È finita con lo sgombero da parte delle forze
dell’ordine, l’identificazione e il rischio di denuncia di circa 60 lavoratori,
l’agitazione di questa mattina davanti ai cancelli alla sede di via Adamoli di
Sda, l’azienda del gruppo Poste Italiane che si occupa di spedizioni. Coordinata
da SiCobas in contemporanea con lo sciopero proclamato a livello nazionale “per
chiedere il rispetto del contratto collettivo, dell’orario e delle condizioni di
lavoro che qua sono disumane”, a fare resistenza passiva davanti ai cancelli
dell’azienda soprattutto i corrieri, per la maggior parte di origini stranieri.
“Vengono da Romania, Albania, Bangladesh, lavorano come degli schiavi – spiega
Francesco Cappuccio, Si Cobas Genova – e sono tenuti in pugno dalla minaccia di
licenziamento, che farebbe scadere il permesso di soggiorno. Il fatto che si
arrivi a farli identificare dalla Polizia, una cosa che per altri può essere
normale, per loro è una minaccia vera, e come tale va considerata”.
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