Pertanto, in verità, la dichiarazione della legge
marziale a Mindanao è stata effettivamente basata su un contrattacco che l'AFP
e PNP si sono procurati da soli.
E per giustificare queste
operazioni, è bastato poco tempo dopo lo scontro iniziale tra truppe
governative e Maute, affinché gli “scienziati” dell’AFP costruissero la falsità
dell’"attacco del gruppo di Maute a Marawi City" e che “dietro a ciò
ci fosse l'ISIS”. Intorno alle 10 di quella sera, il Pres. Duterte, che era in
Russia, dichiarò la legge marziale.
Si noti che per rendere la legge
marziale difendibile, Lorenzana, e gli altri, hanno dovuto spacciare la notizia
che dietro a tutto questo vi era l’ISIS. Ma cos’è ISIS? L'ISIS (Stato islamico
dell'Iraq e della Siria o Daesh in arabo) è un gruppo terroristico sviluppato,
finanziato e armato dagli Stati Uniti per rovesciare regimi nei Paesi del Medio
Oriente che non sono più alleati e contrastano con gli interessi imperialisti
statunitensi, similmente a ciò che gli Stati Uniti hanno fatto in Libia.
Alla stessa maniera di come hanno
usato prima il gruppo Abu Sayyaf, il collegamento "Maute-Hapilon-ISIS"
è il lasciapassare utilizzato dai generali pro-USA di Duterte per giustificare
l'utilizzo di poteri politici straordinari attraverso la legge marziale. In
definitiva, ora possono imporre e rafforzare, senza alcun impedimento,
politiche neoliberiste che favoriscano gli interessi commerciali delle classi
dominanti locali e del loro padrone imperialista statunitense.
Le forze armate statunitensi
hanno già confermato di partecipare direttamente alle operazioni AFP/PNP a
Marawi City.
Poiché gli scontri nella città di
Marawi diventano più violenti in questa terza settimana, civili innocenti, più
di chiunque altro, stanno in un vicolo cieco in queste battaglie in corso.
Migliaia sono stati costretti ad evacuare dalle loro case e soffrire senza
alcun sostentamento in centri di evacuazione distanti e senza strutture, dove i
bambini hanno fame e si ammalano subito. Gran parte degli aiuti destinati agli
sfollati non arrivano sul posto perché le strade e le vie di passaggio sono
fortemente controllate da AFP e dal PNP.
Mentre le popolazioni di Marawi
City e Lanao del Sur soffrono sotto gli attacchi continui dell'AFP, il resto di
Mindanao balla sotto la presa di ferro della Legge Marziale, che ha già
sottomesso i contadini, i lavoratori, Lumad [villaggi indigeni, ndt] e altri
settori con una chiara violazione dei Diritti umani fondamentali e delle libertà
civili.
C'è un'atmosfera di paura e
intimidazione a causa della legge marziale. Altri punti di controllo AFP/PNP
sono dappertutto e sottopongono tutti i cittadini a rigorose perquisizioni,
richiedendo che siano mostrati i documenti di riconoscimento, e se ciò non
avviene, i loro nomi devono essere elencati in un registro apposito. L'AFP/PNP
ha ammonito contro la messa in atto di proteste che loro ritengono
anti-governative e minacciano arresti. La legge marziale sta richiedendo il suo
prezzo contro la popolazione con crescenti casi di arresti senza garanzia,
molestie, intimidazioni e omicidi extragiudiziali.
L'NDFP-Mindanao invita le
popolazioni di Mindanao e l'intera nazione ad unirsi, chiedere al governo di Duterte
di cessare le violazioni di questi diritti e di ritirare immediatamente la
legge marziale.
Tutte le forze rivoluzionarie
dell'isola, attraverso l'NDFP-Mindanao, si oppongono a tutte le forme di
terrorismo che causano danni senza senso e indicibili alla vita e danni
irreparabili ai mezzi di sostentamento di innumerevoli innocenti civili. I
gruppi terroristici non servono in alcun modo gli interessi del popolo affinché
questo si liberi dall’oppressione e dallo sfruttamento di una società
semicoloniale e semifeudale. Servono, invece, gli interessi dell’imperialismo
USA e la sua aggressione per il dominio globale contro i popoli in lotta nel
mondo, che diventa un ostacolo per le aspirazioni rivoluzionarie del popolo filippino.
Perciò, il NDFP di Mindanao fa un
urgente appello a tutte le forze rivoluzionarie e alla popolazione di Mindanao
e del resto del paese a continuare a lottare contro il massacro della legge
marziale poiché esso sottopone le persone di Mindanao ad una feroce repressione
e fa il gioco della strategia onnicomprensiva dell’imperialismo USA per
l’egemonia globale, che calpesta la sovranità nazionale e la vera indipendenza.
(sgd) Ka Joaquin Jacinto
Portavoce
NDFP-Mindanao
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